Battuta d’arresto per il rigassificatore di Zaule, Via sospesa e nuovo sito da individuare
- CRONACA È quanto deciso dal ministro Corrado Clini. L’impianto non sarebbe compatibile con il traffico marittimo e con lo sviluppo portuale dello scalo triestino
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5.4.2013 | 15.20 – «Il ministro dell’ambiente Corrado Clini ha inviato per la controfirma al ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, il decreto con cui viene sospesa per sei mesi l’efficacia della Via, la Valutazione di impatto ambientale, sul progetto della spagnola Gas Natural per la costruzione del rigassificatore nella baia di Zaule. Il decreto recepisce il parere espresso ieri dalla Commissione Via del ministero dell’ambiente a conclusione dell’istruttoria aggiuntiva sul progetto, effettuata sulla base del rapporto dell’Autorità portuale di Trieste del dicembre 2012 sui programmi di sviluppo dello scalo».
«Durante l’istruttoria, la Commissione Via ha anche acquisito i pareri contrari al progetto presentati dal Comitato portuale e dalla Regione Friuli-Venezia Giulia. Nello specifico, il provvedimento prende atto delle mutate situazioni del traffico marittimo a Trieste e delle prospettive di potenziamento delle attività previste dal Piano regolatore portuale. Il rigassificatore, se realizzato con le modalità progettate dalla Gas Natural, non appare compatibile con il traffico portuale attuale e soprattutto con gli sviluppi futuri». Così recita la nota comparsa poco fa sul sito del Ministero dell’Ambiente.
«Il nuovo decreto – è il commento di Clini – sospende l’efficacia della Via rilasciata nel luglio del 2009 e rinvia alla Gas Natural e all’Autorità portuale la decisione di provvedere entro sei mesi a individuare per l’impianto una localizzazione alternativa compatibile con il Piano regolatore portuale, oppure a modificare il Piano regolatore in modo da renderlo compatibile con il progetto del terminale». La notizia sta rapidamente facendo il giro del web.