Qui il volantone bilingue diffuso durante il corteo
Dal sito della regione [poi cancellato. Ora su Il Friuli]
“Oltre a Cgil, Fiom e Rf anche giovani, No Tav e anarchici (ANSA) – TRIESTE, 1 MAG – Per il segretario della Cgil di Trieste, Adriano Sincovich, …
Molte le sigle, bandiere e striscioni al corteo: oltre a quelli tradizionali della Cgil e di Rifondazione Comunista, Fiom Ferriera, Amnesty International, Anpi, Primorski dnevnik, anarchici e No Tav.”
Qualche fotogramma nell’edizione delle 14 del TGR del 1° maggio (min 01.59-02.01)
e su Buongiorno Regione del 2 maggio (min. 03.33-03.38; 06.20-06.22)
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Il Piccolo è riuscito a censurare completamente la nostra presenza sia nell’articolo che nelle foto…complimenti!
Questa la lettera di rettifica mandata oggi (06/05) al piccolo sull’osceno articolo sul corteo del 1 maggio.
Nel resoconto del corteo del Primo Maggio abbiamo rilevato una seria lacuna e un errore di fatto derivanti forse dalla dimensione della manifestazione.
Non risulta, come ha peraltro ricordato l’Agenzia Ansa, la consistente presenza del settore libertario, formato da centinaia di persone, ben visibile anche per il caratteristico colore rossonero e diversi striscioni in italiano e in sloveno.
Il “fuoriprogramma” dell’ingresso separato in Piazza Unità di quasi la metà del corteo è stata un’iniziativa di questo spezzone a cui si sono accodate altre realtà .
Gruppo Anarchico Germinal
LA RETTIFICA è STATA PUBBLICATA SUL PICCOLO NELLE “SEGNALAZIONI” IL 09/05/13
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Di seguito il report che uscirà su Umanià Nova (www.umanitanova.org)
21 anni. Tanti ne erano passati da quando gli anarchici e libertari avevano organizzato una presenza visibile all’interno del corteo del 1 maggio. Facciamo un passo indietro. Da sempre il 1 maggio a Trieste è vissuto come una giornata di festa popolare caratterizzata da cortei in città e in vari paesi del Carso e da molte iniziative conviviali il pomeriggio-sera. Il corteo principale si svolge in centro a Trieste e vede da sempre la partecipazione di tutto e il contrario di tutto (sindacati di stato, partiti di sinistra, associazioni, alcune RSU, pezzi di movimento e sindacati di base, tante gente sparsa…). Da sempre gli anarchici sono presenti ma da tanti anni ci si era limitati alla diffusione della stampa, banchetto, qualche bandiera e quando ce n’era la possibilità la partecipazione attiva a spezzoni di movimenti e comitati.
Quest’anno invece, complice la spinta positiva data dall’apertura della nuova sede del Germinal l’anno scorso, si è voluto di nuovo promuovere una spezzone vero e proprio. L’iniziativa è nata dal Gruppo Anarchico Germinal che attraverso delle assemblee con l’area libertaria (USI-AIT, individualità varie) ha dato vita ad un’”Assemblea libertaria” che ha promosso uno spezzone libertario per l’autogestione.
Il corteo partito come sempre dal popolare quartiere di San Giacomo (dove si trova la nostra sede) si è come sempre ingrossato man mano fino a raggiungere alcune migliaia di partecipanti (in ogni caso in calo rispetto agli scorsi anni). Il nostro spezzone, aperto da due striscioni con la stessa scritta in italiano e sloveno “L’autogestione è libertà”, si ingrossava man mano fino a raggiungere e superare le 250 presenze, a detta di tutti lo spezzone più grosso della manifestazione. Numerose bandiere rossonere, della FAI, dell’USI-AIT, ma anche NOTAV nonché una grande bandiera autoprodotta NOMUOS rendevano il nostro blocco il più colorato è visibile, nonché il più rumoroso in quanto numerosi tamburi e maracas autoprodotte hanno suonato dall’inizio alla fine coinvolgendo sempre più persone. Erano presenti delegazioni di compagni e compagne da Pordenone e dall’isontino nonché da Capodistria, un gruppone da Lubiana e un compagno dalla Serbia (gli altri compagni/e della regione erano presenti come sempre a Cervignano con uno spezzone NOTAV e anarchico).
La cosa forse più bella e positiva è che si sono aggiunte tantissime persone che anarchici e libertari non sono ma hanno visto in noi un punto di riferimento. Ai passanti veniva diffuso un volantone biligue sul tema dell’autogestione e veniva venduto come sempre il nuovo numero di Germinal. Lungo il percorso venivano anche affissi due striscioni “nessuna delega-azione diretta” e “contro la crisi la nostra soluzione autogestione” con le A cerchiate. Ad un certo punto, per rimarcare la nostra autonomia dal corteo “ufficiale” il nostro spezzone ha deviato dal percorso trascinandosi dietro una grossa fetta dei manifestanti. Siamo così arrivati in piazza Unità sbucando da piazza della Borsa con fumogeni rosso e neri e slogan: un fuori programma che ha stupito tutta la piazza e lasciato interdetti gli oratori del comizio dei sindacati di stato che si sono zittiti per un mezzo minuto. Tutto si è concluso attorno al nostro classico banchetto con libri e stampa anarchica.
Nel pomeriggio vari compagni e compagne hanno partecipato alla festa dell’USI-AIT sul Carso.
Da segnalare il vergognoso articolo del giornale locale che non solo ha completamente ignorato la nostra presenza ma ha pure attribuito ai disobbedienti la deviazione del corteo e l’entrata in piazza da dietro.
Al di là di queste miserie un primo maggio speciale e riuscitissimo che ha ci fatto capire ancora di più le nostre potenzialità e le vaste simpatie attorno al nostro movimento. Nostro compito è ora di fare dei nuovi passi in avanti.
Un compagno presente