Nina e Marianna libere subito
16 settembre
Milano- La Repubblica
La protesta dei No Tav alla festa Pd – Video
Video intervista su Nina e Marianna e la situazione in valsusa
Comunicato Dumbles
Il ministro e i compagni di merende
L’evocazione del morto intanto, nel solito schema repressivo, legittima a picchiare più forte.
Maroni e il Partito Demagogico sull’orlo di una crisi di nervi a causa dei/delle NO TAV che gli rompono il giochino, spurgano CS da tutti i pori. Sentite questo: “Mandiamo le due arrestate a lavorare nel cantiere” La proposta del deputato del Pd Esposito: “Così capirebbero cosa significhi difendere i valori dello stato democratico”.
Non tema il caro deputato del Partito Distribuzioni: Nina e Marianna hanno capito benissimo quali sono i valori dello stato democratico: sono unità monetarie da spartire equamente via Alta Velocità: tot a me, tot a te…, perciò le vogliamo LIBERE SUBITO!
11 settembre
Libertà per le ragazze arrestate
Con un giorno di anticipo rispetto al previsto, oggi il Tribunale di Torino ha convalidato l’arresto per Nina e Marianna, pur essendo incensurate. Tutta la solidarietà del movimento no tav va alle due compagne arrestate durante l’assedio al non cantiere della Maddalena il 9 Settembre.
Per scrivere una lettera o mandare un telegramma a Nina e Marianna :
GARBERI ELENA
Casa circondariale
Lorusso Cotugno
Via Pianezza 300
10151 Torino
VALENTI MARIANNA
Casa circondariale
Lorusso Cotugno
Via Pianezza 300
10151 Torino
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A Marco Simionato piace questo elemento.
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Simonetta Zandiri E’ a Le Vallette, questa mattina c’è stata l’udienza di convalida ma la decisione si saprà solo domani mattina…. sia per lei che per Marianna!10 minuti fa ·
Repubblica 10 settembre
Scontri Tav, Maroni accusa Foto
“Qualcuno vuole uccidere” Audio
Audio – La replica: “Chi cerca il morto sono loro”
Il ministro degli Interni: “Quando si prendono bombe carta, molotov, massi si ha intenzione di uccidere”. Tafferugli a Genova, prime denunce
VIDEO I “No Termo” di Parma – L’ad Fs Moretti contestato
Corriere della Sera 10/11 settembre
Il ministro dell’Interno cita il sindacato di polizia Sap
Tav, Maroni: «Qualcuno vuole uccidere»
«Quando si prendono bombe carta, molotov e massi da lanciare addosso a poliziotti e carabinieri, è così»
(Ansa) |
MILANO – Qualcuno tra i no-Tav ha l’intenzione di uccidere. L’indicazione proviene dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni. «Il sindacato di polizia Sap dice che questi hanno intenzione di uccidere: temo sia così, perché quando si prendono le bombe carta, le molotov, i massi da lanciare addosso a poliziotti e carabinieri si ha intenzione di uccidere», ha detto a margine dell’inaugurazione della Fiera di Varese. «Lo avevo detto e lo ribadisco: questa è la mia opinione. Ma siamo assolutamente determinati e in grado di gestire la situazione. Andiamo avanti: si rassegnino, l’opera continuerà». Maroni ha aggiunto di avere sulla scrivania «una serie di valutazioni che mi sono state sottoposte dalla prefettura di Torino in occasione dell’ampliamento del cantiere. Seguiamo ora per ora l’evoluzione della situazione in val di Susa».
«VOGLIONO IL MORTO» – «Una parte del movimento attacca le forze dell’ordine solo per uccidere, si vuole il morto», afferma Massimo Montebove, consigliere nazionale del sindacato di polizia Sap per il Piemonte. «Bisogna cambiare le regole di ingaggio. Servono arresti, sentenze rapide e punizioni esemplari».
«TATTICA DI LOGORAMENTO DEGLI AGENTI» – «La rinnovata virulenza degli estremisti del movimento no-Tav della scorsa notte mostra con tutta evidenza come essi hanno trasformato la valle di Susa in un terreno di guerriglia», ha dichiarato Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia. «Studiano le forze dell’ordine, scelgono il momento opportuno per attacchi coordinati, colpiscono nei cambi turno fino a fermare i mezzi della polizia con i chiodi a tre punte. Le aggressioni hanno la chiara finalità di logorare gli agenti per esasperarli e indurli in un errore reattivo da strumentalizzare per chiamare a raccolta violenti e cattivi maestri di ogni risma. La pressione sulle forze di polizia dura da troppo tempo e ora, con l’aumento dei servizi di ordine pubblico per il campionato di calcio e la crisi economica, si è raggiunto il limite di guardia. La politica riprenda il controllo della valle contrastando e denunciando chi ha scelto la via dell’antagonismo violento, prima che sia troppo tardi».
RIAPERTA AUTOSTRADA – Intanto è stata riaperta l’autostrada del Frejus, chiusa venerdì sera nel tratto tra Susa e Oulx poco prima di mezzanotte, quando un gruppo di antagonist ha accerchiato il cantiere dell’Alta velocità. Due donne sono state fermate. Gli attacchi al cantiere sono proseguiti fino a tarda notte e intorno all’una i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per spegnere un incendio che si era sviluppato in un boschetto nei pressi della galleria di Giaglione dove sterpaglie sono state date alle fiamme. Per respingere gli attacchi le forze dell’ordine hanno usato idranti e lacrimogeni. I no-Tav parlano di un manifestante rimasto ferito da un lacrimogeno. La questura parla di un «fitto lancio di pietre nei confronti delle forze dell’ordine». I no-Tav riportano un «fittissimo lancio di lacrimogeni anche dal cavalcavia e ad altezza uomo».
Redazione Online
10 settembre 2011(ultima modifica: 11 settembre 2011 09:38)