UDINE/ CSA: continua il processo per scalo nuovo

L’Udienza è stata rinviata al 10 dicembre che è l’anniversario dello sgombero-sequestro del CSA!

 

MV SABATO, 23 OTTOBRE 2010 Pagina 4 – Udine

Centro sociale autogestito occupato: salta l’udienza

A causa dell’indisponibilità del giudice monocratico Angelica Di Silvestre, non si è celebrata ieri l’udienza che in ruolo vedeva anche il processo alle 36 persone imputate per l’occupazione del Centro sociale autogestito (Csa) di via Scalo Nuovo. Il giudice Maria Rosa Persico ha presieduto l’udienza in cui ha semplicemente rinviato ad altra data tutti i processi del ruolo. Gli imputati sono accusati di invasione di edifici appunto per la palazzina occupata dai frequentatori del Centro sociale autogestito nel vecchio scalo ferroviario; gli stessi oggi denunciano come in seguito allo sgombero (realizzato con un blitz dei carabinieri il 10 dicembre 2009) l’edificio sia tornato in uno  stato di abbandono.

Messaggero veneto del 22/10/10

Oggi in aula i 36 che occuparono il centro sociale autogestito

 

L’udienza È prevista per oggi l’udienza del processo contro i primi 36 denunciati per l’occupazione del Centro sociale autogestito (Csa) di via Scalo Nuovo. Un edificio fatiscente e in stato di semiabbandono che in pochi mesi fu trasformato in una struttura completamente ripulita e adatta a ospitare un centro di aggregazione. Tanto da finire al centro di un procedimento penale, con 36 persone accusate di invasione arbitraria di proprietà altrui. Ossia, della Rete ferroviaria italiana e delle Ferrovie di Stato. È la storia della palazzina occupata dai frequentatori del Centro sociale autogestito nel vecchio scalo ferroviario che oggi denunciano come in seguito allo sgombero (realizzato con un blitz dei carabinieri il 10 dicembre 2009) l’edificio sia tornato in uno stato di abbandono. In una nota firmata da “Il Centro sociale autogestito in esilio” si legge infatti: «Lo sgombero ha riconsegnato al degrado quell’edificio di via Scalo Nuovo che il Csa aveva sottratto all’abbandono, pulito (sei camion di detriti portati via) e adibito a contenitore di un’ampia attività musicale, culturale, sociale e politica autogestita. Le gelate invernali hanno poi prodotto la rottura dei tubi dell’acqua ed il cortile è rapidamente tornato alla condizione di discarica abusiva in cui si trovava prima del 2 giugno 2006 (giorno in cui ebbe inizio l’occupazione, ndr). È solo uno dei numerosi edifici cittadini di proprietà pubblica in stato di totale abbandono. Udine – concludono gli esponenti del Csa – ha bisogno di spazi sociali autogestiti ! La repressione non soffocherà la nostra voce». Tanto che nella nota, i giovani del Csa evidenziano che, «anche se è probabile un rinvio dell’udienza per motivi tecnici, dobbiamo rilevare che nel frattempo il castello accusatorio si sta sgretolando visto che nei giorni scorsi si è chiuso, con una assoluzione con formula piena, il processo per presunte diffamazioni via internet che – sostengono – era stato il pretesto per la perquisizione dello stabile di via Scalo Nuovo».