UDINE NO PARK/ Rassegna stampa corteo

Udine sabato 7 settembre 2013: corteo contro il parcheggio

Video intervento Honsell | Sito del Comitato zardingrant

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MV on line 8 settembre


Mega parcheggio, protestano in cento FOTO

Udine, bassa la partecipazione al corteo del Comitato Zardin grant arrivato davanti al municipio. «Opera inutile, troppo costosa»

 
 

 

 

http://cdn.gigya.com/gs/di Giacomina Pellizzari

UDINE. Un centinaio di persone ha manifestato ieri contro la costruzione del parcheggio interrato in piazza Primo maggio. Pur non avendo registrato molto seguito, il corteo organizzato dal comitato Zardin grant un po’ di rumore l’ha fatto lungo le strade del centro prima di approdare in piazzetta Lionello dove i contestatori hanno costretto il sindaco, Furio Honsell, a intervenire.

Davanti a palazzo D’Aronco, i manifestanti hanno urlato il loro no al parcheggio, opera, a loro avviso, troppo costosa, non necessaria perché ogni giorno nei parcheggi esistenti si contano centinaia di posti vuoti e perché, hanno ribadito, «secondo l’Arpa la falda acquifera è a rischio». E di fronte alla bassa partecipazione, la leader della protesta, Gaia Baracetti, ha constato che «la democrazia non si fa sui social network, ma in piazza».

Tutto è iniziato alle 10.30, davanti al presidio di piazza Primo maggio e alla recinzione del cantiere dove i manifestanti avevano appeso una serie di cartelli in sequenza che recitava: «Se progetto la città per automobili e traffico ottieni automobili e traffico. Se progetti pensando a persone e luoghi ottieni persone e luoghi».

Qui alcune decine di persone impacchettavano il gazebo per riaprirlo davanti al municipio. Tra i contrari all’opera anche gli architetti Pierluigi Grandinetti e Giorgio Ganis, alcuni componenti del comitato antitreno come Fabrizio Baracetti, i consiglieri comunali e regionali del Movimento 5 Stelle, Claudia Gallanda, Massimo Deganutti e Cristian Sergo il quale ha ammesso di sostenere la protesta «per motivi ideologici. Siamo contro i parcheggi e le automobili in centro».

Tra i sostenitori della protesta pure Gabriele Cragnolini di Italia nostra, e Roberto Pizzutti del Wwf. Quest’ultima associazione, assieme a Legambiente, sono state accusate di non aver mai fatto sentire le loro voci contro il parcheggio. Immediata la replica di Pizzutti: «Tre anni fa quando l’opera si poteva fermare, contro il parcheggio sono intervenuto solo io, nessuno mi ha seguito in questa azione. Voi dove eravate?».

Chiarimenti a parte, è stata Gaia Baracetti a spiegare che «il parcheggio è innanzitutto un enorme sperpero di denaro pubblico. Le persone che vengono a firmare la petizione (2.400 le adesioni raccolte ndr) ci raccontano che le loro strade sono piene di buche, che mancano le piste ciclabili, che servono soldi per mettere in sicurezza le scuole dei loro figli o per pagare le case di riposo dei loro genitori, e noi spendiamo 11 milioni di euro per un parcheggio che non serve». I manifestanti accusano il Comune di non avere un progetto chiaro sul destino della piazza: «Se si voleva riqualificarla – ha aggiunto Baracetti – era meglio investire sulla mobilità alternativa».

http://messaggeroveneto.gelocal.it/foto-e-video/2013/09/08/fotogalleria/manifestazione-contro-il-parcheggio-1.7708027

 

DOMENICA, 08 SETTEMBRE 2013

Pagina 14 – Cronache

IL SINDACO

«E’ una decisione del Consiglio eletto democraticamente»

 

 

«Sindaco non scappi, venga a spiegare perché vuole costruire il parcheggio». Diretto a Casa Cavazzini, il primo cittadino, Furio Honsell, ha tentato di tirare diritto, ma i manifestanti non gli hanno lasciato scampo e l’hanno sollecitato a intervenire. «E’ importante che esprimiate la vostra opinione, sono disposto ad ascoltarla, ma se volete lanciare solo urla al misfatto non va bene» ha affermato il sindaco ricordando che «nel 2010 il consiglio comunale democraticamente ha deciso di realizzare il parcheggio in piazza Primo maggio, tre anni dopo non si può cambiare nulla. Dovete rispettare questa scelta». Honsell ha spiegato che «è importante togliere le auto dalla strada per far passare i mezzi pubblici costretti a viaggiare a velocità lenta perché ci sono troppe auto a raso». La tesi di Honsell però è stata più volte contestata tant’è che il sindaco ha invitato i manifestanti a portare le carte in Procura.

 

 

08 settembre 201

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