Tubone rassegna stampa/ il Gazzettino

Il Gazzettino DUBBI SUL TUBONE

Mercoledì 25 Novembre 2009, Sulle ben note vicende che contrappongono da tempo il Consorzio depurazione laguna (alias Tubone) ed il Comitato ambiente, in merito al pagamento delle bollette relative ai canoni di fognatura e di depurazione, interviene la Provincia di Udine che fa sue le domande del Comitato al Tubone rimaste senza risposta. Per quanto riguarda il servizio idrico integrato, ha chiesto all’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale, con apposito documento, “chiarimenti sulle modalità di gestione in merito all’applicazione del canone di depurazione”. Anche in base alla sentenza 335/2008 della Corte Costituzionale, “sono emerse alcune perplessità – scrive il dirigente Marco Casasola – alle quali si chiede di dare risposta”. Sotto osservazione la quota di tariffa relativa al servizio di depurazione che “è dovuta da tutti gli utenti allacciati, od allacciabili, ai sensi dell’articolo 5, ad una rete fognaria collegata ad un impianto di trattamento”. È noto che il regolamento dà per scontato che “un utente s’intende allacciabile – recita il documento – qualora sussista sostanzialmente l’obbligo di allacciamento e non vi siano motivi ostativi allo stesso, per cui si chiede di verificare la compatibilità di questa parte del regolamento con quanto stabilito dalla Corte Costituzionale che sembra affermare che il servizio deve essere già stato erogato per poterne chiedere il pagamento”.
Sempre dal documento della Provincia si apprende che il Tubone ha chiesto il pagamento della quota sia di fognatura che di depurazione anche per gli utenti considerati “depurabili” mentre “lo stesso regolamento – continua ancora lo scritto del dirigente Casasola – non parla mai di tali utenti per cui si chiede di chiarire anche le motivazioni che hanno portato a tale soluzione che, ad una prima lettura, pare in contrasto con la sentenza citata”.
Ora, finalmente, “l’Ato e il Consorzio Depurazione Laguna – sottolinea l’ambientalista De Toni – sono messi di fronte all’obbligo di rispondere a queste domande che tutti i cittadini della Bassa friulana si stanno ponendo e che invece i sindaci, e quasi tutti gli ambienti politici, continuano ad eludere”. Qualcosa si muove anche in merito agli “sfioratori” con il rinvio a “dopo la redazione del piano d’ambito – informa De Toni togliendo dalle mani del Tubone, la possibilità di chiedere il pagamento delle bollette per il 2007 e 2008 mentre, nel frattempo, sono in atto iniziative legali da parte dei vari Comitati”.