MV 11 dicembre 2009 San Giorgio di Nogaro. Pagati 7,5 euro anziché 28. Iniziativa del Comitato che protesta per i canoni di depurazione |
Al Tubone consegnate 200 bollette autoridotte |
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SAN GIORGIO DI NOGARO. Singolare iniziativa da parte del Comitato che si batte contro i cannoni di depurrazione nella Bassa. Ieri mattina sono state consegnate al Consorzio depurazione laguna circa duecento bollette “autoridotte” (da 28 a circa 7,5 euro). Il motivo è noto: gli utenti ritengono che la sentenza della Corte costituzionale 335 del 2008 «affermi chiaramente che il gestore del servizio idrico può richiedere il canone solo se ha effettivamente ed integralmente svolto la depurazione – afferma il referende del Comitato, l’ambientalista Paolo De Toni – . Cio è stato chiarito e ribadito a più ripèrese da altre autorevoli fonti fra cui la stessa Corte dei conti del Ffriuli Venezia Giulia». Il Comitato contesta l’ambiguità dei concetti di “allacciabile” e “depurabile” e afferma che il “Tubone” «continua a pretendere i pagamenti per un canone che molti utenti ritengono non dovuto. Da qui è nata l’autoriduzione accompaganta da una lettera di motivazioni che richiama tutta la legioslazione in merito e che oltre al Tubone verrà inviata anche all’Autorità regionale per i servizi idrici ( nella persona di Lucio Cinti) e ad Equitalia, cioè all’agente della riscossione. Si tratta quinidi di unaprotesta ben articolata che intende provocare una definitivo chiarimento di una situazione che ha assunto toni parossistici. Su questo tema – continua De Toni – prima la Provincia ed ora anche la Regione hanno chiesto spiegazioni all’Ato e di conseguienza all’ente gestore . In gioco ci sono anche i rimborsi per quanto precedentemente pagato e non dovuto e non solo le bollette 2007 e 2008 ora soggette alla protesta dell’autoriduzione». |
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