TRIESTE: per ora niente armi ai vigili

Buone notizie ogni tanto.

 

Da Il Piccolo

MARTEDÌ, 21 DICEMBRE 2010

ACCORDO TRASVERSALE MA LEGA E AN PROTESTANO. SBRIGLIA MINACCIA DIMISSIONI

Vigili con la pistola, la delibera va in archivio

Delle armi ai vigili urbani si occuperà la prossima maggioranza. Quella che uscirà dalle urne in primavera. È questo l’esito del confronto a tratti aspro di ieri nel corso della riunione della sesta Commissione consiliare, presieduta da Roberto Sasco. È stato lo stesso sindaco Roberto Dipiazza a proporre di “congelare” la delibera che prevede l’attribuzione delle armi ai vigili urbani. «Viste le attuali difficoltà di bilancio – ha detto Dipiazza – sarebbe meglio procrastinare. Armare e addestrare 70 vigili, pensare alla custodia delle pistole, sono tutte operazioni che alla fine comporterebbero per le casse del Comune – ha precisato – una spesa di svariate centinaia di migliaia di euro. Tutto questo – ha aggiunto – in una città dove la sicurezza non è una delle problematiche più urgenti, anzi. Meglio rinunciare alla delibera, ritirandola». A quel punto si sono dichiarati d’accordo con Dipiazza Bruno Sulli, capogruppo di Un’altra Trieste, Piero Camber, capogruppo di Forza Italia-Pdl, Alessandro Minisini, responsabile del Gruppo misto, Fabio Omero, capogruppo del Pd, Roberto Decarli, capogruppo dei Cittadini, Alfredo Cannataro e Giuseppe Colotti del gruppo Dipiazza per Trieste, lo stesso Sasco, come capogruppo dell’Udc.

Un “sì” trasversale a maggioranza e opposizione, che ha trovato la ferma opposizione dell’assessore alla Vigilanza, Enrico Sbriglia. «Le leggi nascono per essere rispettate – ha detto, riferendosi a quella regionale sull’armamento dei vigili – e a questo punto non escludo di pensare alle mie dimissioni». Un secco no alla proposta di Dipiazza è arrivato da Antonio Lippolis, capogruppo di Alleanza Nazionale: «Perché improvvisamente si decide di non far rispettare le leggi?» si è chiesto. Con lui si è schierato Vincenzo Rescigno, dello stesso gruppo.

Sulla linea del no anche Maurizio Ferrara, capogruppo della Lega Nord: «Sono contrario, perché c’è un’amministrazione locale che è della stessa parte di quella che governa la regione, perché cambiare? L’assessore Sbriglia – ha affermato – sta subendo il ritiro politico della delibera, invece la legge va applicata. Alle prossime elezioni – ha concluso – la Lega riproporrà come programma l’armamento dei vigili».

Nel corso della seduta si è deciso che sarà il consiglio comunale a prendere atto della presentazione della relazione geologica composta per integrare il Piano regolatore.

Ugo Salvini