TRIESTE: nuova operazione repressiva davanti alle scuole

Dal Piccolo del 10/03/12

Polizia davanti alle scuole Blitz a caccia di droga

Trieste: gli agenti hanno atteso i ragazzi nei pressi di Carducci, Dante e Oberdan. Ispezioni su alcuni alunni, nessun risultato. Perquisite due case. Uds: grottesca messinscena

di Corrado Barbacini

I poliziotti hanno aspettato di prima mattina gli studenti davanti all’ingresso della scuola. Poi – a campione – hanno controllato zaini e anche motorini. Obiettivo: cercare la droga e soprattutto individuare eventuali spacciatori.

Il blitz – da quanto riferito il primo di una lunga serie – è stato messo a segno ieri tra le 7.30 e le 8 nei pressi dei licei Carducci, Oberdan e Dante. A operare sono stati gli agenti di alcune pattuglie della volante e altri in borghese della Narcotici. Questi ultimi hanno osservato discretamente gli studenti. Poi hanno indicato quelli da controllare ai poliziotti, che li hanno avvicinati.

«L’iniziativa – spiega il questore Giuseppe Padulano – fa parte di un’intesa con le direzioni degli istituti superiori. Si tratta di controlli che vengono effettuati periodicamente e hanno sostanzialmente un significato di prevenzione. Spesso riceviamo segnalazioni di situazioni connesse allo spaccio che si verificano nei pressi delle scuole. Il controllo effettuato segue appunto questa logica». Aggiunge il questore: «Lo scopo è quello di scoraggiare il consumo di sostanze stupefacenti da parte dei giovani e impedire che lo spaccio di droga avvenga nelle vicinanze degli istituti. Nei prossimi giorni verranno effettuati altri controlli nelle scuole cittadine, in attuazione degli accordi raggiunti con le relative direzioni scolastiche interessate».

Ma l’Unione degli studenti non la pensa così e definisce in una nota «costose e grottesche messinscene» i controlli effettuati dalla polizia. «Una scuola che in teoria dovrebbe formarci e renderci capaci di scegliere, da soli, il nostro meglio, che dovrebbe renderci cittadini e individui pensanti e critici si è trasformata anche oggi (ieri, ndr) nella palestra della paura, nel luogo in cui chi fuma lo spinello è un criminale, il luogo dove la legalità è il principio che divide i buoni ragazzi dai cattivi, chi può andare a scuola da chi viene portato in Questura».

Ieri le ispezioni in totale hanno riguardato una dozzina di allievi del Carducci, dell’Oberdan e del Dante. «Mi puoi far vedere cosa c’è dentro il tuo zaino?». «Alza la sella del motorino». Sono state queste le richieste poste dai poliziotti. In un solo caso un giovane è stato trovato in possesso di alcune sigarette fatte a mano, simili agli spinelli. Ma il test effettuato dagli agenti della Narcotici è stato negativo. Quelle trovate dai poliziotti erano infatti solo sigarette contenenti tabacco e nient’altro.

Gli agenti della Squadra mobile hanno contestualmente effettuato due perquisizioni che erano state disposte nei giorni scorsi dalla Procura per i minori. Perquisizioni – è bene chiarirlo – che riguardavano due giovani studenti coinvolti da tempo in indagini della Procura sullo spaccio di hashish e ricettazione di telefonini rubati. Sono stati chiamati in disparte e perquisiti sul posto. Poi i poliziotti sono andati a controllare e a cercare la droga nelle abitazioni dei giovanissimi indagati.