Da Il piccolo dell’11/11/10
SCUOLE OCCUPATE. OGGI UNA DELEGAZIONE DAL DIRETTORE REGIONALE
«Edifici fatiscenti, ecco dove studiamo»
Dai wc intasati alle palestre piccole: i ragazzi additano le carenze del Dante e del Petrarca
di ELISA COLONI
Servizi igienici non agibili, porte rotte, crepe nei muri, aule fatiscenti, palestre al limite della praticabilità e soffitti che lasciano filtrare l’acqua piovana, raccolta con secchi sistemati qua e là. È anche per questo che gli studenti triestini stanno protestando, occupando tutte le scuole superiori della città. Ed è per questo che ieri, terzo giorno di occupazione, alcuni gruppi di studenti hanno organizzato un ”tour degli orrori” all’interno di due istituti: il liceo Dante in via Giustiniano e la succursale del liceo Petrarca in largo Sonnino. A partecipare alla visita guidata l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica Mauro Tommasini e il consigliere regionale del Pd (ed ex preside, ora in aspettativa, del liceo Oberdan) Franco Codega.
Quello di ieri è stato il primo ”contatto” tra studenti e rappresentanti delle istituzioni dopo lo scoppio della protesta, lunedì mattina. Una prova di disgelo che continuerà anche oggi pomeriggio, quando una delegazione di studenti incontrerà, in due faccia faccia distinti in Provincia, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame e alcuni esponenti dell’amministrazione provinciale. «Il nostro obiettivo – spiega Riccardo Laterza, coordinatore regionale dell’Unione degli studenti – è rivedere assieme il documento siglato lo scorso anno proprio dalla Provincia e da una rappresentanza di studenti; l’accordo prevede dei controlli semestrali sulle strutture scolastiche. Noi chiediamo di essere tenuti al corrente sull’andamento delle verifiche e dei lavori messi a punto negli edifici fatiscenti». «Vogliamo sapere come vengono spesi i soldi a disposizione della Provincia per l’edilizia scolastica – aggiunge Tommaso Gandini, del liceo Dante -. In virtù di questo abbiamo concordato con l’assessore Tommasini una serie di incontri trimestrali sullo stato dei lavori. E chiederemo un’audizione in Regione, visto che la maggior parte dei fondi per le scuole arriva da lì».
Gli edifici fatiscenti sono, appunto, uno dei motivi della mobilitazione studentesca. Ieri alcuni gruppi di ragazzi hanno organizzato delle ”escursioni” tra le brutture dei licei Dante e Petrarca. «I problemi principali al Dante – aggiunge Gandini – sono i bagni, molti dei quali perennemente intasati, le crepe e i buchi sui muri, le lampade appese con il filo di ferro e una terrazza inagibile e quindi chiusa da tempo». Nella succursale del liceo Petrarca (dove è in corso la ristrutturazione del cortile interno), invece, il nodo più dolente è la palestra: piccola, con due ingressi strettissimi, crepe sui muri e dei pavimenti completamente da rifare. Impossibile utilizzarla per le classi più numerose, che devono ripiegare sulla palestra della sede centrale di via Rossetti. Lamentele, quelle degli studenti, condivise anche alcuni professori di educazione fisica presenti all’incontro.