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10.11.2013 10:41
TAV: DA GIUNTA VIA LIBERA A TRE INTERVENTI STRATEGICI
MA NON ESPRIME PARERE DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE SUL PROGETTO PRELIMINARE PER LA TRATTA RONCHI-TS
Trieste, 10 nov – La Giunta regionale non esprime parere di compatibilità ambientale sul progetto preliminare complessivo della nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità per la tratta Ronchi dei Legionari-Trieste, presentato da Italferr S.p.A., ma dà il “via libera”, con alcune prescrizioni, a tre interventi specifici compresi nel progetto, ritenuti strategici per il sistema dei trasporti del Friuli Venezia Giulia: il Bivio di San Polo a Monfalcone, la stazione ferroviaria davanti al polo intermodale dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, le interconnessioni in località Bivio di Aurisina.
Si chiede inoltre a Italferr che venga sviluppata un’alternativa per quanto riguarda, in particolare, la tratta Bivio San Polo-Bivio di Aurisina e la tratta Bivio di Aurisina-Trieste, anche in considerazione di eventuali sviluppi di futuri progetti infrastrutturali concernenti la rete dei trasporti della confinante Repubblica di Slovenia, prima della realizzazione del progetto definitivo.
È quanto deciso nell’ultima riunione di Giunta, su proposta degli assessori all’Ambiente, Sara Vito, e alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro. Si è deciso di non esprimere il parere di compatibilità ambientale sul progetto complessivo di fronte alle “carenze documentali evidenziate e al permanere dello stato di incertezza e di insufficiente conoscenza in merito alle potenziali criticità indotte dal progetto”.
Per quanto riguarda le prescrizioni, Italferr dovrà predisporre, per ciascuno dei tre interventi puntuali, un Piano di monitoraggio sistematico dei fattori inquinanti, da sottoporre all’ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente). Per San Polo, in particolare, si chiede a Italferr di sviluppare una semplificazione progettuale, che consenta una riduzione degli impatti con una contestuale ottimizzazione della rete (utilizzo dei binari esistenti) anche in funzione del collegamento con il Porto di Monfalcone, mediante per esempio una soluzione a scavalco.
Per la stazione davanti al polo intermodale di Ronchi, Italferr dovrà porre particolare attenzione in fase di cantiere a non interferire con le aree relative ai laghetti di Dobbia e curare le opere di ripristino del verde, eseguendo la manutenzione nei cinque anni successivi rispetto alla chiusura dei lavori.
Infine, per l’interconnessione nei pressi di Aurisina, le opere dovranno essere limitate ai tratti superficiali e a quanto strettamente indispensabile, tenendo comunque in considerazione le alternative di tracciato proposte e le misure di mitigazione previste. Dovranno inoltre essere analizzate possibili soluzioni per il mantenimento delle caratteristiche architettoniche di manufatti eventualmente vincolati da un punto di vista storico-architettonico.
ARC/PF