Strage Brescia, Napolitano invoca indagini
“Apparati dello Stato ostacolarono la verità”
Tensione tra studenti e forze dell’ordine –
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Il Presidente della Repubblica scrive al sindaco per l’anniversario. “La giustizia prosegua il suo corso, condivido l’amarezza dei familiari”. “Mettere in luce la matrice neofascista”
FOTO Le tappe dell’inchiesta sulla timeline di Facebook
Brescia, Napolitano ricorda la strage
“Copertura di apparati dello Stato”
“Comprendo e condivido la profonda amarezza di tutta la comunità bresciana e in primo luogo dei famigliari delle vittime, lasciati ancora una volta senza il conforto di un accertamento e di una sanzione di colpevolezza per i responsabili di quella tragedia ispirata da ciechi disegni terroristici ed eversivi”. E’ quanto afferma il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al sindaco di Brescia, Adriano Paroli in occasione del 38esimo anniversario della strage di piazza della Loggia.
“Lo scorso 9 maggio, in occasione della celebrazione del ‘Giorno della Memoria’ ho però ricordato – scrive ancora il capo dello Stato – che il corso della giustizia deve, pur nei limiti in cui è rimasto possibile, continuare con ogni scrupolo e che, nel contempo va però fin da ora messo in luce quanto è emerso, dalle carte processuali e dalle inchieste parlamentari, sulla matrice di estrema destra neofascista di quell’azione criminale e sugli ostacoli che una parte degli apparati dello Stato frappose alla ricerca della verità”.
Tutti assolti in appello Il giorno della strage
A Brescia, alla cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime, hanno preso parte il ministro dell’Interno Cancellieri e il leader della Cgil, Susanna Camusso. Il ministro ha sottolineato l’importanza di non arrendersi e di continuare con il massimo impegno nella ricerca della verità. La Camusso ha lanciato un allarme per il ritorno nel Paese di un clima da ‘strategia della tensione’ contro il quale deve prevalere la forza della democrazia. Momenti di tensione tra un gruppo di qualche centinaio di aderenti ai collettivi studenteschi, che tentavano di raggiungere la piazza seguenzo un percorso diverso da quello previsto, e le forze dell’ordine. In un primo momento i manifestanti sono stati respinti, poi hanno regolarmente raggiunto la piazza. Quattro gli agenti contusi.
(28 maggio 2012)