SLOVENIA: altra testimonianza sulle rivolte

eh si la Slovenia e’ in pienissimo default…. e’ grave ma sta arrivando il peggio. Se guardi solo le notizie italiane sembra che si stia male solo la invece…La Slovenia e’ rimasta senza soldi.
Le banche…anzi ti racconto dall’ inizio.
Quando nel 1992 e’ finito il socialismo, le fabbriche, le imprese erano statali, qualcuna lavorava bene, altre male ma vabbe’. Quelli che erano direttori e che gia’ da prima rubacchiavano all’ improvviso e senza spendere un soldo sono diventati propietari. Propietari che non sapevano niente di economia, di affari e hanno mandato in malora tutto. Per rubare tutto quello che si poteva nel 2008 o 2009 hanno cominciato a chiudere le fabbriche e lasciare gli operai in strada….penso che ad oggi in tutta la Slovenia continuano ad essere aperte forse cinque o sei fabbriche.
La Slovenia e’ piena di alberi, pensa che non c’e’ nessuna fabbrica di mobili rimasta aperta :-/
Dal 2008- 2009 quando nel mondo e’ iniziata la crisi, in Slovenia sono spuntati degli affaristi (qua li chiamano tajkuni) che si sono prestati cifre astronomiche dalle banche che hanno concesso prestiti senza copertura. Hanno comprato aziende fabbriche, supermercati, giornali con i soldi prestati dalle banche. Sti soldi sono spariti. Le aziende sono fallite, i soldi probabilmente sono all’ estero e le banche ora sono in crisi (poverine). Lo stato ha coperto questi ammanchi per circa un anno…ma si sono aperte voragini enormi e lo stato ha continuato a finanziarle (perche’ probabilmente i politici sono molto legati a sti “tajkuni”…altre spiegazioni non ci sono!
Fabbriche chiuse, non si produce… disoccupazione alle stelle. Non c’e’ piu’ lo stato sociale. Adesso sti cretini vogliono privatizzare scuole e sanita’ per mangiare alla gente gli ultimi risparmi. Le paghe di noi statali sono diminuite tantissimo e da gennaio in poi diminuiranno ancora e non si sa dove arriveremo, tutti i giovani perderanno il lavoro e noi “vecchi” avremo paghette misere misere.
Circa un mese fa abbiamo manifestato come sindacati riuniti degli statali a Lubiana e forse abbiamo aperto le porte e dato idea ad altri. Giornalmente ci sono manifestazioni in varie citta’…hanno cominciato a protestare contro i politici locali…i sindaci. Perche’ sono i primi che rubano. O almeno e’ piu’ facile vedere che hanno fatto.
Secondo me le manifestazioni continueranno e si faranno sempre piu’ forti perche’ non c’e’ altro modo. Non si tratta di destra o sinistra ma si va contro i politici corrotti e secondo me lo sono tutti…dalle nostre misere comunita’ al “nuovo” presidente. Con le elezioni ci buttano fumo negli occhi ma sono tutti la stessa cosa :-( (
Bisogna cambiare tutto, dal sistema penale in poi. Pensa che i tribunali non possono far restituire i soldi a chi ha incassato, nessuno sa come ma i soldi non possono restituirli i ladri ma dobbiamo restituirli noi.
L’ ultima cosa grave e’ successa venerdi’, i sindacati stavano raccogliendo firme per fare un referendum per fermare i finanziamenti alle banche corrotte…..PUFFF i tribunali hanno fatto chiudere gli uffici e non si possono piu’ raccogliere firme… il fatto non si commenta.
In dicembre sono sotto tiro le maestre d’ asilo, pensa che le sezioni dovranno avere 35 bambini…per buttare in strada le maestre! Noi alle elementari da 22 ore dovremo passare alle 26 ore settimanali in classe…impossibile farle…infatti ci toglieranno la paga e butteranno via gli insegnanti giovani. I ginnasi veranno accorpati a tre a tre per far perdere altri posti di lavoro…senza contare che la massa delle paghe deve scendere oltre a cio’ di altri 10 %
Veramente non finira’ bene tutta sta cosa.
Io ti ho spiegato le cose come le vedo io ma probabilmente mi sono avvicinata abbastanza alla situazione.

A scuola ci sono un po’ di casini perche’ oltre a diminuirci le paghe ora hanno segato di brutto i bidelli: Peppe e’ al 20 % di lavoro e di paga, Mariafelicita si e’ salvata perche’ tra qualche mese va in pensione. La scuola di Salina e’ sempre chiusa, promettono di metterla a posto ma per ora tutto e’ fermo.
Baci e abbracci,

Vitto’ria