Aggiornamento al 22 gennaio
L’11. gennaio (venerdì) si sono svolte più manifestazioni da Capodistria (intorno alle 300 persone) fino alla più grande, quella a Lubiana con più di 10.000 persone. Una manifestazione colorata, con un gran numero di gruppi differenti e iniziative che si e svolta di fronte al parlamento sulla piazza della Rivoluzione. Gruppi musicali (fra i quali anche band slovene molto note), recita di poesie fatte dai poeti più rinomati in slovenia, orazioni, teatro con scontri fra zombi e marionette di politici …
Il blocco anticapitalista ha fatto anche un giro delle strade del centro città. La polizia lo stesso giorno era in sciopero parziale ma ciò non li ha fermati nel reprimere con pepper spray un gruppo di persone che hanno simbolicamente spostato il recinto della polizia in piazza con il tiro la corda. Inoltre uno degli attivisti più attivi nella lotta dei cancellati (anche lui per lunghi anni un cancellato) è stato ieri (21/1) accusato (senza alcuna evidenza) dalla polizia di aver partecipato al tiro di corda con il quale cosi la avrebbe commesso il reato penale di ostacolo a pubblico ufficiale!
Dall’11. gennaio, anche per via della relazione della Commisione anti-corruzione il governo e clinicamente morto. Il leader del opposizione (anche menzionato nella relazione) ha congelato lo status di presidente del partito Pozitivna Slovenia (partito più grande nel parlamento anche se all’ opposizione). Il primo ministro Janša invece non vuole andarsene per il momento anche se la coalizione adesso esiste solamente su carta siccome già tre dei cinque partiti che la formano hanno annunciato la loro uscita dal governo se il primo ministro non si dimette.
Se si guarda un po’ le ultime statistiche realizzate dal Centro di misurazione dell’ opinione pubblica (Facolta di scienze politiche, programma finanziato dal governo) solamente il 16% delle persone supporta il governo! Un nuovo record di di sfiducia mai raggiunto prima (prima della caduta del governo di Pahor – oggi presidente di stato – era più del 20%). Per non parlare che da 1 a 5 il governo nella valutazione ha ottenuto 2 il primo ministro 1,88. Il 90% delle persone intervistate è insoddisfatto con lo stato della democrazia e il 76% si e espresso favorevole alle proteste. I dati più interessanti anche per la nostra lotta sono invece che il 60% vorrebbe cambiamenti graduali della società e il 30% invece vorrebbe un cambiamento radicale della società attraverso dell’ azione rivoluzionaria. Come mai abbiano chiesto ciò alla gente è un mistero. La cosa chiara invece è che il governo sta diventando ogni giorno più nervoso. E ciò si vede dalla tattica che ha scelto per reprimere il movimento in corso.
A Maribor le visite a casa dei consiglieri comunali vanno avanti quasi ogni giorno anche se la polizia li prova a reprimere con multe (il che in tempo di crisi sono peggiori di qualche giorno in galera – anche perchè in Slovenia la multa non si può convertire in giorni di galera ma solamente in giorni di lavoro gratuito- se il giudice lo permette).
A Maribor oggi la seconda visita al comune. ieri c’è stata la prima e quando un gruppo di attivisti è entrato nello stabile del comune e voleva restarci la polizia ha arrestato uno dei più esposti e così un piccolo gruppo è andato di fronte alla polizia. L’attivista è poi stato rilasciato e in serata si e svolta una piccola manifestazione intorno alle 100 persone di fronte al comune.
Nel frattempo nascono nuovi gruppi e coordinamenti. Più o meno si sta cristallizzando la situazione e le posizioni – chi lotta per andare al potere e chi come noi per l’abolizione di governanti e governi locali, statali …
Per fortuna c’è moltissima gente che condivide la posizione anarchica e perciò forse sarà possibile almeno in parte neutralizzare le nuove vecchie facce dei partiti politici …
Domani, 23. 1. sciopero generale dei lavoratori del settore pubblico e vari settori dell’ economia (più di 100.000 lavoratori – o quasi un quinto di tutti i lavoratori). Anche se la maggior parte dovrà scioperare sul posto di lavoro ci saranno più manifestazioni – si parla di 9 città.
Le proteste in giro per la Slovenia vanno cosi avanti – per il momento indette:
26. 1. alle 17:00 su piazza Tito a Capodistria
2. 2. alle 9:00 a Golte sulle piste da sci – dove ogni anno si ritrovano i simpatizzanti del partito del primo ministro
L’ 8. 2. invece (festa nazionale della cultura) si terranno nuovamente manifestazioni in più città a Lubiana alle 16:00 e a Capodistria alle 15:00.