SAN GIORGIO DI NOGARO/ Report + foto Tepee in tal parco, pioggia, pioggia, pioggia, ..

La festa stava andando bene, poi verso mezzanotte è arrivato il vento, un brusco calo di temperatura e poi pioggia, ma non tanta;  ci siamo chiesti chissà dove avrà colpito pesantemente il maltempo (vedi sotto) …

Nulla da dire le previsioni del tempo anche per i giorni successivi sono state rispettate, anzi peggiorate, purtroppo …

Lo spettacolo principale cioe quello dei Toma, previsto per sabato sera, ovviamente non si è svolto e quello con i Salici è stato sospeso poco dopo  la mezzanotte di venerdì.

 

Foto di venerdì 22 luglio

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Dettagli della mostra sul “genocidio canadese” QUI

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Lo striscione che ha accompagnato le manifestazioni dal 1° maggio 2011

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Il fuoco ed il Teepee: simboli della festa

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Il canto del Coyote

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Una bicicletta … contro la TAV

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Sono ritornate le mitiche magliette

 

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Pubblico

 

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Pubblico

 

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Pubblico

 

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Pubblico

 

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Pubblico

 

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Gazebo per i Paesi Baschi

 

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Balli

 

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Il Gruppo musicale dei Salici: Folk-psichedelico

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Arriva il vento e poi la pioggia … finita la festa.

 

Foto domenica

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Il fiume Corno, che passa attraverso il parco, quasi straripava

 

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Mai vista erba così verde in luglio

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MV 24 luglio 2011

Vigneti distrutti, danni per milioni

Grandine e pioggia hanno messo in ginocchio gran parte delle coltivazioni nella zona del Collio e del Gradiscano.

di Piero Tallandini

GORIZIA.  E’ una grandinata da record quella che si è abbattuta poco prima della mezzanotte di venerdì sulla provincia di Gorizia e in particolare sulla zona del Collio. Un evento meteorologico che ha determinato ripercussioni gravissime sui vigneti che rappresentanto la pregiata materia prima dei celebrati vini locali, famosi in tutto il mondo, distruggendo le uve bianche proprio a poche settimane da una vendemmia che si annunciava tra le più qualitative degli ultimi anni. I danni sono ancora da quantificare in via definitiva ma le prime stime lasciano intendere che il totale potrebbe superare i dieci milioni di euro e i Comuni colpiti sono pronti a chiedere il riconoscimento dello stato di calamità.

Il settore vitivinicolo, orgoglio del territorio isontino e insostituibile motore per l’economia, è in ginocchio: la vendemmia rischia di essere in buona parte azzerata e la mancata produzione vinicola determinerà un danno commerciale che si annuncia drammatico anche perchè, visto il costo delle polizze, molte piccole aziende non sono assicurate. «I danni, oltre alla zona del Collio, si registrano in un’area che va da Gradisca fino al capoluogo – spiega il presidente della Coldiretti di Gorizia Antonio Bressan –. Nel Gradiscano, oltre ai vigneti, hanno subito danni gravi anche numerose colture di mais e soia che sono proprio in questo periodo dell’anno in fase di fioritura.

Nel Cormonese e a Dolegna molti vigneti sono stati compromessi fino al 100%. I tecnici dell’ispettorato agrario hanno già effettuato i primi sopralluoghi e per una quantificazione definitiva dei danni dovremo aspettare le giornate di lunedì e martedì quando le uve si saranno asciugate. In diversi siti sono stati compromessi anche i tralci, non solo i grappoli. Questo significa che le conseguenze di questa calamità si ripercuoteranno per anni. E’ un rammarico doppio perchè le valutazioni sulle uve erano ottimali e lasciavano presagire una vendemmia straordinaria. Temo che, complessivamente, i danni prodotti da questa grandinata record in provincia di Gorizia possano superare i dieci milioni di euro. Erano almeno vent’anni che non vedevamo una cosa del genere». «La grandinata è durata almeno mezz’ora – rimarca Luigi Soini, direttore della Cantina Produttori Cormòns –. I vigneti sono stati danneggiati a macchia di leopardo, in un’area di circa 300 ettari ce ne sono alcuni persi fino al 30 %, in altri si arriva al 100%. Ci saranno perdite significative sulla produzione». Particolarmente colpite le località di Brazzano e Plessiva con danni mediamente tra l’80% e il 100%. Situazione gravissima a Dolegna del Collio: «la grandinata ha flagellato i vigneti soprattutto nelle località di Vencò e Ruttars – spiega il sindaco Diego Bernardis –. Là le uve sono state compromesse al 70-80 % e stiamo parlando di zone che si caratterizzano per la propria produzione d’eccellenza. Nel nostro territorio comunale ci sono danni per milioni di euro. Inoltre la pioggia successiva alla grandine ha determinato sommovimenti preoccupanti del terreno oltre a problemi sulle strade, invase dal terriccio».

Danni significativi, anche alle abitazioni e alle grondaie, si sono registrate inoltre a Mossa e Capriva. Nelle zone colpite dalla devastante grandinata effettueranno i sopralluoghi anche i tecnici della Provincia. Proprio l’ente provinciale, come ha sottolineato ieri l’assessore all’agricoltura Mara Cernic, è pronto «a sostenere le aziende agricole colpite dall’evento meteorologico, promuovendo in accordo con la Regione le previste misure d’aiuto». A certificare l’eccezionalità dell’evento che ha caratterizzato la serata di venerdì, infine, hanno provveduto gli esperti dell’Osservatorio meteorologico regionale (Osmer) parlando di «una delle peggiori grandinate mai viste negli ultimi anni nel Friuli Venezia Giulia».