da Il Piccolo – 29 novembre 2011 — pagina 29
Ultimo appello del Comitato contro il mega-centro
SAN CANZIAN D’ISONZO
Ultimo appello a dire “no”, dal Comitato contro il Centro commerciale, che esprime nuovamente la propria perplessità «per la fretta con cui l’amministrazione vuole portare all’adozione la variante» e il «proprio disappunto per il blocco del percorso partecipativo di agenda 21». «Abbiamo appurato – sostengono i rappresentanti del gruppo – che il Centro commerciale che vogliono costruire non è un servizio per la cittadinanza, come lo si vorrebbe spacciare, perché non offre una valida alternativa di servizio commerciale comodo per le persone anziane dei paesi, che sicuramente non andrebbero a farsi dai 2 ai 5 chilometri a piedi per fare la spesa e inoltre vedrebbero chiudere i già pochi servizi commerciali delle piazze». «Appuriamo anche – affermano i rappresentanti del Comitato contro il centro commerciale – che cade il problema di “far cassa” del Comune di San Canzian d’Isonzo poiché comunque vedremo tra poco reintrodurre l’Ici sulla prima casa e non sarà necessario lottizzare terreni per avere risorse economiche valide. Se aggiungiamo poi gli stanziamenti regionali per 55 milioni di euro dell’assessore Riccardi per la cura dei centri paese e dei comuni il problema di aver fondi per i servizi del cittadino e la cura del Comune non sussiste più. Quindi i motivi per portare avanti questo progetto “a forza” sono ben altri». «”A forza” – rincarano – perché l’amministrazione sta proseguendo sul suo percorso a testa bassa senza accettare alcun confronto democratico, senza accettare l’invito allo slittamento del progetto a dopo le elezioni e all’organizzazione di un referendum popolare vincolante». Il comitato ha raccolto «circa 600 firme contro il centro commerciale, nonostante ciò mercoledì si andrà all’adozione di questa variante». «Vogliamo cogliere quest’ultima occasione – sostengono – per fare un invito ai consiglieri che hanno un minimo di senso democratico a votare “no” a questa adozione, per una sua posticipazione al 2012 e una rivisitazione delle vere necessità, soprattutto perché stiamo rischiando veramente di distruggere una buona parte del nostro territorio comunale». «Noi – conclude il comitato – continueremo fino in fondo a lottare per difendere il territorio da queste lottizzazioni selvagge, presiederemo al Consiglio comunale di mercoledì, dopo aver protocollato le centinaia firme di contrarietà all’opera e, se questa variante sarà adottata, presenteremo le giuste osservazioni, invitando anche la cittadinanza tutta a contattarci per partecipare al lavoro».