Da Il Piccolo
MERCOLEDÌ, 30 NOVEMBRE 2011
Emergono i dubbi degli industriali sul rigassificatore
Si allarga il fronte del no e degli incerti di fronte all’ipotesi del terminal traghetti nell’area ex Aquila davanti alla torre del lloyd
E i lavoratori danno vita ad un “picchetto”
Una protesta contro le condizioni di lavoro in porto. Quasi una sorpresa, ieri sotto alla Torre del Lloyd, il “picchetto” di lavoratori portuali durante lo svolgimento della seduta del Comitato portuale. La richiesta é stata quella di poter parlare con i funzionari dell’Authority per discutere di non meglio precisate mancanze, ancora in atto nonostante gli accordi successivi allo sciopero di maggio. Alla protesta non hanno partecipato le organizzazioni sindacali, che invece dovrebbero essere ricevute nelle prossime settimane.
di Riccardo Coretti Un’istruttoria completa per verificare che il progetto del rigassificatore non interferisca in alcun modo con le attività portuali. Ieri mattina il Comitato portuale ha rinviato il parere formale sull’impianto che Gas Natural intende realizzare nei pressi del canale navigabile di Zaule, ma il fronte del “no” pare allargarsi in attesa della Conferenza dei servizi che la Regione dovrà convocare per mettere attorno al tavolo tutti i soggetti interessati. Decisamente soddisfatto il sindaco di Muggia, Nerio Nesladek, che ha visto presa in seria considerazione la sua proposta: una verifica della compatibilità del gnl con lo sviluppo portuale dello specchio acqueo in fondo alla baia di Muggia. Una compatibilità praticamente inesistente, secondo Nesladek, dovuta alla presenza di un progetto (proposto da Authority e Teseco sull’area ex Aquila) per un vasto terminal traghetti e di un possibile allargamento delle aree retroportuali alla Valle delle Noghere. «Le due novità principali sono il cambiamento radicale di clima all’interno del Comitato e la volontà, da parte di tutti, di approfondire l’esame del progetto secondo le proprie competenze – ha commentato il sindaco di Muggia – compresa l’opportunità offerta dalle Noghere. Sono contento perché vuol dire che non abbiamo lavorato per niente e perché non siamo più i soli a pensarla in questo modo». In effetti alcuni distinguo restano evidenti, come quello dell’Associazione industriali espresso per bocca di Paolo Battilana a ribadire il proprio favore al progetto di Gas natural, al quale paiono aggiungersi alcuni “ma”. «Nell’istruttoria andremo a valutare bene gli aspetti legati alla sicurezza e la questione legata allo sviluppo delle Noghere come area portuale». «Io faccio riferimento a una delibera della Giunta camerale, peraltro quella precedente, con la quale ci dichiariamo favorevoli – ha detto Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio – però alle luce delle ultime novità dovremo esaminare bene il progetto. Non possiamo permetterci che interferisca in alcun modo con lo sviluppo dei traffici portuali o delle crociere». All’unisono le dichiarazioni della presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, ieri assente, e del suo assessore Vittorio Zollia: «Abbiamo chiesto di mettere a fuoco un’istruttoria completa per approfondire l’incidenza dell’impianto sulle attività portuali». Nota, invece, la posizione contraria all’impianto da parte dell’attuale amministrazione comunale di Trieste, ribadita ieri dall’assessore Fabio Omero. La palla, dunque, resta in mano alla Regione che dovrà convocare una Conferenza dei servizi: se in quella sede tutti soggetti interessati si esprimeranno a favore, l’opera otterrà il via libera. In caso di mancata unanimità, invece, il verdetto spetterà alla giunta regionale. Il progetto definitivo del rigassificatore é conseguenza del decreto sulla compatibilità ambientale firmato dagli ex ministri dell’Ambiente e dei Beni culturali Stefania Prestigiacomo e Sandro Bondi.