RIGASSIFICATORE: nuove dichiarazioni di Clini

dal Piccolo del 22/01/13

Clini: «Troppo superficiale il via libera a Gas Natural»

 

di Silvio Maranzana Il rigassificatore si allontana da Zaule. «Capiremo a metà febbraio, quando saranno scaduti i 45 giorni del supplemento di istruttoria per la Valutazione di impatto ambientale, se potrà essere già questo governo a dare l’Autorizzazione unica per quella Piattaforma tecnologica e logistica di rigassificazione che dovrà comunque sorgere nell’Alto Adriatico.» Lo ha dichiarato ieri a Trieste il ministro dell’Ambiente Corrado Clini che ha partecipato a un summit in Prefettura sul progetto di Gas Natural, ma la possibilità appare molto flebile. «La Valutazione d’impatto ambientale conclusasi in modo positivo nel luglio 2009 è stata rilasciata in modo affrettato – ha affermato il ministro – perché non ha preso in considerazione i dati previsionali sullo sviluppo dello scalo che pure erano già noti perlomeno dal maggio precedente. Bisognava invece valutare più attentamente sia le dimensioni dei traffici che le destinazioni d’uso delle varie aree. I dati non possono rimanere cristallizzati ed essere quelli di sette anni fa quando Gas Natural ha presentato il progetto. Per cui oggi è completamente privo di senso affermare che la localizzazione identificata non presenta elementi di pericolosità dal punto di vista ambientale perché si sta ragionando su uno scenario vecchio di sette anni. Ma d’altro canto – ha sottolineato Clini – anche nel Piano regolatore del porto per il quale la Valutazione d’impatto ambientale (Via) e la Valutazione ambientale strategica (Vas) sono ancora al vaglio del mio ministero non prevede il rigassificatore. E anche questo è intollerabile, cioé, come si direbbe in parole povere, che la mano destra non sappia ciò che fa la sinistra.» Eppure il ministro Clini ha anche negato che la localizzazione di Zaule sia stata già scartata sebbene si siano già pronunciati in maniera negativa il Comune di Trieste e i Comuni minori, la Provincia, l’Autorità e il Comitato portuale, associazioni ambientaliste, comitati di cittadini e di esperti e bene o male alla fine anche lo stesso governatore Renzo Tondo. «Bisogna attendere che tutti i dati siano stati valutati – ha precisato Clini – e a questo scopo la Commissione del mio ministero un lasso di tempo di 45 giorni che non sono ancora scaduti.» Al termine la nuova Via si potrebbe concludere con un parere stavolta negativo, com’è più probabile, oppure potrebbe ribadire il parere positivo. Risulta comunque pressoché impossibile che possa essere questo governo a dare l’Autorizzazione unica. Ma il ministro ha tenuto anche a precisare che gli studi supplementari, il procedere con i piedi di piombo, il prendere tutte le cautele e le misure di sicurezza necessarie riguardano la localizzazione del rigassificatore, ma non mettono in forse l’opportunità di farlo. «Localizzazioni alternative dovranno essere proposte dalle imprese – ha affermato – potrebbero anche essere off shore oppure al di fuori del territorio del Comune di Trieste, ma va ribadita la strategicità di una Piattaforma per la rigassificazione del gas nell’Alto Adriatico.» All’incontro di ieri hanno partecipato tra gli altri il prefetto Francesca Adelaide Garufi, gli assessori regionali a Programmazione e finanze Sandra Savino, alle Infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi, l’assessore comunale Umberto Laureni, l’assessore provinciale Vittorio Zollia e la presidente dell’Autorità portuale Marina Monassi che con lo studio sulla crescita dei traffici portuali ha portato l’elemento determinante a innescare la sostanziale riapertura della Valutazione d’impatto ambientale.