RIGASSIFICATORE: inizia l’iter conclusivo

Dal Piccolo del 12/11/12

Rigassificatore, il governo ha avviato l’iter conclusivo

 

Attenzione alla “complessità” dei modelli assistenziali nella sanità pubblica, ma anche e soprattutto alle buone pratiche, dal Cro di Aviano agli Ospedali Civili di Brescia: per sottolineare l’importanza dell’analisi organizzativa nell’applicazione dei modelli di complessità assistenziale e per proporre a tecnici, operatori e osservatori esperienze, criticità ma anche gli strumenti da utilizzare per un cambiamento nell’organizzazione delle strutture ospedaliere pubbliche o private. Sono queste le premesse del convegno di formazione “La complessità assistenziale: approfondimenti”, che Ipasvi Trieste propone giovedì dalle 9 alle 17 nella sede del Mib (Ferdinandeo). L’iniziativa è aperta gratuitamente agli oltre duemila infermieri professionali, assistenti e vigilatrici d’infanzia della provincia di Trieste iscritti ad Ipasvi, il Collegio infermieri. È prevista la partecipazione di vari esperti. Informazioni per iscriversi alla segreteria Ipasvi, in via Roma 17 (www.ipasvitrieste.it e collegio@ipasvitrieste.it, tel 040.370122). di Silvio Maranzana È partito il countdown per lo scontro finale sul rigassificatore di Zaule. «Il ministero per lo Sviluppo economico – fa sapere l’assessore provinciale all’Ambiente Vittorio Zollia – ci ha notificato l’avvio del procedimento di Autorizzazione unica e ha chiesto a questo scopo l’acquisizione di una serie di documenti.» Ciò proprio mentre sta per partire il ricorso al Tar da parte del Comune di Trieste che si aggiunge a quello del Comune di Muggia. Sono le armi estreme, giudiziarie, usate dal “territorio” che tra breve per via amministrativa uscirà di scena per lasciare ogni potere decisionale al Governo e in second’ordine alla Regione. L’iter procedurale ora è molto chiaro. Mercoledì 14 il Comitato tecnico regionale (Comune, Provincia, Vigili del Fuoco, Capitaneria di porto) esprimerà il proprio parere sui “rischi di incidente rilevante”. «Non è obbligatorio acquisirlo, ma noi lo acquisiremo», fa sapere l’ingegner Pierpaolo Gubertini, responsabile del settore Tutela dall’inquinamento della Regione che ha convocato per giovedì 22 la Conferenza dei servizi la quale dovrà finalmente dare il parere (è già alla terza seduta) sull’Autorizzazione integrata ambientale. «Se ci sarà unanimità l’Aia sarà rilasciata direttamente dalla Conferenza dei servizi – spiega Gubertini – altrimenti la decisione spetterà alla giunta regionale». Quell’unanimità non ci sarà perché almeno la Provincia, ma non solo, voterà contro. «Spettava a noi – spiega Zollia – il parere sulle emissioni in atmosfera, gli scarichi a mare e il trattamento rifiuti. È positivo con una raccomandazione per quanto riguarda il primo punto, negativo per gli altri due. Quindi complessivamente è no.» La palla dunque arriverà alla giunta regionale. «Lo so», anticipa l’assessore regionale alla Programmazione Sandra Savino. Non solo, il parere finale spetta al Ministero, ma l’Autorizzazione unica va rilasciata «d’intesa con la Regione». Resteranno in campo dunque solo Governo e Regione, ma quali? Probabilmente i prossimi. «Ma questo non c’entra perché è ora di finirla di fare campagne elettorali sulla pelle di cittadini e lavoratori, com’è già stato fatto anche per la Ferriera», sentenzia Savino. Il governatore Tondo si è sempre detto favorevole al rigassificatore. «Ci vorrà faccia tosta perché la giunta regionale dica sì sia all’Aia che all’Autorizzazione unica, avendo tutto il territorio contro», frena l’assessore che però lancia un immediato appello. «Ma allora il territorio (Comuni, Provincia, sindacati, associazioni di categoria, ambientalisti) faccia immediatamente una proposta alternativa che porti anche occupazione – invoca Savino – perché in questa che è la più piccola provincia d’Italia stiamo perdendo quel minimo di industria manifatturiera che già ci era rimasta e che già era ai minimi sostenibili. Sul fronte dell’occupazione stiamo vivendo giornate drammatiche eppure i territori continuano a dire: no, no e no. Succede anche con l’elettrodotto Redipuglia-Udine. Forse bisognerebbe mandare anche gli operai della Danieli a mangiare a casa di chi si oppone. Dunque a chi continua a opporsi al rigassificatore dico: subito attorno a un tavolo, ma con proposte alternative concrete.» Altrimenti la giunta regionale, se a quella presente spetteranno le decisioni, quella faccia tosta potrebbe pure trovarla.