Dal Piccolo del 08/03/12
Diffida di Gas natural in Regione: «Processo avviato, nessun rinvio»
Il 14 prima riunione per l’Autorizzazione ambientale. La Provincia chiede e ottiene una proroga per vedere i documenti nuovi. Poi la marcia indietro. Oggi la Giunta dà il parere, il 12 lo porta in aula
di Gabriella Ziani
Gas Natural ha diffidato la Regione. Non dilati i tempi della macchina autorizzativa per il rigassificatore di Zaule già in piena corsa. Per il 14 marzo era stata fissata alla Direzione ambiente della Regione una riunione di Comune, Provincia, Arpa, Azienda sanitaria e altri enti, nell’ambito del sottoprocedimento per la concessione, o meno, dell’Aia, l’Autorizzazione integrata ambientale. Avendo notizia che la Regione stessa aveva domandato alla multinazionale, a gennaio, ma forse un’altra volta anche successivamente, ancora nuovi documenti integrativi, la Provincia ha chiesto che la data del 14 fosse posticipata. Anche per prendere visione delle carte in arrivo. Come decidere su documentazione incompleta o sorpassata? Proposta accolta. Riunione rinviata.
Ma ecco che Gas natural ha reagito duramente. Ha spedito una diffida alla Regione non concedendo margini di manovra. E così la Regione è tornata sui propri passi, e il 14 tutti si troveranno attorno al tavolo, a discutere di aria, scarichi a mare, rifiuti, temperature dell’acqua, rischi per la salute, di quanto l’impatto del rigassificatore si presenta compatibile o meno, e in che modo, con l’ambiente.
Se la conferenza dei servizi, dopo questa o successive riunioni, non trovasse un accordo, la parola (come fu per l’Aia della Ferriera) uscirà dall’ambito tecnico, e passerà alla decisione politica della Regione.
Lo stesso schema, entro il termine di aprile, si ripresenterà per l’autorizzazione definitiva, ultimo atto del procedimento gestito dal servizio Energia della Direzione regionale ambiente. Il ministero ha già oltre due anni fa approvato la Valutazione d’impatto ambientale (Via), con molte prescrizioni, Gas natural ha risposto con molte modifiche al progetto: tecniche, di sicurezza e di impatto sul paesaggio. Tutte depositate in Regione. I passi ministeriali sono finiti. Ora tocca al territorio. Se gli enti riuniti dicessero per esempio “sì al rigassificatore”, l’autorizzazione avrebbe valore definitivo, dal giorno dopo potrebbero cominciare i lavori.
Alla conferenza dei servizi decisiva parteciperanno numerosissimi enti (il Comune di Muggia, escluso, ha fatto ricorso al Tar per essere riammesso). Secondo la legge regionale 7 del 2000, il processo decisorio della conferenza dei servizi ha questi termini: tranne che per le materie di ordine sanitario, esiste il “silenzio-assenso” (chi non partecipa è come se votasse “sì”); il dissenso subisce una classificazione, se è “qualificato” vale di per sè, in caso contrario si passa a ulteriori consultazioni per studiare una migliorìa convincente. Se da quella sede non esce invece un valido voto definitivo, è di nuovo la Regione a deliberare in sede politica. Tenendo conto o meno dei pareri tecnici. Partita all’ultimo respiro. Enti locali per il “no” (e pesa anche il “no” sloveno, appoggiato da un ricorso al Tar), Confindustria per il “sì”. Regione favorevole. Pdl però spaccato a metà.
Dopo il compatto voto negativo “bipartisan” del consiglio comunale di Trieste, dopo le prudenti virgole del ministro dell’Ambiente Corrado Clini durante la sua audizione a Trieste, ora tocca alla Provincia. La Giunta Poropat decide oggi il proprio orientamento. Porterà la delibera in consiglio il giorno 12. Riflessioni fino all’ultimo: «È un passo difficile – secondo l’assessore all’Ambiente Vittorio Zollia -, non si tratta solo un’opinione di natura politica». A tutt’oggi la Provincia non sa se nuovi documenti siano arrivati o meno.
Ma c’è di più: la Regione stessa ha dubbi procedurali. Si sta accertando se l’imminente conferenza dei servizi decisoria debba tenersi a Trieste o a Roma. Mentre British Gas Italia scappa da Brindisi perché in 11 anni non ha chiuso la sua partita col rigassificatore, mentre Gas natural diffida per fretta, i dubbi in campo sono più d’uno, e l’esito dunque sarà tutto da vedere.