Oggi a Gorizia: assolti per non aver commesso il fatto,
per le manifestazioni davanti al CPT (ora CIE)
di Gradisca d’Isonzo del 29 settembre 2007.
Il carico giudiziario accumulato negli ultimi anni
incomincia ad alleggerirsi …
Segue rassegna stampa
Rassegna stampa sul processo (fra i 24 processati circa una decina erano anarchici e libertari)
05/11/10
Il Piccolo
Presidio dinanzi al Cie, assolti 24 manifestanti
GRADISCA Il giudice monocratico Piccin ha assolto tutti i 24 imputati ai quali era contestata la partecipazione a un presidio di dinanzi al Centro immigrati di Gradisca senza averne l’autorizzazione. La mancata identificazione dei presenti, avvenuta solamente tramite le immagini fotografiche, è stato uno dei motivi che ha portato all’assoluzione degli imputati per non aver commesso il fatto sebbene con la formula dubitava prevista dal secondo comma dell’articolo 530 del Codice di procedura penale. Lo stesso pubblico ministero Di Taranto si è associato alle richiesta di assoluzione avanzato dal collegio di difesa. Sinistra critica ha «espresso la piena solidarietà agli imputati assolti (tra cui alcuni esponente di Sinistra critica, ndr) rimarchiamo il deplorevole comportamento della Questura di Gorizia che ancora una volta ha sprecato soldi e risorse pubbliche per un inutile processo il cui unico scopo era quello di intimidire i militanti antirazzisti». «Ribadiamo quindi la nostra ferma opposizione al Cpt (ora Cie) – si legge in una nota – che come riportato da molti articoli sui mezzi d’informazione si conferma un luogo disumano dove violenza e sopraffazione sono all’ordine del giorno. Chiediamo alla stessa Questura di chiarire i numerosi episodi di violenze e pestaggi a danno dei migranti rinchiusi, episodi sui quali è scesa una cappa di silenzio. Chiediamo alla magistratura, che ieri ha emesso una giusta sentenza, di indagare su questi episodi che se confermati dovrebbero portare alla immediata chiusura del Cie di Gradisca». Il presidio incriminato era stato organizzato il 29 settembre di tre anni fa dai Comitati contro i Cpt, come allora si chiamavano i centri di identificazione degli extracomunitari. Per tre ore un gruppo di giovani ha manifestato, in modo pacifico e senza disordini, dinanzi all’ex caserma Polonio. I manifestanti avevano steso tre striscioni difronte all’ingresso contro i Cpt chiedendo la chiusura. La manifestazione era avvenuta alla vigilia dell’apertura del Cara, il centro per richiedenti asilo politico, e all’indomani di tre sommosse organizzate all’interno del Cpt da gruppo di immigrati. C’erano state le prime fughe di massa da parte di gruppi di egiziani e palestinesi». (fra. fem.)
Messaggero Veneto
Presidio non autorizzato davanti al Cie, 24 assolti
GRADISCA. Si è conclusa con una assoluzione per tutti gli imputati il processo davanti al tribunale monocratico di Gorizia che vedeva rinviate a giudizio ben 24 persone, tra le quali alcuni militanti di Sinistra critica, con l’accusa di avere partecipato a un presidio non autorizzato davanti al Centro per immigrati di Gradisca d’Isonzo tenutosi il 29 settembre di tre anni fa. Si era trattato di una manifestazione che aveva visto presenti numerosi militanti dei movimenti per la tutela dei diritti dei migranti e un dispiegamento notevole di forze dell’ordine. Ai 24 imputati era stata contestata la violazione di un regio decreto del 1931 – legge speciale del ventennio fascista – che disciplina, appunto, le modalità con cui le autorità competenti vanno avvisate di una riunione o assembramento in un luogo pubblico. Ieri il processo è giunto all’udienza conclusiva con il giudice monocratico del Tribunale goriziano Piccin che ha assolto – come detto – tutti gli imputati per non aver commesso il fatto. La tesi degli avvocati difensori era in particolare legata alle oggettive difficoltà di identificazione dei soggetti coinvolti nella vicenda, risalente al 2007. A proposito di questo procedimento giudiziario c’è da riportare la presa di posizione del coordinamento provinciale di Sinistra critica, affidata a una nota nella quale non vengono lesinate critiche all’operato della Questura di Gorizia «che ancora una volta – si legge nel comunicato di Sc – ha sprecato soldi e risorse pubbliche per un inutile processo il cui unico scopo era quello di intimidire i militanti antirazzisti». Nella nota di Sinistra critica si fa poi riferimento a presunte «violenze a danno dei migranti rinchiusi nel Centro di via Udine, a Gradisca, che chiamano in causa gli agenti di guardia. Chiediamo alla magistratura di indagare su questi episodi che, se confermati, dovrebbero portare alla immediata chiusura del Cie di Gradisca».