Repressione/ Atene: arresti e cariche nell’anniversario dell’assassinio di Alexandros

Corriere 7 dicembre GRECIA

Atene, i cinque italiani a processo:altri scontri, commissariato attaccato

Atene, secondo giorno di violenze

Foto | Video

18:35 ESTERI Rilasciati i 5 italiani, processo il 16: rischiano 30 mesi di carcere

CommentaRischio sociale di A.Ferrari

 

Repubblica 6 dicembre

Atene, alta tensione in tutta la città
Scontri nell’anniversario del ragazzo ucciso

Più di 12 mila agenti fronteggiano migliaia di studenti che lanciano bottiglie molotov. Il 6 dicembre 2008 morì un ragazzo quindicenne. Ieri disordini e 162 fermati, tra i quali 5 italiani / LE FOTO / IL VIDEO

Gli scontri ad Atene

Più di 12 mila agenti in tenuta anti sommossa in lotta con migliaia di studenti scesi

in piazza per ricordare la morte, un anno fa, di un quindicenne ucciso dalla polizia

 

//
Atene, sono ricominciati gli scontri in tutta la città dopo la cerimonia funebre per il ragazzo ucciso

Fiori e biglietti in comemorazione del giovane Alexandros Grigoropoulos ucciso dalla polzia ateniese

ATENE – La situazione si è fatta esplosiva ad Atene, blindata da 12.000 agenti, per i violenti scontri fra gruppi anarchici e dell’estrema sinistra con le forze di polizia. Strede bloccate, lanci di bottiglie molotov, auto date alle fiamme. Dopo una mattinata tutto sommato tranquilla, nel cimitero Paleo Faliro alla periferia della capitale greca, dove si è svolta la cerimonia di comemorazione per la morte (un anno fa) del quindicenne Alexandros Grigoropoulos ucciso dalla polizia, sono ricominciati i disordini in tutta la città.

Già ieri sera erano stati arrestati 162 dimostranti, compresi cinque italiani, nel corso di retate preventive, proprio perché si temeva che in occasione del primo anniversario della morte di Grigoropoulos si sarebbe scatanata una nuova ondata di violenze.

Alla cerimonia funebre di stamane avevano partecipato poche decine di persone. I genitori del giovane ucciso avevano chiesto di poter ricordare il figlio in privato. Era presente il ministro della pubblica istruzione, Anna Diamantopoulos.

Nel frattempo, a Salonicco, la polizia aveva fatto irruzione all’interno del Politecnico – con il consenso del rettore – per arrestare otto giovani che avevano lanciato molotov contro gli agenti.

Le organizzazioni della sinistra estrema denunciano la “violenta repressione” e il nuovo “stato di polizia” imposto dal “governo del Pasok”, e avevano invitato “studenti e lavoratori” a dare “una risposta immediata” subito dopo la cerimonia funebre al cimitero. Invito esteso anche ad altre manifestazioni annunciate per domani.