dal Messaggero Veneto
22/01/13
Presidio anarchico davanti al carcere
Sit-in e presidio anti-carcere per stare dalla parte dei ragazzi che vedono il mondo a scacchi, dietro del sbarre del Castello: Iniziativa libertaria l’ha programmato sabato 26 gennaio, alle 17.30, sotto il carcere di Pordenone tra piazza della Motta e via Roma. «Solidarietà anticarceraria – ha annunciato il movimento che somma altre forze tra Cobas e immigrati in città -. Oltre alla necessità contingente di supportare le istanze dei carcerati su questioni basilari come il sovraffollamento, la salute, lo sfruttamento, la violenza quotidiana, pensiamo si debba uscire da quel meccanismo mentale, imposto in secoli di cultura dominante (quella che Foucault descrisse bene in “Sorvegliare e punire”). La società non ha bisogno del carcere». La casa circondariale di Pordenone soffre di sovraffollamento (i detenuti sono 85, il doppio di quelli ospitabili) e condizioni generali che sono difficili: da anni si aggiorna il progetto discusso di un nuovo carcere senza che si arrivi a una soluzione. «E’ una bugia dire che il carcere serve – sostengono gli anarchici -. Quello di cui abbiamo bisogno è di eliminare il ricatto economico, sociale e quindi politico del capitale, delle sue leggi e dei loro sicari noti come funzionari di partito, ovvero rappresentati dello Stato». Quello che chiedono, per mettere una pietra sopra all’attendismo: condizioni diverse per gli ospiti del castello. Una prospettiva sempre più lontana tenuto conto che il piano carceri si è impantanato e il finanziamento promesso dalla Regione per compartecipare alla costruzione della struttura non c’è, sostituito dall’ipotesi di un project financing a San Vito al Tagliamento senza ancora certezze. (c.b.)
07/01/13
Sit-in anarchico «Penitenziario da chiudere»
Presidio anti-carcerario per i ragazzi dietro le sbarre del castello: Iniziativa libertaria l’ha programmata il 26 gennaio, alle 17.30, sotto il carcere di Pordenone. «Solidarietà anticarceraria – ha annunciato il movimento dopo i presidi già effettuati a Tolmezzzo alla vigilia di Capodanno -. Oltre alla sacrosanta necessità contingente di supportare le istanze dei carcerati su questioni basilari come il sovraffollamento, la salute, lo sfruttamento, la violenza quotidiana, pensiamo si debba uscire da quel meccanismo mentale, imposto in secoli di cultura dominante (quella che Foucault descrisse bene in “sorvegliare e punire”). La società non ha bisogno di strutture carcerarie». Il carcere di Pordenone soffre ormai da decenni di un cronico sovraffollamento e di condizioni generali difficili: da anni si aggiorna la decisione di costruire una nuova casa circondariale senza che si arrivi a una soluzione. «E’ una bugia dire che il carcere serve – sostengono gli anarchici -. Quello di cui abbiamo bisogno è di eliminare il ricatto economico, sociale e quindi politico del capitale, delle sue leggi e dei loro sicari noti come funzionari di partito, ovvero rappresentati dello Stato». Saranno in via Roma anche rappresentanti delle associazioni immigrati e dei Comitati di base per chiedere condizioni diverse per gli ospiti del castello. (c.b.)