“Stop arresti per clandestinità”
La procura di Roma si adegua alla Ue
L’indicazione a forze dell’ordine e magistrati della capitale. La direttitiva europea contro la Bossi-Fini esclude anche sanzioni di tipo penale e introduce ammende a livello amministrativo
IMMIGRAZIONE
“Stop manette per clandestini”
La procura si adegua alla Ue
L’indicazione a forze dell’ordine e magistrati della capitale. La direttitiva dell’Unione Europea esclude anche sanzioni di tipo penale e introduce ammende a livello amministrativo
Niente più arresti, a Roma, e richiesta di archiviazione dei procedimenti penali in corso per i clandestini che, colpiti da ordine di espulsione, non abbiano ottemperato alla sanzione entro i cinque giorni previsti dall’articolo 14 della legge Bossi-Fini. L’indicazione è stata data dalla procura di Roma a forze dell’ordine e magistrati. L’iniziativa è legata a una direttiva dell’Unione Europea, la 2008/115/CE del 16 dicembre 2008, che disciplina la materia escludendo arresti e sanzioni di tipo penale e introducendo sanzioni a livello amministrativo.
Al provvedimento dovevano adeguarsi i paesi membri della Comunità entro il 24 dicembre scorso. L’Italia non ha recepito quella direttiva, ma per effetto di un pronunciamento della Corte di Giustizia europea, le direttive della Ue hanno immediato valore applicativo anche se in contrasto con le normative nazionali. Così la procura di Roma, ma sul punto non è l’unica avendo adottato analoghe iniziative le procure di Firenze, Torino e Pinerolo, ha dato disposizione, dall’inizio dell’anno, di dare corso all’indirizzo normativo fissato a livello europeo.
La direttiva stabilisce cause e modalità di espulsione dei clandestini escludendo sanzioni di tipo penale e fissando tre gradi procedimentali: allontanamento volontario, allontanamento coattivo e, in ultimo, trattenimento in un centro di accoglienza fino a 18 mesi al fine dell’espulsione. A Roma, ogni giorno, sono affrontati, in media, tre-quattro casi di clandestini che non abbiano ottemperato al decreto di espulsione.
(04 febbraio 2011)