Osservatorio locale sul clima/ Ottobre 2011: gli effetti in Friuli

A cura del Gruppo Ecologia Sociale

Chiodo scaccia chiodo. Non sembrano esserci ragioni sostanziali per occuparsi del clima, né a livello globale né a livello locale, in fin dei conti il tempo nessuno lo comanda. La maggior parte delle persone infatti non se ne occupa, in quanto non pensa che si tratti di un problema rilevante e tanto meno sul quale si possa incidere. La realtà è ben diversa e molto articolata. E’ necessario sviluppare una sensibilità verso i mutamenti climatici e spingere le persone a diventare osservatori del clima che cambia.

Praticamente l’unica fonte di informazione a livello locale, per quanto approssimativa, è quella delle cronache dei quotidiani locali. Andrebbero salvate le foto degli eventi, fino a che sono accessibili nel quotidiani online, perchè altrimenti sono perse mentre molti articoli, o quasi tutti, si trovano negli archivi.

Per esempio su può fare una ricerca con parole chiave “alluvioni”  o “alluvione” nell’archivio del messaggero veneto.

 

http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto?query=alluvioni&view=web_locali.Messaggero+Veneto

http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto?query=alluvione&view=web_locali.Messaggero+Veneto

 

Per esempio, ricordiamo, a chi fosse sfuggito che la Regione, in luglio di quest’anno (2011), ha detto: “sarà l’ultima volta”

Alluvione, risarciti i danni Ciriani: sarà l’ultima volta

…nazionale, peraltro dotato di scarse risorse. Temo, pertanto, che sarà difficile replicare in futuro quanto fatto per l’alluvione del 31 ottobre e 1° novembre del 2010». Anche il ricorso all’assicurazione privata obbligatoria è congelato. «Serve…

———————————————————————————————

Messaggero Veneto 27 ottobre 2011

udine_22 udine_23

 

GIOVEDÌ, 27 OTTOBRE 2011 Pagina 23 – Provincia

Pioggia record, esondazioni e danni Circa 300 mm sulle Prealpi, in quota torna la neve. Nella Bassa scantinati allagati, ma non c’è la mareggiata a Lignano

di Domenico Pecile

UDINE Piogge abbondanti (con punte record sulle Prealpi carniche), neve soltanto in alta quota e comunque in media oltre i 2mila metri, vento forte di scirocco, temperature sopra la media stagionale, allagamenti, qualche corso d’acqua tracimato. Unica “consolazione” in questa due giorni da profondo autunno è che la temuta mareggiata lungo la costa non si è verificata. Questo, dunque, in estrema sintesi il quadro meteorologico (per altro puntualmente annunciato dall’Osmer) verificatosi nelle ultime 48 ore in Friuli, colpito da un’intensa perturbazione atlantica. Il fronte è stato preceduto e accompagnato da venti di scirocco che lungo la costa hanno raggiunto anche i 60 chilometri. Lo scirocco ha, tuttavia, favorito una sensibile impennata delle temperature, basti pensare che la minima di Udine ieri si è fermata a 15 gradi. Temperature minime sensibilmente sopra la media anche in Carnia con valori a due cifre anche a fondovalle. Il maltempo si è esaurito nel corso del tardo pomeriggio di ieri. Oggi, la nuvolosità sarà variabile e non i esclude qualche residua precipitazione piovosa, mentre domani il tempo si stabilizzerà. Fino al 1 novembre il cielo si manterrà generalmente poco nuvoloso o sereno e le temperature si riallineeranno alle medie stagionali con minime che in pianura saranno attorno ai 5-6 gradi e le massima nel fine settimana potranno raggiungere anche i 20 gradi. Ma ecco nel dettaglio come sono andate le cose in provincia di Udine grazie ai dati desunti dal sito dell’Osmer. Sulle Prealpi carniche, come si diceva, si è verificato il record della pioggia. In 48 ore (anche se in realtà il tempo della precipitazione si è concentrato in molte ore) sono caduti circa 300 millimetri di pioggia (Valcellina, Piancavallo, Val Tramontina, Musi ecc.). Un episodio che dal punto di vista meteorologico viene annoverato come eccezionale. Tantissima pioggia, dunque, se soltanto si pensa che a Udine città in tutto il mese di ottobre cadono mediamente 150 millimetri di pioggia e 160 in quello di novembre. Precipitazioni intense anche in Carnia, ma nettamente inferiori a quelle verificatesi sulle Prealpi, con una media che oscilla tra i 100 millimetri di diverse località di fondovalle ai 200 di Tolmezzo. È andata meglio nel Tarvisiano con “appena” 60 millimetri di pioggia. Cento, invece, i millimetri caduti a Udine città dei quali un settantina ieri e i rimanenti nella giornata precedente. Ha piovuto molto anche nella Bassa friulana, con 100 millimetri di pioggia a Cervignano gran parte della quale caduta però ieri nella parte centrale della giornata di ieri. Come detto, invece per fortuna la temuta mareggiata lungo le coste non si è verificata. Quella più distruttiva degli ultimi anni risale al 1 dicembre del 2008. Anche i danni tutto sommato sono stati contenuti, come informa l’addetto stampa dei vigili del fuoco del Comando di Udine. Interventi sono stati effettuati a Moggio udinese per la rimozione di un masso nella frazione di Roveredo. Allagamenti si sono verificati a Villa Santina in piazza Mercato. Numerosi gli interventi dei pompieri anche nella Bassa, soprattutto a Rivignano, Cervignano e Villa Vicentina. Richieste di aiuto, infine, anche in via Carlo Alberto, a Cividale.

 

MV GIOVEDÌ, 27 OTTOBRE 2011

Pagina 22 – Cronache

Piove all’interno di cinque edifici scolastici

I problemi maggiori registrati alla materna di via D’Artegna. Infiltrazioni pure al Ceconi

la dirigente maria piani «Preoccupati per i pannelli del controsoffitto del salone d’ingresso e per alcune macchie di umidità evidenziate in un’aula»

Pioggia battente per tutta la giornata a Udine e così l’acqua caduta in abbondanza, mette in evidenza le difficoltà, e in alcuni casi la precarietà, degli edifici scolastici udinesi. In gran parte degli istituti, ieri, è stata una giornata di passione con macchie di umidità che si evidenziavano su pareti e soffitti. In alcuni casi si è dovuti persino ricorrere ai classici catini per raccogliere l’acqua che gocciolava dai tetti o dalle intercapedini. I problemi maggiori si sono registrati alla scuola di via D’Artegna. A destare grande preoccupazione erano i pannelli del controsoffitto del salone d’ingresso e alcune macchie d’umidità evidenziatesi in un’aula. Ma la dirigente del Terzo circolo cittadino Maria Piani, insieme con i tecnici del Comune, è intervenuta in breve tempo disponendo la recinzione di un’ampia sezione del salone, la rimozione dei pannelli intrisi d’acqua e lo spostamento di tutti i bambini della sezione ospitata nella classe oggetto delle verifiche. Già nella mattinata di ieri alcuni addetti del Comune sono saliti sul tetto per controllarne lo stato e oggi ci sarà un secondo sopralluogo che segnerà il via ai lavori di sistemazione. «Le infiltrazioni hanno riguardato il salone e una sezione – ha spiegato la dirigente Piani –. Abbiamo subito richiesto l’intervento dei tecnici. Già domani mattina (oggi per chi legge, ndr) effettueremo una seconda verifica, ma abbiamo cercato di rassicurare i genitori anche se le forti piogge non aiutano. Io stessa davanti alle notizie sentite in televisione e riguardanti la drammatica situazione della Liguria mi sono spaventata, ma posso assicurare che abbiamo preso tutte le contromisure affinché le lezioni possano svolgersi in totale sicurezza. Parte del salone è recintata in modo che nessuno possa sostare nelle aree in cui scende l’acqua e abbiamo già provveduto a una prima ispezione sul tetto nonostante il maltempo. Il rischio del controsoffitto è che, impregnandosi d’acqua e cadendo, possa nuocere a qualcuno, per questo ho chiesto agli operai che provvedano a rimuovere tutti i pannelli: preferisco di gran lunga vedere l’acqua che cade piuttosto che correre pericoli». Ma anche alle scuole medie Fermi e Manzoni (direzione di piazza Garibaldi) si sono registrati alcuni inconvenienti. «Alla Fermi – ha spiegato il dirigente, Stefano Stefanel – gran parte del tetto è stata rimessa a nuovo di recente, nella porzione restante, però, c’era evidente il segno di qualche infiltrazione. Diverso il caso della Manzoni dove dobbiamo convivere con un cantiere purtroppo ancora bloccato: alcuni muri sono scoperti e anche il parco retrostante per metà è chiuso e nell’area del cantiere si sono formate enormi pozze». Nella conta dei danni entra pure la scuola primaria Divisione alpina Julia, nella cui palestra si sono verificate delle infiltrazioni di acqua piovana, comunque nulla che impedisse il regolare svolgimento delle lezioni. Il maltempo e le conseguenti infiltrazioni d’acqua non hanno dato pace neppure alle scuole superiori. A segnalare i maggiori problemi, comunque circoscritti, è stato l’istituto professionale Ceconi. «Abbiamo sottoposto all’attenzione della Provincia la presenza di alcune infiltrazioni d’acqua al secondo piano – ha spiegato il dirigente, Giovanni Francois –, ma per risolverli è stato sufficiente sistemare un secchio lungo il corridoio in questione». Parte del tetto dell’istituto di via Manzoni non è nuovo a simili problemi, per questo motivo la Provincia sta predisponendo il progetto per la risistemazione. La porzione restante è già stata messa a nuovo nel 2010 quando è stato inaugurato anche il sistema fotovoltaico installato per la scuola. (m.z.)

 

 

GIOVEDÌ, 27 OTTOBRE 2011 Pagina 23 – Provincia

Rivignano, Ariis finisce ancora sott’acqua

Allagati anche il parco di Villa Otellio, quello dello Stella e l’area festeggiamenti del paese

312

RIVIGNANO Frazione di Ariis sott’acqua, ieri, a seguito delle intense precipitazioni che si sono abbattute sull’intero Medio Friuli. Il Parco dei festeggiamenti, nell’area antistante al parco comunale dello Stella e all’acquario “Paolo Solimbergo”, una delle zone più basse del paese e di conseguenza con maggiori criticità, era completamente sommerso. Allagato anche il parco di villa Ottelio. Il fiume Stella e i fossati che costeggiano via Ottavo Bersaglieri che collega il capoluogo con la frazione, già dalla mattinata avevano raggiunto il livello di guardia. Situazione peggiorata nel corso della giornata tanto da spingere i volontari del gruppo della Protezione Civile a chiudere in via precauzionale la strada. Un tratto, quello interessato ieri dal pericolo di fuoriuscita, continuamente soggetto alle esondazioni del fiume con i conseguenti disagi che ne conseguono per le abitazioni che sorgono ai suoi lati. Proprio per risolvere tale situazione l’amministrazione comunale ha già provveduto a reperire i fondi necessari per poter realizzare un’opera che consenta di allargare e di sollevare la via interessata. Il Comune ha infatti già ottenuto dalla Regione, un finanziamento di 700 mila euro che coprirà interamente le spese per i lavori. L’opera in questione, ora in fase di progettazione, comporterà anche un rifacimento degli argini e una loro migliore collocazione finalizzata a garantire un deflusso delle acque controllato che non arrechi danno né alla popolazione né al territorio. Anche in diverse altre zone del comune si sono verificati allagamenti nelle campagne. Allertate le squadre del gruppo della Protezione Civile che hanno aspettato la piena del fiume avvenuta intorno alle 17. L’allarme è rientrato, nonostante le precipitazioni abbiano smesso di cadere nel pomeriggio, solo in tarda serata. Viviana Zamarian