UDINE/ I trent’ains di Onde furlane

Onde furlane e a fat trent’ains

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Messaggero Veneto VENERDÌ, 05 FEBBRAIO 2010

Da trent’anni l’osservatorio dell’autonomia

UDINE. Il 2 febbraio 1980 Federico Rossi entrò in studio e aprí i microfoni di Friûl che al vîf, l’osservatorio dialettico sulla Piccola Patria. Nasceva radio Onde Furlane, un progetto maturato «tra quelli che allora si cominciò a chiamare friulanisti», ricorda oggi Paolo Cantarutti presidente della coop Informazione friulana. «Un gruppo eterogeneo che copriva l’intero arco costituzionale e che si uní per sopperire all’assenza del friulano dal mondo della comunicazione». Da allora Onde Furlane è stata un laboratorio in progress: «È passata tanta gente che ci ha permesso di mantenere questa idea mutabile e vivace del friulano, in sintonia con i tempi», spiega ancora Cantarutti. Trent’anni che la radio e la cooperativa (con 7 tra redattori e tecnici e 15 collaboratori fissi) intendono celebrare con una serie di iniziative. Si partirà all’insegna di O vin fat trente, fasarín trenteun, il proverbio e il titolo di una canzone di Giorgio Ferigo che farà da leit motiv a una serie di appuntamenti radiofonici che inizieranno il 27 febbraio con la celebrazione della Crudel zoiba grassa, la rivolta contadina che Onde Furlane ha consacrato a giornata dei diritti. Il progetto radiofonico proseguirà con Radio a tor, con dirette in giro per il Friuli a parlare delle cose concrete, delle particolarità, delle emergenze. «Poi faremo una bella festa con i gruppi musicali friulani – anticipa ancora Cantarutti – e abbiamo in cantiere anche un convegno su minoranze linguistiche e imprenditoria: lingua, identità, professionalità: metteremo a confronto esperienze importanti su come conciliare le esigenze di tutela con quelle del turismo».

 

servizio del MV