attuare con rigore e inflessibilità le misure più adatte a garantire la
“fiducia dei mercati”.
È il mondo com’è oggi che ci dice che dove i mercati hanno fiducia lì
maggiormente c’è la sicurezza che le persone saranno, o sono già state,
private di diritti e futuro.
Il loro futuro lo abbiamo già alle spalle. Non abbiamo il tempo di
aspettare. Non abbiamo fiducia nella loro fiducia. Crediamo che stia al
99% di riorganizzarsi, di trovare le misure anticrisi, di riprendersi i
diritti ed i beni comuni, di praticare il futuro che vogliamo a che ci
meritiamo.
#occupytrieste ha iniziato questo percorso. Ma sappiamo di non essere né
gli unici né i migliori, ma solo alcuni fra tanti e diversi.
E a questi tanti e diversi vogliamo rivolgerci perché le idee e la forza
crescono incontrandosi, intrecciando fili comuni e inventandone di nuovi.
Vogliamo conoscerci e riconoscerci con tutte e tutti coloro che
condividono una nota semplice: le persone prima dei profitti.
Abbiamo occupato uno spazio morto e in disuso, per renderlo un cuore
pulsante nel cuore della città. L’abbiamo chiamato BU.S.O., BUco Sociale
Occupato (e ci stiamo accordando con chi lo aveva in affido).
Lo offriamo come bene comune, come punto d’incontro e luogo di
accumulazione.
Lo pensiamo come “sportello anticrisi”, un luogo sempre aperto per
condividere idee e pratiche.
Per questo, vogliamo inziare un “#occupytrieste tour”. Vogliamo
conoscere tutte e tutti coloro che non abbiamo ancora incontrato, unire
con un fil rouge tutte e tutti coloro che non hanno intezione di subire
la crisi. Con calma, dignità e classe.
Vi invitiamo ad invitarci nei vostri luoghi, nelle vostre assemblee. Per
vederci e parlarci, innazitutto. Per conoscere ciò che ignoriamo e per
farvi conoscere ciò avreste sempre voluto sapere di noi (e non avete mai
osato chiedere).
Da soli non siamo né autosufficienti, né unici, né migliori.
Tutti insieme, lo diventiamo.
A presto.
#occupytrieste.
Scriveteci a occupytrieste@gmail.com, o passate a lasciare un invito al
BU.S.O, in via del sale in cavana.