OCCUPYGORIZIA: fascisti irritati…buon segno!

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Dal Messaggero Veneto

20/12/11

«OccupyGorizia fa solo rumore»

 

La protesta dei ragazzi di #OccupyGorizia nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale non è piaciuta ai rappresentanti goriziani della GiovaneItalia, organizzazione giovanile del Pdl, che esprimono il proprio dissenso in un’articolata nota. «L’arroganza di questi studenti, che vogliono imporsi, è palesata dalla condizione che pongono al sindaco Romoli: un incontro – si sottolinea in una nota – al di fuori della sede istituzionale, in una piazza. E poi nelle richieste scritte sottolineano che vogliono sfuggire ai luoghi comuni: non ci sono altro che quelli nel testo presentato in aula», scrivono ancora gli esponenti della GiovaneItalia. «La loro arroganza è palese anche dall’incipit delle proposte scritte, dove si legge “Noi siamo gli studenti e le studentesse di Gorizia”: visto il numero esiguo, è fortemente dubbia questa affermazione. E’ solamente una minoranza rumorosa, che esige spazi pubblici per potere, in teoria, parlare; in pratica: divertirsi, festeggiare, disegnare: la richiesta di un centro sociale, infatti, trapela dovunque nelle tre pagine». «I baldi giovani si lamentano anche del fatto che non possono fare politica attiva: evidentemente – rimarca la GiovaneItalia – ignorano anche il fatto che la politica è alla continua ricerca di forze nuove, che sono presenti tutti i partiti politici a Gorizia e che è sufficiente presentarsi in una delle sedi ed esprimersi. Oppure lo sanno, ma non hanno voglia di prendersi l’impegno di partecipare alle riunioni settimanali ed informarsi prima di parlare». (c.s.)

01/12/11

E in consiglio si fa sentire la protesta dei giovani

 

Una bara di cartone a simboleggiare «una città morta» e uno striscione: «Uno spazio autogestito, senza alcun partito», rimasto affisso lì per tutta la serata. Una ventina di ragazzi dell’Unione degli studenti e del gruppo #OccupyGorizia hanno animato le fasi iniziali dell’ultima seduta del consiglio comunale, chiedendo di esporre le proprie idee e confrontarsi con i componenti della massima assemblea cittadina. A leggere in aula il documento con le istanze dei giovani è stato il consigliere Daniele Orzan (Pd): «La vita quotidiana nella città è segnata da una freddezza e da una chiusura sempre più marcata nei rapporti sociali: Gorizia è una città vecchia – si legge nel documento – in cui si costringono i giovani all’esodo notturno, a causa dell’antischiamazzi, che trasforma il capoluogo isontino in una casa di riposo a cielo aperto». Nel testo della lettera si fa riferimento inoltre a problematiche inerenti al diritto al sapere, alla mobilità urbana, alla libertà d’espressione e al diritto al coinvolgimento nelle scelte politiche. L’aula, su proposta di Livio Bianchini (Sel), ha votato una mozione per consentire l’interruzione dei lavori consiliari e l’audizione dei giovani: la bocciatura della proposta da parte della maggioranza ha scatenato la reazione dei giovani, che dopo aver applaudito ironicamente e urlato «Vergogna!» e «La politica siamo noi», hanno lasciato l’aula. «Sono disponibile al confronto, ma non posso accettare che vengano poste delle condizioni», ha spiegato il sindaco, Ettore Romoli. «Li ho invitati in municipio per parlare, ma hanno rifiutato: non ho motivo di nascondermi», ha aggiunto il primo cittadino. Una delle portavoci del movimento studentesco: «Torneremo in piazza per un’assemblea pubblica, ma faremo una nuova irruzione anche in consiglio comunale, con toni e atteggiamenti forse meno pacati», ha annunciato. (chr.s.)