NO TAV: un commissario per la Tav nel nord-est?

Dal Piccolo del 21/09/10

 

Patto Tondo-Zaia sul commissario Tav

 

di ROBERTA GIANI TRIESTE Si incontrano in un ristorante, all’ora di pranzo, alla periferia di Treviso. Inseriscono, nel ricco menù politico, la questione ”scottante” della Tav. E, almeno a quanto trapela, si accordano: Renzo Tondo e Luca Zaia, mentre il conto (europeo) alla rovescia prosegue inesorabile, decidono di ”bissare” il modello della terza corsia. «Scriveranno una lettera a quattro mani in cui chiederanno a Silvio Berlusconi e al suo governo di nominare un commissario straordinario» confidano nei palazzi della politica. E aggiungono: «Il nome più gettonato è quello di Bortolo Mainardi. Architetto veneto, grande esperto di infrastrutture, attuale consigliere dell’Anas: un ottimo commissario». IL PRANZO I governatori di Friuli Venezia Giulia e Veneto, quelli che volevano mantenere riservato il rendez vous, in verità non dichiarano nulla. Ma, a Treviso, non sono soli: il pranzo è politico, serve a rafforzare i rapporti di buon vicinato, a rilanciare le sinergie a Nordest, e pertanto raduna i massimi vertici regionali di Pdl e Lega. Il Veneto schiera Maurizio Zorzato (assente giustificato per impegni governativi Alberto Giorgetti) e Gianpaolo Gobbo mentre il Friuli Venezia Giulia risponde con Isidoro Gottardo e Pietro Fontanini: tutti assieme, per la prima volta, da quand’è finita l’era di Giancarlo Galan. LA FINALITÀ L’obiettivo? «Benedire una collaborazione non solo istituzionale ma anche politica tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, visto che il Pdl e la Lega sono al governo delle due Regioni, in modo da rafforzare la voce del Nordest a Roma e in Europa» spiega un commensale. Sottoscrive un altro: «I due governatori si sono già sentiti parecchie volte, seppur senza le fanfare che accompagnavano i predecessori, e si sono subito intesi: sono due pragmatici. Ma Lega e Pdl volevano sancire una collaborazione forte, individuando i temi più importanti su cui adesso si apriranno i tavoli ”operativi”, al fine di costruire progetti comuni di sviluppo». I TEMI La carne al fuoco non manca, anzi. E pranzo, ad esempio, si parla di Euroregione e di cooperazione transfrontaliera: si guarda all’ingresso della Croazia, si rilancia lo spirito di Alpe Adria, si punta «sui contenuti più che sui contenitori». Ma si parla anche di sanità e, con Tondo in pressing, si ragiona di integrazione anziché di competizione: «È assurdo farsi concorrenza o chiudere i confini. Si deve lavorare insieme» affermano gli invitati. Ancora, si parla di politiche di sviluppo, di finanziarie, enti e agenzie: si sancisce che Finest, a fronte della vocazione all’export delle pmi nordestine, non va svuotata o consegnata a Roma, ma valorizzata. Si ipotizzano enti o agenzie ”in comune” ad esempio per i pagamenti in agricoltura. LA TAV Ma, inevitabilmente, a tavola, si parla soprattutto di infrastrutture. E la Tav conquista un ruolo di primo piano: il progetto preliminare della Venezia-Trieste va presentato entro il 31 dicembre, pena la perdita dei finanziamenti, ma il Veneto non ha ancora scelto il suo tracciato più o meno ”litoraneo”. «Tondo e Zaia hanno ribadito che i tempi saranno rispettati e si sono impegnati a indicare una soluzione condivisa all’Europa coinvolgendo anche gli europarlamentari» giurano i vertici di Pdl e Lega. Sottolineando, subito dopo, la mossa aggiuntiva: la richiesta formale a Roma di un commissario ”taglia-tempi”. LE INFRASTRUTTURE Il capitolo infrastrutture, però, non si esaurisce con la Tav. Ed ecco, allora, che ci si impegna ad affrontare il dossier aeroporti. Ed ecco, ancora, che ci si confronta su strade e autostrade: il Veneto non accantona il ”sogno” di un collegamento diretto con Monaco ma il Friuli Venezia Giulia, ai tempi dell’A28 e della Pedemontana, invita a potenziare l’asse orizzontale e a ”sfruttare” Tarvisio. Ed ecco che si parla di portualità e del progetto Unicredit bandendo, almeno a parole, le rivalità: «Prima portiamo le navi, poi vediamo come distribuirle. C’è spazio per tutti

 

 

 

DUBBI A SGONICO

 

Sgonico, l assessore Riccardi parlerà in Comune della Tav

 

SGONICO Un incontro con i responsabili di Rete ferroviaria italiana per discutere i progetti riguardanti il Corridoio 5. Sarà questo l’oggetto della seduta straordinaria del Consiglio comunale prevista per dopodomani alle 11 a Sgonico. All’incontro presenzierà l’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi. La riunione era stata esplicitamente chiesta dall’amministrazione Sardoc, con l’interessamento in particolare del capogruppo della Slovenska skupnost Dimitri Žbogar il quale nel giugno scorso aveva chiesto informazioni sullo stato del progetto Tav. Accanto all’esponente dell’Unione slovena avevano aderito a tale proposta il vicesindaco Rado Milic, estremamente scettico sulla possibilità che per realizzare la struttura si possa «pensare di perforare il Carso in prossimità della Grotta Gigante». Più cauto il capogruppo del Pdl-Udc Denis Zigante: «È importante evitare lo scontro frontale stile Val di Susa senza avere prima delle spiegazioni e le cautele sull’impatto controllato del progetto della Tav: il progresso deve avere la precedenza e non può essere ostacolato senza un valida ragione». (r.t.)