Piccolo del 27/02/11
Tav, Riccardi: «C’è tempo per decidere»
BAGNARIA ARSA «Ci assumiamo la responsabilità di dare alle istituzioni locali tutto il tempo necessario per valutare un progetto così complesso e delicato, anche al di là dei termini di legge». Lo ha ribadito l’assessore regionale alla Viabilità e trasporti Riccardo Riccardi che, ieri nella palestra comunale di Bagnaria, ha partecipato a un incontro pubblico di presentazione della linea ferroviaria ad Alta velocità/Alta capacità Venezia-Trieste, con particolare riferimento alla tratta che interessa la Bassa Friulana. Alla riunione, aperta al pubblico, hanno partecipato i sindaci egli amministratori dei 17 Comuni coinvolti nel progetto, da Ronchis a Fiumicello, assieme a rappresentanti dell’amministrazione provinciale e ad alcuni consiglieri regionali. Come hanno spiegato i tecnici di Italferr,la società a cui Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha affidato il progetto, dal confine con il Veneto il tracciato correrà per i primi 25 chilometri in parallelo all’autostrada A4, per poi deviare verso Cervignano e svilupparsi successivamente, fino all’Isonzo, a fianco della linea ferroviaria storica. Numerosi sono stati i sindaci che hanno preso la parola dopo l’illustrazione delle caratteristiche principali del progetto, compresi gli studi geologici e ambientali. Tutti hanno espresso soddisfazione per la decisione della Regione di ampliare i tempi disponibili e, nello stesso tempo, di affiancare agli uffici tecnici comunali alcuni esperti, in modo da poter esaminare con cognizione di causa tutte le implicazioni della linea Av/Ac.
Messaggero Veneto DOMENICA, 27 FEBBRAIO 2011Pagina 15 – Udine
Bagnaria Arsa. Il progetto è stato presentato ieri mattina durante un’assemblea pubblica. I Comitati: bisogna parlare con la gente
Tav, la Regione rassicura i Comuni: avrete tutto il tempo per valutare il piano
BAGNARIA ARSA. «La Regione si prenderà tutto il tempo possibile perchè enti locali e cittadini possano preparare e presentare le loro controdeduzioni al progetto Tav»: lo ha rimarcato più volte nel corso di una affollata assemblea nella palestra di Bagnaria l’assessore regionale alla Viabilità e trasporti, Riccardo Riccardi. L’esponente regionale, intervenuto all’incontro sul promosso dall’amministrazione di Bagnaria, ha definito importante la partita in gioco e si è ripromesso di ascoltare chi è favorevole e chi è contrario alla infrastruttura ferroviaria. «Non dobbiamo usare toni da stadio nel nostro interloquire – ha ammonito Riccardi. La partita è complessa il percorso lungo e complicato. La mia porta comunque – ha tenuto a precisare – è aperta a tutti. L’importante è che si sia rispetto reciproco nell’esporre le proprie opinioni».
Analizzando poi il tracciato che interessa la nostra regione, l’assessore ha confermato la necessità di arrivare alla sua realizzazione. «Costruiamo un’opera importante – ha sottolineato ancora Riccardi – si tratta ora di recepire le osservazioni, di di scegliere e poi alla fine decidere con grande responsabilità».
Prima dell’intervento di Riccardi, tecnici di Italferr e di Rfi hanno illustrato il tracciato che dal vicino Veneto attraversa la Bassa friulana per arrivare a Monfalcone e a Trieste. Per quanto riguuarda il territorio di Bagnaria è stata presentata la nuova tratta Palmanova-scalo di Cervignano che correrà sul vecchio sedime della Palmanova-San Giorgio di Nogaro, ma fuori dall’abitato di Bagnaria.
Anselmo Bertossi, sindaco del Comune promotore dell’incontro, ha espresso un giudizio positivo sul progetto invitando comunque i redattori a rivedere alcune «inesattezze o dimenticanze». Cressati, Del Frate, Pischedda, primi cittadini rispettivamente di Palmanova, di Gonars e di Villa Vicentina, e il commissario di Torviscosa Di Nardo hanno ravvisato la necessità di un approfondimento in altra sede dell’iter. Cressatti ha caldeggiato la necessità di dialogare con la gente interessata dal passaggio della Tav e di altre tratte. Il sindaco di Muzzana ha ricordato che il suo Comune ha espresso un voto negativo sulla Tav per tenere alto il livello di attenzione e si è detto però disponibile a colloquiare con la Regione.
Al tavolo dei relatori si è poi presentato Giancarlo Pastorutti, del comitato no-Tav. Critico nel metodo con cui il progetto è stato inviato ai Comuni, ma anche nel riguardo degli stessi Enti locali di aver poco “parlato” con la gente, Pastorutti ha definito ironicamente questo incontro «la celebrazione di un rito di coinvolgimento del territorio».
Il consigliere di minoranza di Bagnaria, Tiziano Felcher, infine, fatta una disamina sullo sconquasso in una vasta area compresa tra l’autostrada e la statale triestina (terza corsia, raddoppio 352, nuove linee ferriarie), ha lanciato la proposta che il progetto non sia solo parte di un orticello, ma trovi punti di discussione in una intesa tra più Comuni coinvolti dal passaggio in primis della Tav.
Sandro Sandra
Speriamo che questa posizione di Legambiente regionale rimanga ferma e decisa come quella della Legambiente della Val Susa, a differenza di tante altre zone in Italia dove questa associazione ambientalista collabora nei fatti con le lobby del cemento.
Messaggero Veneto del 26/02/11
Legambiente contro la Tav: «L’opera non è necessaria»
UDINE. «Un’opera non necessaria, altamente impattante sul territorio e sulla fauna e dunque assolutamente da evitare». Dopo la presentazione, lo scorso 22 dicembre, del progetto preliminare per la tratta Ronchi – Trieste per la valutazione dell’impatto ambientale, da parte di Italfer – Gruppo Ferrovie dello Stato, Legambiente continua la sua battaglia contro la Tav.
L’ultimo atto dell’associazione ambientalista è stato l’invio, nei giorni scorsi, al ministero dell’Ambiente, a quello per i Beni e attività culturali e alla Regione delle osservazioni relative proprio alla valutazione di impatto ambientale. Nelle 25 pagine di osservazioni presentate, Legambiente sostiene la necessità di implementare il trasporto di merci e persone su rotaia anziché su gomma, «essendo la ferrovia il sistema più sostenibile dal punto di vista ambientale». Tuttavia, argomenta l’associazione ambientalista «l’imponente progetto della Tav si pone come fortemente impattante sull’ambiente che attraversa, non indispensabile e di difficilissima realizzazione». Dei diversi punti analizzati all’intero del documento Legambiente sottolinea dunque la «non assoluta necessità dell’opera» suggerendo una soluzione più semplice intervenendo sulla rete esistente. (g.be.)