NOTAV: continuano con le solite fregnacce

La linea attuale che viene usata dal porto di Trieste è usata al 20% delle potenzialità! (fonte Trenitalia) E questi parlano ancora di necessità di una nuova linea….ma a chi credono di darla a bere?

 

 

Dal Piccolo del 11/01/12

Trieste, progetto Tav per risolvere i nodi del porto

di Ferdinando Viola

TRIESTE L’opportunità di inserire nel progetto della Tav anche la possibilità di accedere ai finanziamenti e definire così i molti nodi del sistema portuale di Trieste. Problema questo di cui da tempo si discute a vari livelli e la cui soluzione è diventata fondamentale per cercare di aumentare i traffici portuali e attrarre nuovi investitori. Di questo si è parlato anche ieri nella sede della Regione a Udine durante un incontro tecnico convocato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, al quale hanno partecipato il funzionario del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Ferrazza, coordinatori di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) e funzionari dell’Autorità portuale di Trieste. Un primo incontro a cui ne seguirà un altro al Ministero, la prossima settimana, tra Rfi e Autorità portuale. In attesa che lo stesso Amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, sia a Trieste il 2 febbraio per partecipare a un tavolo di lavoro con Comune, Autorità portuale e Regione. E allora se ne saprà di più per quanto riguarda tempi, modi e finanziamenti. Ieri intanto a Udine si è parlato di modalità, sviluppo e adeguamento strutturale dei collegamenti ferroviari a supporto del porto: lo scalo di Campo Marzio anzitutto, ma anche quello di Aquilinia e dell’intera rete. Progetto da inserire all’interno delle operazioni gestite dallo Stato per la realizzazione del tratto transfrontaliero Trieste-Divaccia dell’Alta velocità finanziato dall’Unione europea. «La Regione ha sollecitato l’incontro perchè ritiene indispensabile, nel momento stesso in cui si sta procedendo alla progettazione della rete ad alta velocità immaginare le soluzioni più idonee per mettere mano al nodo ferroviario di Campo Marzio a Trieste, cogliendo l’opportunità – ha sottolineato Riccardi – di inserirsi nella partita dei finanziamenti europei». La Regione ha fretta, Riccardi infatti vuole che vengano «al più presto individuati nel dettaglio gli interventi prioritari di riqualificazione e quindi definire i progetti, tra Rfi e Autorità portuale, al fine di consentire di inserirli nell’agenda di lavoro che l’Amministrazione regionale tiene con la Commissione europea sul tema dei trasporti». Da parte del Ministero, Ferrazza ha confermato che la qualità degli interventi previsti per il collegamento ferroviario del porto di Trieste rientra a pieno titolo nelle priorità di investimento decise dal Governo Monti.