NOTAV: comitati di nuovo a Bruxelles AGGIORNATO al 16/10

Il Piccolo del 16/10/11

I Comitati No Tav fanno cambiare idea a Bruxelles

 

BAGNARIA Ridiscutere la linea ad alta velocità italiana: ulteriori e urgenti informazioni saranno chieste al Governo da Mazzoni, presidente della Commissione delle Petizioni del Parlamento europeo. È il risultato cui si è arrivati a Bruxelles, dove sono stati invitati i rappresentanti del movimento italiano No Tav, che hanno presentato diverse petizioni contrarie alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità. C’era anche Giancarlo Pastorutti di Bagnaria, portavoce dei comitati No Tav della regione: «Dal dibattito emerso analizzando la petizione di cui sono primo firmatario – dice – la presidente Mazzoni ha deciso di chiedere ulteriori e urgenti informazioni al Governo italiano. All’incontro non era presente alcun “paladino” nazionale della Tav, nonostante quasi tutti gli eurodeputati avessero inviato una lettera a luglio al presidente Barroso in cui riaffermavano la necessità di quest’opera per l’Italia». Il Comitato osserva: «Hanno preferito defilarsi. Piuttosto che confrontarsi, continuano a parlare di sviluppo e progresso: parole che di fronte ai problemi da noi evidenziati assumono la parvenza di generici spot pro Tav. Tra gli interventi degli europarlamentari critici sull’opera – riprende Pastorutti – ricordo le parole di Sonia Alfano, Sabine Wils, Margaret Auken e Victor Bostinaru. Quest’ultimo ha espresso sorpresa su ciò che avviene in uno dei principali stati fondatori dell’Unione». Il ruolo di sostenitore del progetto Tav in Italia è stato affidato a un funzionario del ministero delle Infrastrutture italiano, ascoltato con attenzione anche da un rappresentante delle 5 petizioni presentate dai Comitati della Valsusa.(e.p.

 

Messaggero Veneto del 06/10/11

I No Tav del Fvg a Bruxelles, la Ue chiede altri chiarimenti

 

BAGNARIA ARSA Importante risultato dei No Tav del Friuli Venezia Giulia a seguito all’audizione tenutasi lo scorso 3 ottobre alla Commissione delle Petizioni a Bruxelles: dopo la relazione del primo firmatario Gian Carlo Pastorutti e successivo dibattito, la presidente Mazzoni ha deciso di chiedere ulteriori ed urgenti informazioni in merito al Governo italiano. All’audizione, oltre al rappresentante No Tav del Fvg, era presente un rappresentante per le cinque petizioni presentate dai Comitati della Valsusa. «All’incontro – spiega Pastorutti – non era presente alcun “paladino” nazionale della Tav nonostante quasi tutti gli eurodeputati avessero inviato una lettera nel mese di luglio al presidente dell’Ue Barroso, in cui riaffermavano la necessità di quest’opera per l’Italia. Evidentemente hanno preferito defilarsi assumendo il classico atteggiamento del “muro di gomma” piuttosto che confrontarsi su elementi concreti, meglio gli spot generici: sviluppo, progresso, crescita, lo vuole l’Europa…». A margine dell’audizione, i rappresentanti dei No Tav del Fvg e della Valsusa, hanno incontrato altri eurodeputati e funzionari dell’Unione Europea, al fine di sensibilizzarli ulteriormente in merito al Progetto Tav nel Nord Italia. (f.a.)

 

IlPiccolo del 02/10/11

I No-Tav del Fvg domani sbarcano a Bruxelles

 

Approdano domani a Bruxelles i Comitati No Tav del Friuli Venezia Giulia, con il portavoce di Bagnaria, Giancarlo Pastorutti, che annuncia l’istituzione di un nuovo coordinamento insieme ai comitati veneti, insorti anch’essi contro la linea ad alta velocità. Un primo passo era stato fatto subito dopo la protesta in Val di Susa, quando i No Tav della Bassa avevano organizzato un’assemblea cui avevano preso parte anche i Comitati e le amministrazioni del Veneto. All’audizione della Comunità europea, insieme ai rappresentanti della Valsusa, i Comitati del Friuli Venezia Giulia sono stati invitati alla luce della petizione che presentarono nel 2007. Una audizione simile si era tenuta nel 2010, sempre a Bruxelles. «Come un anno fa – dichiara Pastorutti – sarà l’occasione per ribadire nuovamente l’inutilità dell’opera, gli impatti ambientali dovuti anche alla cantierizzazione e i costi elevatissimi a carico della collettività, che risultano evidenti nel progetto preliminare della Venezia – Trieste. Ricordiamo le dichiarazioni di Rfi sulle notevoli capacità residue della linea storica attuale, confermate anche dall’ad Mauro Moretti e da Mario Goliani, già direttore compartimentale infrastrutture delle Ferrovie dello Stato a Trieste. Nonostante una qualità del servizio che fa arrabbiare quotidianamente i pendolari, si prospettano tagli ai collegamenti nazionali e aumenti di tariffe. Per ottenere risultati rapidi a costi più contenuti e ottenere controlli più efficaci dei lavori, bisogna invece potenziare la linea storica sottoutilizzata».

 

Messaggero Veneto del 01/10/11

I No Tav vanno a Bruxelles

 

BAGNARIA ARSA I rappresentanti del Friuli Venezia Giulia con la Petizione contro la Tav del Corridoio 5 (iscritta con il numero 900/2007), sono stati invitati, lunedì, per un’audizione alla Comunità europea di Bruxelles, dove si riunirà la Commissione Petizioni in cui si parlerà di Tav. All’audizione parteciperanno anche i rappresentanti delle Petizioni della Val di Susa. «Ancora una volta- affermano i No Tav del Fvg -, come avvenne un anno fa, sarà l’occasione per sottolineare l’inutilità, gli impatti ambientali dovuti anche alla cantierizzazione e i costi elevatissimi a carico della collettività che risultano evidenti nel Progetto preliminare della Venezia Trieste. Da Rfi a Moretti a Golliani (estensore di uno studio sull’alta capacità) ricordiamo le esplicite dichiarazioni che hanno confermato le notevoli capacità residue della linea storica attuale. Ciò non bastasse, ci sono i tagli di collegamenti nazionali e la qualità del servizio che fa arrabbiare quotidianamente i pendolari in attesa pure degli aumenti di tariffe come prospettato dal gestore». I Comitati, ribadiscono la necessità di investire sull’ammodernamento e potenziamento della linea storica sottoutilizzata. Tutto ciò permetterà di ottenere risultati in breve tempo, con costi notevolmente più contenuti e un controllo più accurato sulla qualità dei lavori. Tra i No Tav del Fvg e del Veneto è stata decisa la formazione di un coordinamento. (f.a.)