NO TAV/ Volantino sulla nuova situazione

algeciras-bagnaria
Giovedì 14 giugno  si è svolta, nella Sala Consigliare di Mestre, l’iniziativa di Legambiente denominata
“La Ferrovia da Venezia a Trieste. Può il territorio essere protagonista delle scelte?” (vedi sotto il programma)
<– Qui a lato il volantino distribuito dal Coordinamento No Tav
Report sull’iniziativa
Evidentemente già il titolo faceva sospettare, ma la realtà è stata decisamente peggiore.
(continua)
Video integrale della conferenza e degli interventi dal pubblico


continua report
1) Hanno tentato di qualificare la vicenda del “Protocollo Sonego” (2008) per la tratta friulana, come processo partecipativo da cui prendere esempio, mentre è stato uno scandalo consociativo (PD+PDL) mafioso ed autoritario.

2) Alla fine Legambiente voleva che i presenti approvassero un documento di esplicito sostegno al Commissario Bortolo Mainardi per la sua encomiabile opera di trasparenza (progetto della tratta veneta presentato il 23 aprile a porte chiuse) di risparmio, di apertura ed innovazione e chi più ne ha più ne metta. Poi in bar ci siamo chiesti: ma li pagano?

Presenti anche Giacomini dello IUAV ( un confusionario che rischia di fare molti danni) e la Vittadini (un pò più lucida che però di danni ne può fare anche lei).
Il saccentone Ing. Debernardi come al solito ha come obiettivo principale quello di delegittimare i No Tav. In strada abbiamo avuto una polemica piuttosto accesa con lui.
Unica nota positiva è che il Sindaco di Bagnaria di fronte alla disfatta del Corridoio 5 sembra aver cambiato un pò posizione. Parlando poi in strada mi ha detto “non so se offendermi di più perchè mi hai dato del coglione (con riferimento alla vicenda di Bagnaria Arsa del 12 dicembre, alla conferenza con Imposimato) o se per il fatto che mi hai definito esponente di spicco del PD”. Tiussi dice che il PD non ha una linea sui corridoi e che la linea la daranno i sindaci. Boh!? Poi ha detto che in aggiunta a Debernardi ci si metterà anche la Vittadini, della quale comunque, ripeto, non ci si può fidare. Peraltro Debernardi ha ammesso che ora esiste il problema di raccordare Portogruaro con il progetto della tratta friulana che parte in affiancamanto all’autostrada (perchè è stato fatto quando anche quella veneta era prevista in affiancamento all’autostrada). Quindi un altro progetto ancora!?
Per chi cercava una conferma che fino ad ora per i progetti sono stati spesi 13 milioni di euro, questa ce l’ha data Giacomo Grandolfo Assessore ai Trasporti e mobility manager della Provincia di Venezia, il quale peraltro ha insistito nell’elogiare Mainardi dicendo che non si tratta più nè di alta velocità nè di alta capacità, ma che prima si metterà a posto la linea esistente e che quando questa sarà satura si darà corso al progetto. Cose che non stanno in piedi. Infatti uno dei prossimi temi credo che debba essere: che senso ha parlare all’interno di una nuova linea della ristrutturazione di una linea che esiste già, si tratta ovviamente di cose distinte che non possono mica essere confuse. Ed infatti questa è una tattica per ottenere il consenso al progetto Mainardi (Comin).
E’ necessario che in Veneto sia ben chiaro di chi fidarsi o meno. Vittadini e Giacomini devono dimostrare che non stanno al gioco dell’uso manipolatorio e pseudo neutrale della progettazione che è il passaggio dove si contrabbanda il livello massimo della manipolazione della realtà. In questo senso il ruolo di Debernardi è esattamente quello di unire la mistificazione politico-economica-lobbysta con quella tecnica, quindi diventa il nostro avversario principale.
Presenza all’iniziativa: 30 persone forse anche meno.
Presto i filmati di Ivan, che saranno molto interessanti da vedere, per studiare le nuove strategie.
Credo che sia giunto il momento di organizzare un’assemblea Friuli VG e Veneto per uscire con una posizione unitaria


Paolo De Toni

Programma dell’iniziativa di Legambiente ——————
“La Ferrovia da Venezia a Trieste
Può il territorio essere protagonista delle scelte?”

Introduce e coordina
Maurizio Billotto
Ufficio di Coordinamento Legambiente Veneto
Interventi di
Ing. Andrea Debernardi
Consulente dei Comuni della Bassa Friulana sulla valutazione del progetto TAV
Dr. Cristiano Tiussi
Sindaco di Bagnaria Arsa e Coordinatore dei Comuni della Bassa Friulana
Gianfranco Bettin
Asessore all’Ambiente e alla Città Sostenbile del Comune di Venezia
Giacomo Grandolfo
Assessore Trasporti e mobility manager Provincia di Venezia
Luigi Lazzaro
Presidente Legambiente Circolo Veneto Orientale Legambiente

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Testo del volantino distribuito a Mestre
Il Corridoio Algeciras-Bagnaria Arsa.
C’era una volta il Corridoio 5 Lisbona-Kiev, ma come è noto Lisbona non c’è più; Kiev in realtà non c’è mai stata. Hanno provato a metterci Budapest, ma la farsa è durata poco.
Oggi, perfino Riccardo Illy, quello che voleva la Trieste-Divaccia con i “cameroni” in mezzo alle grotte e la stazione sotterranea a Trieste, riemerge dal sottosuolo carsico per dirci che anche la Slovenia non c’è più. E peraltro la Slovenia si è perfino incazzata (rigettando il collegamento Trieste-Capodistria) perche l’Europa gli ha scippato il Corridoio Adriatico-Baltico, che ora, secondo le nuove direttive europee, dovrebbe trovare il punto d’incrocio con l’ex-Corridoio 5 (ribattezzato Corridoio Mediterraneo), fra Bagnaria Arsa e Cervignano del Friuli. Ma poi, lo assicura Maurizio Maresca (Università di Udine), che il Corridoio Adriatico-Baltico ha senso solo se c’è una piattaforma portuale moderna da almeno un milione di TEU (container) l’anno. E dov’è?
Inoltre è del tutto evidente che l’incrocio fra i due corridoi è una sciocchezza. Che cosa faranno le merci? Andranno dalla Spagna a Lione, poi arriveranno a Venezia e infine allo scalo di Cervignano (praticamente fallito) per risalire a Nord? Quali merci poi?
E’ evidente che il corridoio ovest-est è un binario morto, uno zombie tenuto in vita solo per giustificare la Torino-Lione e foraggiare le mafie politiche dei progettisti.
Abbiamo manifestato di recente a Monfalcone al convegno della SETA (South East Transport Axis) dicendo “Funerale a porte chiuse per un binario morto” e “Soldi ai terremotati e non alla TAV”, “TAV = Debito Pubblico e Tangenti” e sottolineando il fatto che l’ammodernamento della linea storica Venezia-Trieste costa un ventesimo dei soldi dichiarati per la AV/AC (7,4 miliardi di euro). Infatti (lo dice lo studio Goliani – ex RFI-) con tre-quattrocento milioni di euro si fa tutto, ovviamente compreso il bivio San Polo a Monfalcone e si garantisce il trasporto di ben oltre un milione di TEU all’anno sulla linea storica.
Ah, scusate, ci dimenticavamo dell’Alta Velocità, ma siamo dei seguaci del progettista di RFI Carlo Comin (il suggeritore del Commissario goldoniano Bortolo Mainardi) che, nonostante la Serracchiani lo desse per esautorato, era a Venezia il 23 aprile a presentare la burla-truffa dei 2 binari in più della tratta veneta; che ridere, bella commedia!
Infine Trieste: ma quale Alta Velocità signor Paolo Possamai, (direttore de il Piccolo di Trieste), Lei ci aveva creduto? “Trieste l’Alta Velocità non la vede” parola di progettista, ma pensi ai treni regionali che è meglio!
http://www.youtube.com/watch?v=MQ1kfBeLnFg&feature=player_embedded (cercare TAV Ronchi Trieste su youtube)
Coordinamento No Tav FriuliVG e Veneto fip Udine via Baldissera 13 giugno 2012
Su Facebook: Gruppo NO TAV FVG http://www.facebook.com/groups/192421497485727/