NO TAV/ 25 febbraio rassegna stampa/ Cariche in stazione/ Sangue

Berlusconi prescritto i No Tav manganellati. E adesso Caselli cosa dice? Cosa fa?

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Più chiaro di così. Cariche a freddo contro i manifestanti che non facevano niente

 

 

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Ore 20.00 del 25 febbraio: cariche a freddo contro i No Tav nella stazione ferroviaria di Porta Nuova a Torino.

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da Paese Sera

Il caso

No Tav, scontri alla stazione di Torino. Un’attivista romana: “Polizia in antisommossa, cariche a freddo”

E’ successo intorno alle 20, quando molti manifestanti di ritorno dalla Val di Susa volevano salire sui treni per Milano e per Genova, “ma si sono trovati davanti una barriera di celerini che hanno iniziato a manganellare senza un apparente motivo”, ha detto Stefania, salita da Roma per manifestare

Fumogeni, bombe sonore, scudi e manganelli, e poi una carica. E’ successo alla stazione torinese di Porta Nuova, dove un gruppo di romani che era a Torino di ritorno dalla manifestazione No Tav, che si è svolta del tutto pacificamente, intorno alle 20 ha assistito a scene da incubo. “Si è formato un grande gruppo al binario 20 della stazione – ci ha detto Stefania, manifestante di 46 anni – dove le persone che dovevano salire sul treno per Milano si sono trovate davanti una barriera di celerini in tenuta antisommossa. Non facevano passare nessuno, dicendo che non poteva salire chi non aveva il biglietto, ma molti lo avevano e non potevano passare comunque. I manifestanti si sono messi a cantare qualche slogan, tipo ‘ Liberi tutti’, senza insulti né provocazioni, qualcuno si è avvicinato ai poliziotti per chiedere spiegazioni, ma questi hanno iniziato a caricare all’improvviso e manganellare. Abbiamo visto un ragazzo per terra con la testa spaccata”.

Stefania racconta che la stessa barriera di poliziotti in tenuta antisommossa si era formata anche sul binario 10, dove c’era il treno in partenza per Genova, ma molte meno persone. “Ho fatto tante manifestazioni – ci ha detto Stefania – sono stata anche a Genova, ma ho visto una cosa allucinante stasera, perché c’erano solo persone che volevano prendere il treno, tranquille. Gente di tutte le età con il biglietto del treno in mano”.

Michela Greco

 

 

 

notav.info

top — 25 febbraio 2012 15:27

25 febbraio no tav

Grande giornata di mobilitazione oggi in Val di Susa. 75.000 persone, forse più, a dare solidarietà al movimento sempre più forte e determinato. Contro la militarizzazione della valle, contro lo spreco del denaro pubblico in un periodo

di crisi così profonda, ecco che le parole d’ordine del movimento sanno riscaldare i cuori e restituire la speranza in un futuro diverso. Grande successo la manifestazione di oggi e da domani, pronti a ripartire.

h 17.30 – Chiudono gli interventi i rappresentanti di ‘Etinomia’ (coordinamento di imprenditori etici per la valle) e del comitato notav di Susa e Mompantero che hanno ringraziato tutt* per la presenza e hanno tenuto a ricordare la vicinanza del movimento a quanti si trovano ancora imprigionati.

h 17 – intervengono anche Maurizio Landini e Giorgio Cremaschi per la Fiom, che ricordano l’appuntamento del prossimo sciopero, il 9 marzo a Roma. Intervengono anche Ferrero,  Agnoletto e Turigliatto. Fischi quando parla Gennaro Migliore di Sel.

h 16.40 – Alberto Perino invita a tenere gli occhi aperti per la prossima settimana per quando si rischia l’avvio di nuovi lavori di allargamento al (non)cantiere.

h 16.30 – iniziano gli interventi dal palco con Sandro Plano, presidente della comunità montana, ricordando come non ci sia mai stata alcuna volontà di confronto reale da parte della contro-parte.

h 16. – Il corteo inizia ad entrare in piazza Savoia, ma la piazza è troppo piccola per contenere tutta la gente.

h 15.15 – Entrando dentro Susa, molta la gente che attende, applaude d accompagna il corteo in direzione di piazza Savoia, dove terminerà il corteo.

 

h 15 – Arrivati alle prime case di Susa, uno striscione inequivocabile appeso da un balcone: “Qui condannati a morte dal tav”. E’ una delle case che sorgono sul famigerato “nuovo tracciato”. Intanto la RAi parla di 5000 persone, Repubblica e Stampa di qualche migliaia. Venissero ad imparare l’aritmetica in Val Susa.

 

h 14.45 – Una decina di notav, cui era stato consegnato un ‘foglio di via‘ lo scorso 8 dicembre, hanno oltrepassato il confine tra Bussoleno e Susa. La loro colpa era l’aver portato in macchina dei k-ways ed una punta di trapano. Gli veniva impedito di recarsi ai paesi di Chiomonte, Venaus, Giaglione, Susae Avigliana.
Con questo gesto, preceduto da un intervento che ne spiegava il contenuto, hanno mostrato  l’insubordinazione di tutto il popolo notav nei confronti della lobby del sitav. Come hanno detto dal microfono “il minimo che dobbiamo ai nostri arrestati”.

h 14.30 – La giornata caldissima registra senza dubbio la più grande mobilitazione che i notav ricordino. Un serpentone lunghissimo si snoda tra la testa e la coda di un corteo di cui non si vede la fine. Almeno 75.000 persone stanno sfilando in questo momento

h 14.15 – Dalla testa del corteo, quasi a metà del tragitto, si snoda un lunghissimo serpentone. Il grosso della manifestazione è ancora ferma in piazza della stazione a Bussoleno. I numeri sono molto alti e difficili da dire con precisione. Una delle più grosse manfestazioni notav di sempre.

h 14 – La testa del corteo, aperto dalla Comunità Montana e dai parenti degli arrestat*, è appena uscito dal paese. Decine di migliaia di persone in corteo, provenienti da tutta Italia. Treni affollatissimi da Milano e Genova. Molti pullman da Bologna, Pisa, Roma, e il resto del paese. Presenti anche alcune bandiere greche in solidarietà col popolo colpito dall’austherity.

Partita la marcia No Tav da Bussoleno, migliaia e migliaia di persone in corteo! Grandiosa la risposta che si sta dando oggi con l’appuntamento del 25 febbraio.

Intorno alle 13:30 è partita la manifestazione nazionale No Tav, che già al concetramento di Bussoleno dà la misura della risposta che la Valle di Susa, che l’Italia No Tav sta dando per questo appuntamento.

Innanzitutto grandiosa la risposta numerica, emotiva, politica, dei valsusini che stanno riempoiendo la testa della manifestazione. Ma grandiosa anche l’adesione e la partecipazione pervenuta dagli altri territori, una marea i pullman i treni e le macchine arrivate a Bussoleno!

La Valle non si arresta, fermarci è davvero impossibile!


Le balle di Repubblica e Corriere

Repubblica 25 febbraio

No Tav, decine di migliaia in corteo
“La Valle non s’arresta” –
fotovideo

No Tav, decine di migliaia in corteo  "La Valle non s'arresta" -  foto  -  video

In testa c’era un carro allegorico dedicato alla Bce. Alcuni manifestanti hanno bandiere greche. Tanti pullman arrivati da Roma, Bergamo, Milano, Perugia. “Contrastiamo un’opera inutile”

 

Corriere

VAL DI SUSA

La marcia dei No Tav. Perino: «Martedì iniziano gli espropri»

CRONACHE«I militari entreranno in azione, noi resisteremo». Musica e sole per il corteo partito da Bussoleno. Gli organizzatori: «Siamo in 75 mila». Il sostegno di Landini della Fiom di Argentieri e Serafini