NO TAV/ San Stino di Livenza: bocciati i due tracciati
Marzo 17th, 2017 | Tracciati Veneto
Domenica 13 Febbraio 2011 Il Gazzettino
SAN STINO DI LIVENZA
Il Comune boccia così i progetti alternativi
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Si alla Tav, ma sulla vecchia linea ferroviaria
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Proposto quindi il potenziamento dell’attuale tracciato
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Potenziamento dell’esistente linea ferroviaria. Mette tutti d’accordo l’innovativa posizione dell’amministrazione comunale sulla Tav. Bocciata, invece, la realizzazione del tracciato basso o alto. Su San Stino avrebbe un effetto devastante con viadotti alti oltre 20 metri ed inquinamento soprattutto acustico. Il territorio verrebbe stravolto. Per discutere sul progetto preliminare dell’Alta Capacità, presentato in Comune da Italferr, l’altra sera in aula consiliare c’erano rappresentanti del comitato «No Tav» e molti cittadini. È stato proprio il comitato «No Tav» a chiedere all’amministrazione di deliberare in consiglio comunale sul potenziamento della ferrovia esistente e di farsi promotore della medesima determinazione con le altre amministrazioni del territorio. «Raddoppiando anche la linea Portogruaro-Treviso – dice Stefano Pellizzon, assessore comunale all’urbanistica e all’ambiente – si raggiungerebbero gli stessi obiettivi della Tav. Comunque, i costi e i benefici sono di gran lunga a favore del potenziamento dell’attuale linea piuttosto che alla realizzazione di un nuovo tracciato». «Se, invece, sarà approvato l’attuale progetto preliminare – evidenzia Marianna Spessotto del comitato No Tav – i camion non saranno mai tolti dalle strade perché le merci non potranno viaggiare sulla Tav alla velocità di 250 chilometri orari. I binari subirebbero dei danni». «Il progetto preliminare – evidenzia il vice sindaco Rita Zanutel – ha assorbito tutti i fondi messi a disposizione dalla Comunità europea. Il finanziamento per la realizzazione dell’opera dovrebbe arrivare dallo Stato togliendo alle già risicate finanze di sanità, scuola e servizi». Fino al 18 febbraio i cittadini hanno tempo per presentare le osservazioni sulla Tav ai Ministeri dell’ambiente e dei beni culturali e alla Regione.
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