NO TAV / Richiesta rettifica articolo de Il Piccolo da parte dei comitati

Al Direttore Responsabile
de “Il Piccolo”
TRIESTE

Oggetto: richiesta di pubblicazione di rettifica ai sensi dell’articolo 8 della legge sulla
stampa n. 47 del 1948 e dagli artt. 42 e 43 della legge 416 del 1981.

I sottoscritti cittadini, quali organizzatori e partecipanti alla manifestazione di
sensibilizzazione contro il progetto dell’Alta velocità ferroviaria svoltasi a Selz il 21
luglio scorso, in concomitanza con la presenza dell’onorevole D’Alema alla festa del
locale PD, avendo letto l’articolo a firma Giulio Garau pubblicato sul numero di sabato
23 luglio del quotidiano da Lei diretto, precisano quanto segue.
Da parte nostra c’è stata esclusivamente la volontà di sensibilizzare i cittadini del luogo
ed i partecipanti alla serata, di cui sopra riportato, attraverso la diffusione di materiale
informativo e l’esposizione dei simboli No Tav
dato che l’argomento viene
costantemente evitato e taciuto sia dai politici che dai mass media: chi ha cercato da
subito lo “scontro” è stato il gruppo organizzatore che ha riposto nell’attacco la sua
miglior difesa, intimorito da ipotetici atteggiamenti disturbatori e lesivi dell’operato del
gruppo del PD locale, incaricato del buon svolgimento della serata, già all’ingresso
esterno ha inveito contro la presenza del gruppo.
Il termine “scontro”, ancorché virgolettato, come fatto dal giornalista, può prestarsi ad
interpretazioni fuorvianti relativamente al nostro modo di agire politico che è
dichiaratamente pacifista: durante tutta la serata abbiamo assunto atteggiamenti
composti ed anche nel richiamare l’attenzione dell’on. D’Alema i toni ed i contenuti
esposti sono stati sì risoluti ed esplicativi delle perplessità sui motivi politici ed i dettagli
tecnici in merito al progetto Tav ma civilmente corretti ed appropriati allo scopo della
nostra presenza.
Abbiamo volutamente evitato, nel modo più assoluto, di provocare o disturbare il buon
andamento della festa, né è stato tenuto alcun “assedio” a chicchessia. Ci siamo limitati
ad una presenza davanti all’ingresso della strada che portava al sito della festa, con
striscioni, bandiere e volantinaggio, senza bloccare nessuno e, aggiungiamo, le “forze
dell’ordine presenti in maniera discreta ma massiccia” non avrebbero avuto alcun
motivo per farci “desistere”, come insinua l’articolo, quando dice che sarebbe stato il
temporale a farci “desistere”. Desistere da che? Ci siamo spostati, a causa della pioggia,
all’interno del comprensorio della festa, ed una parte di noi è salita nella sala per
ascoltare il discorso di D’Alema. Dato che a causa del temporale c’era un ridottissimo
afflusso di persone, non aveva alcun senso rimanere a bagnarsi senza poter comunicare
con la cittadinanza, fatto che appare del tutto ragionevole per chiunque pensi senza
preconcetti.
Così poi nella descrizione dell’intervento di un nostro aderente al movimento (fatto
correttamente alla fine del discorso di D’Alema, per non interrompere la sua iniziativa
con argomenti che esulavano dal tema annunciato, e non per “dare sfogo alla protesta
che covava”, ma solo per porre una domanda di attualità ad un uomo politico italiano di
una certa importanza): Garau parla di “tensione”, di “accerchiamento”, di “evolversi
dell’atmosfera” che avrebbe “suggerito alla sicurezza di interrompere il colloquio”.
Basta guardare il video in http://www.youtube.com/watch?v=bwgD2nVhvI4 per vedere
che non c’è stata da parte nostra tensione (bisogna precisare invece che molti tra gli
organizzatori della serata si sono comportati in modo piuttosto aggressivo nei nostri
confronti, insultandoci e cercando di impedirci di entrare) né alcun “accerchiamento”,
ma uno scambio di battute tra alcuni manifestanti, D’Alema e Serracchiani, dove i due
politici hanno dichiarato la loro volontà di attuare il progetto tav (perché ce l’hanno
Francia, Germania e Cina: e sarebbero queste motivazioni del tutto sufficienti, secondo
il leader democratico, per giustificare una tale spesa ed un tale danno ambientale?) e
poi si sono negati ad altri scambi di vedute.
Ricordiamo infine che il gruppo della Digos, presente sin dall’inizio del volantinaggio, si è
complimentato con il nostro per aver resistito dignitosamente alle provocazioni degli
organizzatori.
I contenuti dell’articolo mistificano i fatti realmente accaduti e possono lasciare
intendere che vi sia stata da parte nostra l’intenzione di prevaricare e di agire al di là
delle regole del civile dibattito democratico, mettendo in cattiva luce l’attività di
informazione dei nostri comitati, e pertanto, con la presente, chiediamo la
pubblicazione delle nostre precisazioni, in modo da ristabilire la veridicità dei fatti ed
evitare un ulteriore clima di tensione in un momento così delicato come quello che
viviamo.
Gruppo No tav isontino
notav.isontino11@yahoo.it
Comitato No Tav di Trieste e del Carso
notavtrieste@inventati.org