Messaggero Veneto SABATO, 03 SETTEMBRE 2011 Pagina 18 – Cronache
Protesta contro la Tav
davanti alla prefettura
Un’ottantina di manifestanti del coordinamento “No Tav” ha protestato ieri davanti alla sede della Prefettura per esprimere solidarietà alla Val di Susa. «Diciamo no alle grandi opere inutili – afferma il portavoce Paolo De Toni – e sì alla difesa dell’acqua pubblica».
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La protesta dei No Tav davanti al Palazzo del Governo (Pressphoto Lancia)
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I Comitati friulani: «Tav inutile»
Sabato 3 Settembre 2011,
«Non ingoieremo la vostra crisi, fermate le grandi opere inutili». È lo slogan che riassume il concetto di base della manifestazione che ieri pomeriggio, i coordinamenti No Tav di Udine e della Bassa Friulana hanno organizzato davanti alla Prefettura del capoluogo friulano. Una cinquantina di persone che hanno ribadito il loro no al “collegamento veloce” e la loro solidarietà a chi protesta in Val di Susa (“indignados valsusinos” recitava una maglietta indossata da un dimostrante). «La nostra proposta – ha spiegato Paolo De Toni del coordinamento della Bassa -, è di fermare queste spese inutili e finanziare, in primis, la riqualificazione della rete idrica nazionale, per cui gli Ambiti chiederanno nei prossimi 30 anni, 60 miliardi di euro che rischiano di pesare sulle fatture dei cittadini». Secondo De Toni, è infatti arrivata la fine della politica keynesiana, quindi stop ai finanziamenti pubblici per le grandi opere che non servono (“La Tav, la Torino-Lione, il ponte sullo Stretto”): «Non vogliamo pagare per arricchire i lobbisti – ha aggiunto -. Anche qui in Friuli, lo stesso progettista dice che l’alta velocità non serve perché non ci sono sufficienti flussi né di persone né di merci». Un attacco, i manifestanti lo lanciano anche a Debora Serracchiani (“che si presenta come paladina di questa opera assurda”) e al Pd: «È ora – ha spiegato De Toni -, che la sinistra prenda una posizione netta». Presente anche Kristian Franzil, segretario regionale di Rifondazione Comunista: «La Tav è un’opera inutile e arretrata – ha commentato -, intanto il sistema dei treni sta perdendo continuamente pezzi. In vista delle elezioni del 2013, il centrosinistra deve discutere concretamente se vale la pena di farla, senza posizione ideologiche a favore come ai tempi di Illy». Intanto i coordinamenti No Tav stanno organizzando una proiezione di filmati sulla Val di Susa (probabilmente in piazza San Giacomo) e una campagna informativa sul tratto veneto-friulano dell’alta velocità.