NO TAV/ Presidio questa sera (giovedì 13 ottobre) a San Giorgio di Nogaro

Per dare il benvenuto a Riccardi

 

Oramai si è raggiunta

 

 

la completa dimostrazione

 

 

che una nuova

 

 

linea ferroviaria

 

 

TAV- TAC

 

 

(Treno ad Alta Velocità –

 

Treno ad Alta Capacità),

 

 

NON SERVE.

 

Dopo circa sette anni di battaglie, il movimento NO TAV ha visto pienamente confermate tutte le sue critiche a quest’opera, formulate già a partire dal 2004-2005 quando sono iniziate a circolare le prime informazioni sui progetti. Da allora il tracciato è già stato cambiato varie volte per superare l’ostilità delle realtà locali e per tentare di giustificare la propria esistenza. In questo lungo braccio di ferro è emersa sempre più chiara la verità sull’inutilità di quest’opera e su tutta la questione del trasporto ferroviario. L’ultimo tassello, con tanto di quantificazione dei costi e dei benefici, per il trasporto merci nella tratta Venezia-Trieste, è emerso meno di un mese fa.

Vediamo alcuni passaggi significativi che hanno portato alla completa delegittimazione di quest’opera costosissima (ha oggi raggiunto il costo previsto di 7,4 miliardi di euro, ma aumenterà ancora) e devastante sul territorio, sia per decenni di cantierizzazione che come risultato urbanistico ed ambientale finale.

 

Comin. Fra il giugno e il settembre 2010 il responsabile della progettazione della tratta Venezia-Trieste del Corridoio 5 il dott. Carlo Comin, dipendente di RFI ha rilasciato, in sede di presentazione del nuovo progetto, dichiarazioni di questo tenore: assurdità della tratta in galleria Trieste-Divaccia come voluta da Illy; inesistenza di un’utenza per giustificare il trasporto passeggeri ad Alta Velocità in FVG con il risultato che Trieste addirittura scompare dalla progettazione strategica e trans-frontaliera; il Porto di Trieste non genera traffico verso est; l’opera in realtà non serve neanche per il traffico merci; forse si potrà realizzare fra 50-70 anni, ma bisognerà vedere quali saranno allora le esigenze dell’economia e le modalità di trasporto. Per il responsabile del progetto quindi si trattava solo di una progettazione teorica ed accademica in attesa di futuri e lontanissimi sviluppi. Invece nel gennaio 2011 è comparso il crono-programma della realizzazione con tempi non immediati, ma abbastanza vicini dei lotti della tratta Venezia Trieste del Corridoio 5.

Fonti. Su youtube si trova il filmato (http://www.youtube.com/watch?v=MQ1kfBeLnFg) che contiene anche le analisi fatte dal Comin (basta anche digitare “TAV Ronchi Trieste youtube” su google e si trova immediatamente il link).

 

Moretti. L’amministratore delegato di FFSS, Ing. Mauro Moretti, in due interviste al Piccolo di Trieste nel mese di aprile, dichiarava che la TAV in Friuli VG non serve e che sulla Pontebbana viaggiano solo 30 treni al giorno mentre ne potrebbero viaggiare 300. Gli articoli si trovano facilmente sull’archivio del Piccolo online con la chiave di ricerca “Mauro Moretti”

· Treni, l’ad Moretti gela Trieste: “Tav solo fino a Mestre”

Paolo Possamai 29 aprile 2011

 

· Trenitalia, l’ad Moretti: “In Fvg c’è poco mercato e non investiamo”

Piercarlo Fiumanò e Nicola Comelli 16 aprile 2011

 

Goliani. L’ingegner Mario Goliani ex – RFI (ora è in pensione) che è stato responsabile della progettazione della tratta VE-TS del Corridoio 5 prima di Comin, in uno studio “per conto dell’Istiee (Istituto per lo Studio dei Trasporti nell’Integrazione Economica Europea), a sua volta incaricato da parte di Unicredit” ha concluso che con una serie di interventi sulla rete ferroviaria esistente si possono in breve tempo movimentare fino a 1,4 milioni di Teu, senza aspettare l’Alta capacità. In questo studio sono stati presentati tre scenari:

1) Utilizzando nuovi locomotori e carri merci di tipo più efficiente e con interventi sul sistema elettrico di alimentazione, i 37 treni al giorno potrebbero portare fino a 800.000 Teu all’anno.

2) Per un costo di massima di 160 milioni (compresa Monfalcone), si potrebbero raggiungere i 57 treni al giorno e quasi 1,2 milioni di Teu l’anno.

3) Con un costo di massima attorno ai 330 milioni di euro: Trieste arriverebbe a 68 treni al giorno per 1,44 milioni di Teu all’anno.

Nota 1. TEU significa container da 20 piedi cioè circa 6 metri di lunghezza. Nota 2. Questo articolo si trova su il Piccolo del 19 settembre (Chiave di ricerca “Goliani”).

Diamo questo riassunto di informazioni con tanto di riferimenti consultabili, perché riteniamo che si debba riaprire completamente il problema e che tutti i Sindaci dei Comuni interessati al tracciato devono togliere la testa dalla sabbia e dire a Tondo, Riccardi, Galasso, Travanut, ed alla deputata europea Debora Serracchiani che NON CI STANNO, che NON ACCETTANO di tradire il territorio e che vogliono ridiscutere completamente la necessità dell’opera.

Il movimento NO TAV andrà all’attacco in tutta la Regione ed in particolare nei Comuni lungo il tracciato di questa opera assurda, denunciando con forza il tradimento che i Partiti politici e i Sindaci, stanno realizzando ai danni del territorio, delle future generazioni e delle tasche dei contribuenti.

Attendiamo risposte alle domande che naturalmente sorgono di fronte a queste verità.

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Prossimo appuntamento di controinformazione

Venerdì 21 ottobre ore 20.30 a Muzzana del Turgnano, presso “Villa Muciana”

Conferenza- Dibattito su: “Il libro nero dell’Alta Velocità”

con la presenza dell’Autore ing. Ivan Cicconi.

L’ing. Cicconi terrà conferenze anche a Trieste, Gorizia, Quarto d’Altino e Venezia

 

Comitati No Tav Bassa Friulana – Coordinamento No Tav Friuli VG –Veneto

fip San Giorgio di Nogaro via Piave 60 13 ottobre 2011