17 novembre 2011 Intervista ad Honsell Parte 02 Corridoio Adriatico-Baltico
PREMESSA. Come comitati No Tav abbiamo assistito e siamo anche intervenuti all’iniziativa svoltasi nella facoltà di Economia ad Udine il 4 novembre 2011 alla quale iniziativa, nella fase finale è intervenuto anche il Sindaco di Udine Furio Honsell. I principali temi trattati sono stati il Corridoio 5 e il Corridoio Adriatico-Baltico. L’onorevole Debora Serracchiani nel suo interventi ha precisato che a livello europeo sono rimasti in auge 10 corridoi prioritari fra i quali appunto il Corridoio 5 (che in futuro si chiamerà corridoio 3 ma che noi per comodità per il momento continuiamo a chiamare corridoio 5) e il corridoio Adriatico-Baltico; a proposito di quest’ultimo va detto che mantiene in vita 2 opzioni o quella italiana o quella slovena.
Domande riguardanti il Corridoio Adriatico-Baltico:
3. Abbiamo notato che i politici per esempio sia la parlamentare europea Debora Serracchiani che l’Assessore Regionale Riccardo Riccardi parlano delle infrastrutture ferroviarie a prescindere dalla verifica degli effettivi volumi di traffico, e dell’analisi costi e benefici delle opere. Come ha detto il Prof Maurizio Maresca il Corridoio Baltico ha senso solo se c’è un armatore disposto a fare una piattaforma portuale che garantisca un traffico di due – tre milioni di TEU all’anno e non ha senso con gli attuali volumi garantiti dal sistema portuale Regionale per esempio Trieste non arriva a 300 mila TEU mentre Capodistria ne fa 500 mila. Non pensa che vada affermato con forza, in sede politica, che venga dimostrata l’effettiva necessità delle infrastrutture e quindi sia necessario contrapporsi all’attuale sistema decisionale che impone grandi opere senza che ne sia dimostrata l’utilità e/o la necessità?
4. Le rifacciamo più o meno la stessa domanda che le ha rivolto il prof Maurizio Maresca il 4 novembre: pensa che sia più probabile che il Corridoio Adriatico baltico si realizzi in Italia o in Slovenia?