MV 22 luglio 2012
Comitati No Tav: i sindaci
respingano il parere di Via
San Giorgio di Nogaro, lettera aperta ai primi cittadini della Bassa coinvolti. Il portavoce: e adesso i Comuni dicano chiaramente che l’opera non serve
SAN GIORGIO Inviate ai sindaci coinvolti sul parere di Via per la tratta Av/Ac Venezia–Trieste dal Coordinamento NO Tav della Bassa Friulana, le lettere nelle quali si cheide il respingimento del Via al progetto del 2010, a fronte della bocciatura, da parte del commissario straordinario, Bortolo Mainardi, del tracciato “Litoraneo” favorendo invece l’affiancamento alla linea esistente. Il Coordinamento denunciando ai sindaci questa «pesantissima contraddizione» e chiedendone la bocciatura del parere di Valutazione d’impatto ambientale richiesto dal Ministero, affermano attraverso il portavoce Paolo De Toni: «È pervenuta a tutti i Comuni della Regione coinvolti nell’opera, la richiesta di pronunciarsi entro il 28 luglio sul Via unificato del progetto preliminare del 2010 dell’intera linea Ve-Ts, che prevede, per quanto riguarda la tratta Veneta, il cosiddetto tracciato litoraneo che è stato respinto da tutti i comuni interessati. Il commissario straordinario Mainardi, su carta intestata del Ministero alle Infrastrutture e Trasporti, ha inviato a luglio ai Comuni del Veneto una lettera sulla Nuova Linea Av/Ac Venezia – Trieste (tratta Mestre/Carpenedo – Portogruaro), nella quale sostiene che in questa prima fase di confronto ha registrato il quasi unanime del dissenso dei Comuni al Tracciato “Litoraneo” del Progetto Preliminare 2010, mentre appare favorevole allo scorrimento parallelo alle linea esistente. Si tratta ovviamente di una contraddizione insanabile tra il Via Ministeriale e l’ attività istituzionale del commissario straordinario. Siamo di fronte ad un gravissimo corto circuito istituzionale- dice- che i sindaci chiamati a dare il parere non potranno esimersi dal rilevare dando non solo parere negativo ma stigmatizzando la mancanza di serietà del Ministero, della Regione e del commissario stesso. Ma c’è di più: la Slovenia, prima dichiara di ritirarsi dall’opera e poi il commissario europeo Brinkhorst a il viceministro ai Trasporti Ciaccia (Banca Intesa) presentano addirittura la formazione del Gruppo europeo di Iniziativa economica assicurando che la tratta Transfrontaliera Italia-Slovenia si farà quanto prima, superando tutti i dubbi del geologo Carlo Comin, che non se la sente di andare a forare il Carso e nel 2010 ha rinviato l’inizio lavori di almeno 50 anni per avere la certezza di non trovare “grotte impossibili” dove si andrà a scavare. Se a questo – conclude – aggiungiamo le perplessità della Francia sulla Torino-Lione, l’abbandono definitivo di Lisbona e lo stato disastrato dell’economia Spagnola, vediamo che la politica italiana su questa infrastruttura è completamente smascherata. È il momento da parte dei sindaci di dire la verità: l’ex-Corridoio 5 non serve a nulla».
Francesca Artico
Joy! ce biele zoventût
Nota infoaction.
La foto pubblicata dal MV risale al 16 ottobre 2006 ed è scattata ad Udine alla Loggia del Lionello durante una contestazione ad Illy che nel frattempo stava su in Cjscjel, a un convegno interreg, Alpe Adria o qualcosa del genere, ma in ogni caso per propagandare la TAV.
In primo piano, circa al centro nella foto, si vede anche Luciano Giorgi (regge la bandiera con l’asta) deceduto lo scorso anno, che qui cogliamo l’occasione per ricordare.