MUTAMENTI CLIMATICI/ L’acqua in Friuli

La rabbia dei fiumi

Il Tagliamento a Venzone

 

 

Isonzo e Tagliamento, notte di paura

Pioggia record e una mareggiata divora la spiaggia di Lignano. A Venzone ondata di piena come nel 1966. Nell’Isontino notte di pioggia record. Nel Pordenonese pioggia torrenziale e frane. Esondazioni in diversi punti

il Natisone a Premariacco

 

MV 05-11-2012

Maltempo, allerta nell’Isontino
Chiuse strade, allagamenti

I vigili del fuoco stanno intervenendo a Gradisca dove sta per essere chiuso il ponte a una corsia in direzione di Poggio Terza Armata. É stata inoltre chiusa, alle 16, la strada provinciale 8 da Sagrado a Poggio. Nella zona dell’ex macello dove è stato necessario posizionare sacchetti di sabbia e si registrano allagamenti nella zona del depuratore

 

UDINE. Piove su tutta la regione in modo abbondante, ma – per ora – la nuova ondata di maltempo non ha creato gravi problemi. Le previsioni per le prossime ore non sono certo rassicuranti.

Ultima ora. Cresce lo stato d’allerta in provincia di Gorizia per la piena dell’Isonzo. I vigili del fuoco stanno intervenendo a Gradisca dove sta per essere chiuso il ponte a una corsia in direzione di Poggio Terza Armata. É stata inoltre chiusa, alle 16, la strada provinciale 8 da Sagrado a Poggio. Protezione civile all’opera, a Gradisca, nella zona dell’ex macello dove è stato necessario posizionare sacchetti di sabbia e si registrano allagamenti nella zona del depuratore in via Palmanova. Alle 16 la portata misurata alla diga di Salcano, a poche decine di metri dal confine con la Slovenia, era di 2383 metri al secondo. A Gorizia è stata chiusa al transito una passerella ciclopedonale all’altezza di Piedimonte.

Durante la notte – informa la Protezione civile regionale – i venti di scirocco hanno provocato mareggiate e acqua alta a Lignano e Grado. Nel pomeriggio è prevista acqua alta in corrispondenza del picco di alta marea e del persistere di venti di libeccio. Il servizio di piena, oltre che sul Tagliamento, è stato attivato anche sul fiume Isonzo, con presidio territoriale e sorveglianza da parte del Servizio Idraulica della Regione e dei gruppi comunali di Protezione civile. Il Tagliamento ha raggiunto il colmo alle ore 7.00, con una portata di circa 3.200 metri cubi al secondo; si prevede che il colmo di piena arrivi a Latisana  tra le 16.30 e le 18 con un livello massimo di 8-8,5 metri, in una fase di marea calante. Per l’Isonzo e il Vipacco, fiumi transfrontalieri, la Sala Operativa Regionale è in contatto con i comuni interessati e con le Prefetture di Udine e Gorizia e con la Protezione civile slovena per il monitoraggio del deflusso delle piene.

I fiumi. Il livello del Tagliamento a Venzone è di 3,81 metri, in aumento, ed è prevista l’attivazione del servizio di piena. Il bacino dell’Isonzo, che però al momento si mantiene al di sotto del livello di guardia. E’ stato d’allerta a Gorizia e provincia per la piena dell’Isonzo. Alle 12.30 alla diga di Salcano, a poche decine di metri dal confine con la Slovenia, la portata ha toccato i 2282 metri cubi al secondo, rispetto ai 2216 rilevati alle 11.30. Sugli argini del fiume, nelle aree di Gorizia, Savogna e Gradisca, sta operando il servizio di vigilanza per monitorare la situazione. In occasione dell’ultima esondazione del fiume, nel Natale 2009, nella tarda mattinata la portata a Salcano era stata di 2400 metri cubi al secondo. Le piogge delle ultime 24 ora non hanno invece causato particolari danni nelle zone colpite dalle tracimazioni del 27 ottobre scorso, sia a Gorizia che a Savogna. Si è registrato soltanto qualche limitato disagio per la viabilità, nel capoluogo, a causa di tombini saturati dalla pioggia.

Le precipitazioni. Circa 300-400 millimetri di pioggia sono caduti nelle ultime 24 ore sulla fascia delle Prealpi Giulie, a causa della perturbazione accompagnata da vento di scirocco in Friuli Venezia Giulia. Lo rende noto l’Osservatorio Meteo dell’Arpa regionale, sottolineando la «notevolissima quantità» delle precipitazioni nella zona orientale della regione. Nelle altre aree, come la Carnia e le Alpi friulane, in 24 ore sono caduti circa 100 millimetri. Nel pomeriggio sono previsti ancora rovesci sparsi sul territorio, poi vi sarà un miglioramento in serata e nei prossimi due-tre giorni tornerà il bel tempo.

Frane. Una frana causata dalle forti precipitazioni della notte scorsa, blocca da stamani l’accesso a Costabeorchia, frazione di Pinzano al Tagliamento. Lo smottamento si trova all’ingresso del paese e impedisce il transito con qualunque veicolo. Bimbi e ragazzi sono stati fatti scendere a piedi e, superato l’ostacolo grazie a un passaggio pedonale, sono stati caricati sullo scuolabus per raggiungere gli istituti della zona. L’unica via di accesso, utilizzabile eventualmente dai mezzi di soccorso, resta un’arteria molto tortuosa e piena di insidie, in mezzo alle montagne, attraverso Castelnovo del Friuli. Sul posto stanno operando i tecnici della Protezione civile regionale, gli operai comunali e i vigili del fuoco di Spilimbergo. Si punta a riaprire almeno una porzione di carreggiata prima di sera, per permettere il rientro alle proprie abitazioni a studenti e pendolari.

La situazione. Allagamenti nella zona pedemontana del pordenonese e attenzione al livello del Tagliamento, sono le principali conseguenze delle copiose precipitazioni nella notte in Friuli Venezia Giulia, conseguenti all’arrivo di una perturbazione e del forte vento di scirocco. La Protezione civile ha impiegato 50 volontari su tutto il territorio regionale per la pulizia e il controllo delle strade. Risulta chiusa, per la caduta di alcuni detriti, la Strada regionale 512 del Lago di Cavazzo, in direzione di Trasaghis.

Le previsioni. L’Osmer prevede piogge intense sopratutto nella mattinata anche temporalesche, molto intense sui monti, specie sulle Prealpi Giulie, e localmente a est, meno a sud-ovest. Vento da sud molto forte e caldo sulla costa con probabili mareggiate, forte in pianura. In giornata avremo ulteriori piogge sparse e locali temporali con vento di Libeccio sostenuto. Quota neve dai 3000 metri al mattino a 1200 metri circa la sera; verso sera venti da nord-est e il tempo migliorerà.

La notte di Grado. Notte di paura sull’isola e di super lavoro per i volontari della Protezione civile di Grado che sono rimasti in piedi tutta la notte per presidiare il territorio.

Coordinata da Giuliano Felluga, la squadra gradese ha monitorato fino alle prime ore di questa mattina il mare. Al lavoro anche il sindaco, Edoardo Maricchio, che, per tutta la giornata, è rimasto in contatto con i volontari, ogni due ore. Ieri il maltempo ha risparmiato Grado, dove, fortunatamente, non ci sono state mareggiate e allagamenti.

E’ caduta tanta pioggia e ha soffiato vento di scirocco (alle 17.30 circa 43 chilometri l’ora) ma non si sono registrati danni. Ad ogni modo l’alta marea e l’ondata di maltempo più forte era attesa per la notte appena trascorsa. «L’allarme – ha detto Felluga ieri sera – riguarda soprattutto questa notte, lo stato di massima allerta è previsto tra 23.30 e l’1.30. Vigileremo in modo da poter dare l’allarme in tempo ai cittadini. Purtroppo il peggio deve ancora arrivare».

Tanti i gradesi che ieri hanno chiamato il numero verde della Protezione civile di Grado. «Per chiedere aggiornamenti sulle previsioni meteo – ha spiegato ancora il coordinatore – oppure per capire come comportarsi nel caso in cui suonino le sirene per annunciare l’imminente pericolo allagamento. Ringrazio i volontari, una ventina in tutto, che si sono messi a completa disposizione della comunità. Ora aspettiamo che il maltempo passi e speriamo di non dover fare la terza conta dei danni in una settimana».

L’isola, nei giorni scorsi, ha infatti dovuto fare i conti con due mareggiate che hanno provocato 2 milioni di euro di danni. Il mare si è portato via quasi 60 mila metri cubi di spiaggia. Danni anche alla diga Nazario Sauro e alla pista ciclabile Belvedere Grado. Il sindaco, che sabato mattina ha accompagnato l’assessore regionale Ciriani in un sopralluogo, nei giorni scorsi, ha chiesto lo stato di calamità.

L’amministrazione ha fatto sapere che anche per oggi sono in programma alcuni incontri per fare il punto della situazione mentre domani il sindaco farà un giro in laguna, assieme alla Protezione civile. Il comune, intanto, ha annunciato che i lavori di ripristino saranno effettuati a partire dalla metà di gennaio, in modo tale da terminare tutto entro la prossima stagione turistica. Nel frattempo un’altra ondata di maltempo è prevista dal 12 al 15 novembre.

Anche nella Bassa friulana i volontari della Protezione civile di Cervignano, Fiumicello, Terzo e Aquileia hanno monitorato i corsi d’acqua e i canali.

La situazione a Pordenone. La pioggia battente, il vento e il buio che hanno avvolto la provincia ieri pomeriggio, sono stati complici – insieme alla distrazione – di numerosi incidenti stradali, per fortuna senza gravi conseguenze. Vigili del fuoco al lavoro anche per due alberi caduti sulla strada, uno in città – che sarebbe caduto comunque “per vecchiaia” – e uno, un vecchio Pino, sulla provinciale del Gaiardin, in località Maloria.

In entrambi i casi gli alberi hanno interrotto la linea elettrica pubblica richiedendo l’intervento dell’Enel. Nel caso del vecchio Salice di parco San Valentino, caduto sull’omonima strada, la pianta era destinata a cedere. Questione di giorni, la pioggia gli ha dato il colpo di grazia.

Per mettere in sicurezza l’area e rimuovere l’albero caduto sono intervenuti due mezzi dei vigili del fuoco di Pordenone e una pattuglia della polizia municipale che si è occupata della circolazione stradale.

Gli agenti della municipale hanno istituito un senso unico alternato per consentire ai vigili del fuoco di operare in sicurezza e alle auto e ai pedoni di spostarsi senza rischi. Nonostante la pioggia, i vigili hanno provveduto a segare la vecchia pianta e a rimuovere poi tronco e rami dalla carreggiate, ripristinando le condizioni della strada. Sulle strade della provincia sono stati diverse le chiamate di soccorso, ma fortunatamente senza gravi conseguenze per le persone.

Intorno alle 16 due automobili si sono scontrate sulla Pontebbana, davanti alla pizzeria da Nicola, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco per liberare uno degli automobilisti. Fortunatamente la persona coinvolta è stata estratta senza difficoltà dall’auto e non riportava lesioni.

 

05 novembre 2012