da Il Piccolo del 23 agosto 2013 Pagina 37 – Gorizia-Monfalcone
«A2A costretta a rinviare il Piano»
«Il rinvio della presentazione al ministero del progetto di riconversione della centrale termoelettrica è un evidente segnale di riflessione da parte di A2A a fronte delle richieste del Comune e del territorio». Lo afferma il sindaco di Monfalcone Silvia Altran che, quindi, non si strappa le vesti dopola conferma, da parte della società, dello slittamento dei tempi per la presentazione al ministero dello Sviluppo economico e dell’Ambiente del nuovo progetto a carbone per l’impianto monfalconese. Tutt’altro, anche per il sindaco, come pure per il Comitato del rione Enel e i sostenitori del “No al carbone” questa è una mezza vittoria. «L’amministrazione comunale – ha dichiarato ieri il sindaco Silvia Altran – ha più volte ribadito la propria avversione all’ipotesi del ricorso al carbone, e ha già annunciato di volersi dotare di un gruppo di lavoro atto ad esaminare tutta la documentazione che A2A intendesse presentare. E lo faremo, come abbiamo peraltro comunicato nel recente incontro con il Comitato “No carbone”, col Wwf e con Legambiente, dotandoci di un pool di esperti che ci possa supportare nell’analisi dei dati, in modo da poter giudicare, nel più corretto dei modi, quali saranno le soluzioni che meglio tutelano la cittadinanza. «Disporre delle migliori professionalità – continua il sindaco Altran – ci darà la garanzia di essere un interlocutore di cui A2A dovrà tenere assolutamente conto. Il nostro metodo di lavoro è sempre stato improntato alla massima serietà, alla volontà di dialogare con tutti gli interessati, ma senza cedere all’emotività del momento, poiché il percorso potrebbe essere lungo ed articolato. Al momento rileviamo l’aspetto positivo della richiesta presentata da A2A per la costruzione del denitrificatore che sicuramente assicurerà una riduzione degli inquinanti prodotti dalla centrale nel suo assetto attuale. I primi risultati si sono già visti ma, come ho già detto di recente, ciò non farà venire meno l’attenzione che abbiamo sempre avuto per il benessere del nostro territorio». C’è da vedere se davvero la decisione di A2A di rinviare la presentazione del piano a fine anno, con tre mesi di ritardo quindi rispetto alla data annunciata, sia tale da lasciar intravvedere un’ulteriore riflessione da parte dell’azienda che, da parte sua, ha già compiuto alcuni passi, come il deposito al ministero dell’Ambiente dell’istanza per ottenere l’autorizzazione a procedere con l’ambientalizzazione dei gruppi 1 e 2 a carbone, previsto nell’Aia. La stessa A2A, nel confermare lo slittamento dei tempi per il suo Piano carbone, ha spiegato che ciò è dovuto al fatto che, dallo stesso ministero, sono state chieste ulteriori integrazioni, «tali da prevedere tempi aggiuntivi. Il nostro progetto – ha ribadito A2A – non cambia, le procedure andranno avanti come reso noto in più occasioni».
da Il Piccolo del 20 agosto 2013
A2A rinvia il piano-carbone Il fronte del no: una vittoria
Gherghetta: «Rispetto del territorio». Moretti (Pd): «Non intendiamo mollare» Bernardel (Rione Enel): «Voglio augurarmi che sia un modo per riflettere»
Slittano i tempi per la presentazione al ministero dello Sviluppo economico e dell’Ambiente del nuovo progetto a carbone per la centrale termoelettrica. Rispetto al mese di settembre, secondo l’ultima indicazione fornita da A2A, il piano sarà depositato entro la fine dell’anno. È questo il dato riferito dall’azienda, che ha invece già presentato al ministero dell’Ambiente l’istanza per ottenere l’autorizzazione a procedere con l’intervento di ambientalizzazione riguardante i gruppi 1 e 2 a carbone, previsto nell’Aia dell’impianto.
Si tratta in questo caso del completamento della procedura attraverso l’avvio dell’iter legato alla realizzazione del “denox”, un impianto di denitrificazione che, mediante un processo chimico, abbatte sensibilmente le emissioni di ossido di azoto nell’aria. Per questo passaggio autorizzatorio, si apre la fase di assoggettabilità del nuovo impianto alla Valutazione di impatto ambientale.
Per quanto riguarda, invece, il nuovo piano a carbone, si parla dunque di un allungamento dei tempi. Una dilatazione di fatto tecnica, hanno spiegato dall’azienda, alla quale dallo stesso ministero hanno richiesto ulteriori integrazioni al piano, comportando pertanto tempi aggiuntivi. Il progetto sostanzialmente, è stato ribadito, non cambia, le procedure andranno avanti come reso noto in più occasioni. Ma è necessario che il piano abbia tutti i crismi per poter essere autorizzato. L’azienda ha ribadito comunque una valutazione e un approccio globale a questo importante intervento, assicurando la contestuale attenzione nel ridurre al massimo gli impatti sul territorio.
La notizia dello slittamento, intanto, è stata raccolta con favore dal “fronte del no” al “tutto carbone” per la centrale. Interpretata anche come una sorta di “riflessione”, a fronte delle prese di posizione sollevate dal territorio.
Il presidente dell’associazione Rione Enel, Adriano Bernardel, ha commentato: «Se effettivamente la presentazione del progetto a carbone slitterà nel tempo, avremo modo di poter ragionarci sopra e confrontarci. Voglio augurarmi che le resistenze provenienti dal territorio, non solo cittadino ma mandamentale, inducano l’azienda a riflettere sul futuro della centrale. I motivi possono essere diversi, tuttavia, potrebbe essere un’occasione per giungere a qualche ripensamento. Del resto – ha aggiunto Bernardel -, ci siamo sempre battuti affinchè non si persegua la via del carbone, optando piuttosto per il gas oppure per le fonti alternative. Non possiamo ora che attendere lo sviluppo degli eventi».
Il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, da parte sua, ha osservato: «Credo che A2A abbia assunto un atteggiamento di rispetto nei confronti del territorio. Del resto, hanno già avviato il processo per la realizzazione del “denox”. Mi sembra una scelta giusta procedere un passo alla volta, prima di concentrarsi sul futuro della centrale, anche se ritengo che un ripensamento da parte dell’azienda sarebbe opportuno».
Il consigliere regionale Diego Moretti ha argomentato: «Non ho elementi ufficiali circa questo slittamento dei tempi. La sensazione, come mi auguro, è quella che l’azienda possa riflettere sulle proprie intenzioni. Certo è che non intendiamo demordere, rimaniamo comunque contrari al progetto “tutto carbone” per la centrale».