Bella la contrapposizione con Riccardi (nella foto )
Messaggero Veneto VENERDÌ, 11 NOVEMBRE 2011 Pagina 39 – Provincia
“Lezione di Tav” con l’esperto: «Un’opera inutile»
SAN GIORGIO DI NOGARO E’ sata veramente una “lezione di Tav” quella di martedì sera a Villa Dora di San Giorgio di Nogaro, dove l’ingegner Claudio Cancelli, del Politecnico di Torino, ne ha avute per tutti: a partire dalla denuncia di corruzione che caratterizza le grandi opere come la Tav, citando l’indagine fatta dal magistrato Fernando Imposimato, dove si evince la commistione tra politica, finanza e imprese, con guadagni pari all’80-90 % dell’opera stessa. Cancelli, affermando che la Tav «è un’opera inutile», ha ribadito come non sia possibile «utilizzare» l’alta velocità e l’alta capacità, sulla stessa linea: «Si tratta di un falso»! Ha parlato delle “concessionarie” di diritto privato a capitale pubblico “sostenute” dal Tesoro, dei costi degli appalti e subappalti citando i dati da Necci del 1991 (costo dell’opera 14 miliardi di euro) ai costi attuali (90 miliardi di euro di cui solo il 10% va alle imprese). Ha sottolineato all’attonito e numeroso pubblico (presenti “indignados” e No Tav da tutta la regione e dal Veneto) che la legge Obiettivo in realtà non dà nessuna possibilità agli enti locali di dire la loro sulle grandi opere che attraversano i loro territori. «La Tav- ha concluso- è un’opera distruttiva e completamente inutile. Gli amministratori iscritti al Pd che rifiutano di aderire al progetto vengono minacciati di espulsione dal partito!». A fare gli onori di casa Giancarlo Pastorutti, il quale, che ricordando come sia il Governo italiano sia l’Unione europea pensano che per rilanciare l’economia ci vogliano grandi opere, dimenticando però le tre E: ecosostenibilità («i fatti di questi giorni evidenziano la fragilità del nostro territorio»), economicità (50 milioni di euro a km per costruirla), etica «che manca». Paolo De Toni, del comitato, ha ricordato che «l’Università di Udine ha detto che il Corridoio 5 ovest-est non ha traffici e quindi non serve. Il Corridoio Adriatico- Baltico li potrebbe avere, ma con alle spalle una piattaforma portuale che movimenti almeno un milione di Teu (container): allo stato attuale, Trieste ne movimenta 300 mila, così anche questo è inutile». (f.a.)