Le vie della TAV sono infinite

 

Basta 

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con la TAV-novela

Ma quale “terza via”, se il Ministero ha appena chiesto ad RFI le integrazioni anche sulla tratta veneta e su quella friulana, del progetto 2010?

 Ma quale “terza via” se da Latisana a Torviscosa non ci stanno altri binari in affiancamento alla ferrovia esistente?

L’unica possibilità è SOLO quella dell’ammodernamento dell’esistente, senza aggiungere altri binari, ma questo significa semplicemente dire NO alla TAV, il che per la Regione e i Comuni è ovviamente impossibile in quanto sottomessi al ricatto della mafia politica.

Di conseguenza si continuano a inventare sciocchezze (” …individuare con precisione il punto di contatto della linea tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia”  e ancora   ” … per quanto riguarda il Bivio San Polo, richiede di valutare la possibilità di una semplificazione progettuale…”) per tirare avanti la TAV novela, soprattutto per tenere in piedi l’ex-corridoio 5, altrimenti salta anche la Torino-Lione, il che ovviamente non può essere. Infine, si deve ripetere ancora che la vera partita della TAV-TAC-Corridoio 5 si giocava in questa Regione, ma pochi purtroppo lo hanno capito.

 

Roma No Tav

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MV online

Tav, anche al Fvg piace la terza via

Tav, anche al Fvg piace la terza via

Dopo la delibera del Veneto, ecco quella della giunta Serracchiani. Chiesta un’integrazione progettuale al tracciato che corre parallelo alla ferrovia

 

     

    MV 18 ottobre Pagina 9 – Regione

    Tav, Fvg in linea con il Veneto

     

    La giunta delibera un’integrazione progettuale

     

    per il tratto tra il fiume Tagliamento e Cervignano


    di Laura Pigani UDINE

    La “terza via” della Tav piace anche al Friuli Venezia Giulia, che chiede un’integrazione progettuale al tracciato alternativo nel tratto tra il fiume Tagliamento e Cervignano, in affiancamento alla linea ferroviaria già esistente. Lo ha deliberato ieri la giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Sara Vito, nell’ambito della procedura statale di valutazione di impatto ambientale della Tav. L’integrazione al progetto di Alta velocità-alta capacità mira, dunque, a trovare un percorso alternativo sulla scia di quanto già deciso in Veneto, che ha optato per una “terza via” fra la “litoranea” e il progetto originario di affiancamento all’autostrada, cioè un percorso parallelo all’attuale linea ferroviaria. Una richiesta con la quale il Fvg vuole «fare sistema» con il Veneto, con conseguenti vantaggi economici e logistici. «Intendiamo riservare particolare attenzione alla sostenibilità ambientale dell’attraversamento dei centri abitati e – spiega l’assessore –, parallelamente, individuare con precisione il punto di contatto della linea tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, tenendo in debita considerazione il fatto che la giunta regionale del Veneto, in un proprio atto di indirizzo all’inizio di ottobre, ha optato per l’affiancamento alla linea esistente». Lo studio dovrà essere predisposto da Rfi. E priorità è stata data anche al raddoppio della linea Palmanova-Udine, «un intervento migliorativo che non sia in prospettiva incompatibile con la Tav». La delibera della giunta definisce il raddoppio della Palmanova-Udine «prioritario dal punto di vista temporale», così come la realizzazione delle interconnessioni in località Bivio San Polo «in quanto coerente con le strategie di sviluppo trasportistico del Fvg», una fermata ferroviaria prospiciente il polo intermodale di Ronchi dei legionari e interconnessioni al Bivio di Aurisina. Il provvedimento, inoltre, per quanto riguarda il Bivio San Polo, richiede di valutare la possibilità di una semplificazione progettuale, che consenta una riduzione degli impatti con una contestuale ottimizzazione della rete, anche in funzione del collegamento con il Porto di Monfalcone, con una soluzione a scavalco. Sempre rimanendo in tema di trasporti, la giunta ha deliberato anche in merito ai rinnovi contrattuali dei dipendenti delle Ferrovie Udine Cividale, che beneficeranno della copertura statale per il settore del trasporto pubblico locale. Su proposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, con il documento si modifica il regolamento emanato con decreto del presidente della Regione nel 2007, così da includere anche le Ferrovie Udine Cividale tra le società destinatarie delle risorse statali erogate dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti a titolo di compartecipazione degli oneri derivanti dal rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro, che la Regione trasferisce alle aziende di trasporto pubblico locale ai cui dipendenti si applica il contratto nazionale degli autoferrotranvieri.