Inondazioni: tocca al Brasile

Mutamenti climatici: il Brasile peggio dell’Australia

 

 

14 gennaio Repubblica

Brasile, sale il bilancio delle inondazioni
“500 morti, è la peggiore catastrofe”

Video il presidente sorvola le aree del disastro

Brasile, sale il bilancio delle inondazioni "500 morti, è la peggiore catastrofe"

La tragedia ha lasciato oltre 10mila persone senzatetto e una cifra ancora non precisata di dispersi

13 gennaio Corriere

Il Brasile peggio dell’Australia
Centinaia di vittime nelle inondazioni

Il ministro Bezerra: «Sembra uno scenario di guerra». Le piogge torrenziali hanno provocato numerose franVideo

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MILANO – «In alcuni punti sembra uno scenario di guerra». Le parole del ministro brasiliano per l’Integrazione, Fernando Bezerra, descrivono la situazione della regione Serrana dello Stato di Rio de Janeiro colpite da pioggie torrenziali (260 mm in sei ore) che hanno provocato numerosi smottamenti. Sono 335 le vittime in Brasile per le innondazioni che stanno colpendo l’emisfero australe dopo quelle in Queensland (Australia). «Quello che abbiamo visto è un panorama desolante, provocato dalla violenza dell’acqua e dalle frane delle colline, che hanno fatto morti e danni gravi alle strade, le abitazioni e le infrastrutture della zona», ha sottolineato Bezerra. «Delle aree che abbiamo sorvolato intorno ai municipi di Petropolis, Teresopolis e Nova Friburgo, riteniamo che la situazione peggiore sia quella di quest’ultimo centro». Durante la visita in programma giovedì della presidente Dilma Rousseff verrà messa a punto l’assistenza, che «in questa prima fase punterà soprattutto a dare più rapidità e agevolare l’arrivo degli aiuti e l’avvio della ricostruzione».

 

Brasile: alluvioni e frane Brasile: alluvioni e frane Brasile: alluvioni e frane Brasile: alluvioni e frane Brasile: alluvioni e frane Brasile: alluvioni e frane Brasile: alluvioni e frane

DISASTRO – Solo a Teresopolis si registrano almeno 130 morti, mentre altri 107 decessi sono avvenuti a Nova Friburgo e 34 sono quelli di Petropolis. Almeno 1.900 persone sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni a Nova Friburgo e sono al momento ospitate nello stadio; le autorità non escludono che il numero dei morti posa aumentare ulteriormente dato che nelle ultime ore si sono registrate numerose frane. Tra le vittime c’è una nota stilista brasiliana, Daniela Conolly, deceduta insieme al padre, la madre e il figlio di due anni. Nel 2010 i morti provocati dalle inondazioni in tutto il Brasile sono stati 473, e nel gennaio scorso le piogge torrenziali avevano causato 52 vittime ad Angra e Ilha Grande, due località turistiche nei pressi di Rio.

AUSTRALIA – Intanto in Australia le inondazioni che hanno investito Brisbane hanno provocato almeno un morto, un giovane 24enne risucchiato in un tombino dalla piena del fiume, facendo salire a 14 il numero delle vittime delle alluvioni che nell’ultima settimana ha devastato il Queensland. Lo ha reso noto il primo ministro dello Stato australiano, Anna Bligh. I dispersi sarebbero almeno una ventina. Dallo scorso novembre il bilancio delle vittime del maltempo è di almeno 24 morti. Brisbane è riuscita tuttavia a evitare il peggio in quanto che l’ondata di piena è stata più bassa di quanto inizialmente previsto. Almeno 12 mila abitazioni sono state totalmente inondate, altre 13.700 parzialmente.

LA NIÑA – Quanto sta avvenendo nell’emisfero australe ha una causa ben precisa: La Niña. Si tratta del fenomeno opposto di quello denominato El Niño, così chiamato dai pescatori peruviani in quanto si verifica verso Natale, che provoca un forte riscaldamento delle acque superficiali del Pacifico centro-orientale. El Niño, che avviene ogni 3-7 anni, ma negli ultimi tempi con il riscaldamento globale gli intervalli si sono ridotti e l’intensità del fenomeno aumentata. La Niña è il fenomeno contrario che avviene a metà di un episodio Enso (El Niño-Southern Oscillation, come è chiamato in ambiente meteorologico). In Australia El Niño porta estesa siccità, La Niña piogge intense. In agosto l’Amazzonia è stata colpita dalla peggiore siccità degli ultimi 50 anni, con il Rio delle Amazzoni in alcune zone sceso sotto il livello minimo della navigazione.

Corriere
13 gennaio 2011