FERROVIE: soppresse in un anno 1200 corse

Dal Piccolo

VENERDÌ, 14 DICEMBRE 2012

Treni, soppresse in un anno 1200 corse

Collegamenti cancellati a causa di guasti, lavori e ritardi. Alla Casarsa-Portogruaro il titolo di tratta più “disastrata” del Fvg

Passeggeri dell’Euronight per Tarvisio bloccati a Mestre per oltre cinque ore

Cinque ore di ritardo per l’Euronotte che sarebbe dovuto arrivare a Tarvisio alle 3.39 di ieri mattina. Il viaggio in partenza da Roma e diretto alla stazione di Tarvisio Boscoverde si è trasformato in una nottata infernale per decine di passeggeri a causa di un guasto alla linea che si è verificato a Milano, ma ha provocato ritardi a catena fino all’estremo Nord del Friuli Venezia Giulia. I viaggiatori che mercoledì sera erano partiti dalla capitale alle 19.12 sono stati bloccati per ore in piena notte nella stazione di Mestre, fino a quando, con l’arrivo del convoglio da Milano, sono riusciti a ripartire per Tarvisio Boscoverde. Una pagina nera, l’ennesima, per i collegamenti ferroviari in Friuli Venezia Giulia. Fortunatamente però la notte di disagio non ha compromesso il traffico mattutino dei treni per i pendolari, che ieri, dalle 6 in poi, sono partiti da Tarvisio diretti a Udine, Gorizia e Trieste in perfetto orario. Come ha spiegato Trenitalia, il Milano – Mestre che mercoledì sera doveva partire alle 21.35 per arrivare a destinazione alle 00.30 è giunto nella stazione veneta con più di 300 minuti di ritardo, perché una rotaia si era rotta nei pressi di Parco Martesana, in Lombardia. Quando giunge a Mestre, alcuni vagoni del treno da Milano vengono abitualmente usati per far proseguire verso Tarvisio l’Euronotte proveniente da Roma. (el.pl.)

di Roberto Urizio wTRIESTE Circumvesuviana, Roma-Viterbo, Pinerolo-Torre Pellice, Padova-Venezia Mestre, Genova Voltri – Genova Nervi, Palermo-Messina, Viareggio-Firenze, Stradella- Milano, Bologna-Ravenna, Potenza- Salerno. Sono le dieci linee ferroviarie peggiori d’Italia secondo il rapporto “Pendolaria”, stilato annualmente da Legambiente. E il Friuli Venezia Giulia? A sorpresa non compare nella poco lusinghiera graduatoria. Il merito, però, non va attribuito alle performance delle nostre ferrovie, quanto piuttosto alla carenza di informazioni a disposizione del’associazione ambientalista. Già, perchè fin dai primi dati inseriti nel rapporto, proveniente dalle Regioni e da Trenitalia, appare evidente come il Friuli Venezia Giulia venga trattato in maniera piuttosto marginale, a “beneficio” di altri territori della penisola. La realtà dice invece che le condizioni delle linee ferroviaria, dei treni e delle stazioni nella nostra regione sono tutt’altro che esemplari, come periodicamente segnalato dagli appositi comitati nati per far fronte ai disservizi sulle linee ferroviarie. Dall’inizio dell’anno, infatti, sono stati soppresse, completamente o parzialmente, più di 1.200 corse (su un totale di circa 40 mila), escludendo da questo dato gli scioperi e le soppressioni dovute a lavori, incidenti o altre cause accidentali e i ritardi che riguardano oltre l’8% nella tratta Udine-Venezia e attorno al 5% nella Trieste – Portogruaro – Venezia. Rimanendo alle percentuali, più dell’1% delle ore di percorrenza dei treni sulle linee ferroviarie del Friuli Venezia Giulia sono state cancellate con conseguenti disagi per l’utenza, in particolare per i pendolari che usano il treno per spostarsi da casa al luogo di lavoro. La situazione si era fatta quasi drammatica nei primi mesi dell’anno con oltre 500 treni complessivamente soppressi, tanto che a marzo intervenne l’assessore Riccardo Riccardi con una lettera all’ammministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti, in cui l’esponente della giunta lamentava ritardi, soppressioni, sporcizia e degrado nelle carrozze e nelle stazioni e carenze nell’informazione ai passeggeri. Nel corso del 2012 i numeri si sono ridimensionati con un nuovo incremento, come avviene abitualmente ogni anno, nel periodo estivo e una flessione negli ultimi mesi; ma la situazione rimane comunque critica per chi utilizza il treno con una certa frequenza, in particolare sulla Casarsa-Portogruaro, la tratta più critica, e sulla Udine- Tarvisio. Secondo i dati dei Comitati regionali dei pendolari negli ultimi tre mesi i treni soppressi sono stati oltre 130, esclusi gli scioperi del 13-14 ottobre, del 14 novembre e del 29-30 novembre e le cancellazioni previste per consentire di effettuare i lavori sulla Trieste- Venezia (sul ponte del Piave) a settembre e ottobre.