FERROVIE: pendolari friulani sul piede di guerra

I pendolari: pronti

a chiudere i binari

Ultimatum a Rfi sui lavori per adeguare le pensiline 7 e 8. Via al sondaggio sui bonus agli abbonati: in ballo un milione

treni ferrovie pendolari

di Alessandra Ceschia

UDINE. La mobilitazione partirà lunedì, quando i questionari saranno distribuiti a centinaia sui treni e in stazione ai pendolari chiamati a esprimersi su come spendere il milione di euro di multa inflitta a Trenitalia dalla Regione. L’iniziativa è promossa dal Comitato pendolari Alto Friuli il quale mostra i muscoli sulla situazione dei binari 7-8 e lancia un ultimatum: «Siamo stufi di farci prendere in giro – sentenziano –. Se i lavori non saranno realizzati come promesso, non solo il ricorso all’Azienda per i servizi sanitari sarà un atto dovuto per accertare l’indecente situazione igienico sanitaria, ma richiederemo anche all’autorità giudiziaria competente di procedere alle verifiche del caso e di assumere le necessarie determinazioni, compresa quella di chiudere al pubblico i binari 7 e 8 atteso che la pensilina e il sottostante marciapiede non presentano, a nostro parere, le benchè minime condizioni legali per offrire un servizio pubblico decoroso».

Tutto è partito da un esposto denuncia presentato dal Comitato sulla situazione delle pensiline. Rfi, dopo un sopralluogo nel gennaio scorso che ha visto impegnato l’assessore Riccardo Riccardi, si è assunta l’impegno di avviare i lavori di riqualificazione dei binari 7 e 8 della stazione di Udine, come già fatto con i binari 3 e 4. «I lavori, dal costo di un milione di euro – spiegano i rappresentanti del Comitato – nel progetto dovrebbero permettere di riqualificare l’area con l’installazione di nuove pensiline, dotate di reti antipiccione il rinnovo del sistema di illuminazione a led e dell’impianto elettrico, la sostituzione dei monitor partenze/arrivi e, soprattutto, l’eliminazione di tutto l’eternit nelle pensiline. I lavori, che dovevano iniziare ad aprile, avrebbero dovuto protrarsi sino alla prossima estate interessando prima il binario 7/8, poi il binario 1».

Ma si tratta di interventi che ora sembrano essere sempre meno certi, punta l’indice il Comitato. «Dopo le promesse e gli impegni assunti, Rfi sembra voler fare marcia indietro visto che sul marciapiede sono già state predisposte le attrezzature e si conta di partire in anticipo sul binario 7-8 con un intervento che non sarà risolutivo, ma che servirà solo a installare una rete provvisoria per risolvere l’annoso problema dei piccioni tralasciando il resto. Il marciapiede dei binari 7/8 – continuano – versa in condizioni igienico-sanitarie ancora peggiori rispetto a quelle del gennaio scorso, atteso che la promessa di Rfi in ordine alla pulizia straordinaria non è stata mantenuta».

Da qui la minaccia di andare in Procura per far chiudere i binari da parte del comitato se gli impegni non saranno mantenuti.

Intanto, fra un ritardo e una cancellazione, da lunedì i pendolari saranno chiamati a dire se preferiscono che il milione di euro che Trenitalia ha pagato a titolo di sanzione alla Regione sia restituito agli utenti sotto forma di buoni sconto in favore degli abbonati a titolo di risarcimento da riconoscere all’atto dell’acquisto del nuovo abbonamento o se desiderano che vengano utilizzati per la realizzazione di interventi mirati e aggiuntivi del servizio.