ELETTRODOTTO/ Tondo fa il furbo

MV 17 aprile 2010

 

Elettrodotto, progetto ai raggi X

La Regione è pronta anche a chiedere modifiche

AMBIENTE  Martedì il presidente Tondo incontrerà i 12 sindaci interessati Poi arriveranno le proposte, ma c’è il rischio commissariamento
di CRISTIAN RIGO

UDINE. Il progetto dell’elettrodotto sarà sottoposto ai raggi X. Il presidente della Regione Renzo Tondo vuole infatti ascoltare le richieste dei sindaci, che spingono per l’interramento, per poi trattare con Terna e fare tutto il possibile per realizzarle. Anche se gli spazi di manovra non sono molti. Sul progetto incombe infatti l’incubo commissariamento. Il Governo potrebbe infatti inserire l’opera nell’elenco di quelle ritenute fondamentali per lo sviluppo “scavalcando” quindi la Regione per accellerare i tempi della realizzazione. Un rischio che il Governatore Renzo Tondo non intende correre. Ecco perché martedì ha convocato i 12 sindaci dei comuni interessati dal tracciato del nuovo elettrodotto proposto da Terna insieme alle province di Udine e Gorizia con l’intenzione di raccogliere le loro proposte. «Siamo in una fase di consultazione – ha commentato ieri Tondo – e voglio ascoltare tutti».
Alla fase di ascolto seguirà poi quella delle proposte. Ma, come detto, secondo la Regione, i margini di manovra non sono molti. Tondo ha promesso che se sarà possibile interrare alcuni tratti dell’elettrodotto, la Regione chiederà l’interramento. Dove non sarà possibile invece si cercherà di ridurre comunque al minimo l’impatto magari modificando il percorso.
Al momento l’elettrodotto Redipuglia – Udine ovest per il quale Terna ha già chiesto l’autorizzazione (il Ministero sta completando la Valutazione di impatto ambientale) prevede la realizzazione di 117 tralicci a 380 kV alti circa 60 metri lungo un percorso di circa 40 chilometri che interessa 28 comuni (ma soltanto nei 12 convocati ci saranno nuovi tralicci). Secondo Terna l’elettrodotto consentirà un risparmio complessivo nelle bollette degli italiani di circa 60 milioni di euro all’anno. E con la demolizione di 1.200 tralicci vecchi si produrranno anche 12 mila tonnellate di Co2 in meno. Ma il comitato per la vita del Friuli rurale non si fida e ha già raccolto 8 mila firme per chiedere l’interramento totale della linea. E molti consigli comunali hanno votato per l’interramento. Il consiglio regionale invece ha fatto proprio l’impegno di Tondo a fare tutto il possibile per ridurre al minimo l’impatto mentre il presidente della IV commissione Alessandro Colautti sta lavorando con l’esponente del Pd Mauro Travanut per creare un comitato ristretto di controllo.
«Pensiamo a un organismo bi-partisan che segua da vicino l’iter per la realizzazione di questo elettrodotto – riferisce Colautti –. L’intenzione è quella di portare avanti le istanze del territorio tenendo però presente il contesto generale. Il Governo ha già nominato diversi commissari per seguire la realizzazione di progetti analoghi anche perché si tratta di un’opera strategica. Possiamo discutere di tutto quindi – dice –, ma lo dobbiamo fare con senso di responsabilità