ELETTRODOTTI/ Il bussines del commercio dell’energia elettrica

Messaggero Veneto DOMENICA, 31 GENNAIO 2010
udine_08
Pagina 8 – Udine

Una cinquantina di manifestanti con bandiere e striscioni mentre nello stabilimento si svolgeva la festa per il premio

Tibaldi: abbiamo chiesto solidarietà al mondo culturale

Elettrodotto: il Comitato protesta davanti alle distillerie Nonino

PAVIA DI UDINE. «Nessun dorma. Tantomeno il mondo della cultura». È un richiamo esplicito quello del Comitato per la vita del Friuli rurale che ieri, nella piazza di Persereano, giusto all’entrata posteriore della distilleria Nonino di Ronchi di Percoto – dove in quelle stesse ore si consumava la festa, tra cultura e mondanità, per la consegna del celebre premio – ha manifestato contro la progettata realizzazione di un elettrodotto aereo di 39 km fra Redipuglia e Udine ovest, proposta da Terna.
«Non contestiamo il premio – ha spiegato Aldevis Tibaldi, coordinatore del Comitato – siamo qui per chiedere solidarietà al mondo della cultura internazionale e informarlo che proprio a pochi passi da qui dovrà passare l’elettrodotto. E’ una battaglia – continua Tibaldi – contro un’opera che sconvolge non solo gli aspetti fisici del territorio ma anche quelli metafisici: queste grandi opere tolgono alla gente la capacità di resistere e di rivendicare i propri diritti». Il presidio è pacifico, alcune bandiere del Friuli, molti cartelli e striscioni, da “Tondo, la banalità del male”, a “Ionizziamo i consiglieri regionali”, fino a “Siegfried Tondo – La fantasia non ti salva la vita” che parafrasa lo scrittore tedesco Siegfried Lenz, vincitore del Premio Internazionale Nonino 2010. Accanto, un banchetto di generi di conforto: vino, salame, formaggio, panettone, come a dire: discutiamone. «Tutti i comuni dove passeranno i tralicci – ha spiegato Tibaldi – in queste settimane stanno tenendo consigli comunali con un duplice ordine del giorno, approvato in maniera bypartisan: esprimere alla Terna la ferma ostilità all’elettrodotto di cui non è mai stata dimostrata l’utilità per il Friuli, né tantomeno la necessità di farlo aereo; chiedere al presidente della regione Tondo di farsi interprete dell’opzione di un elettrodotto interrato».
Intanto proseguono le iniziative in consiglio regionale. «Martedì – aggiunge Tibaldi – l’assemblea voterà una mozione, sollecitata dal Comitato, che obbligherà il consiglio regionale stesso a deliberare sulla proposta di elettrodotto interrato. Una soluzione che costa di più – ammette il coordinatore – circa due e volte e mezza il costo di quello aereo, ma dura molto più a lungo, si risparmia danno ambientale e anche energia, visto che l’opera aerea disperde il 10% dell’elettricità che trasporta». A Giannola Nonino, anima del Premio e della stessa distilleria di Percoto, da sempre sostenitrice dell’opzione dell’elettrodotto interrato, il Comitato ha assegnato il premio “Joibe grasse 1511” che fa riferimento alla rivolta contadina «in cui – spiega Tibaldi – i contadini si vendicarono della nobiltà che nulla aveva fatto per difenderli». In premio – per la cronaca – una targa e una moneta antica del tesoro del patriarca ucciso nella congiura di 500 anni fa.
Ugo Zanin

926

 

927

 

930

 

 

 

 

MV Gioved’ 28 gennaioPagina 15 – Udine

Burgo e Pittini-Fantoni trattano per unificare i progetti di elettrodotto

TOLMEZZO. Elettrodotti in Carnia, la cordata Fantoni-Pittini e la Burgo stanno trattando: obiettivo unificare i due diversi progetti di elettrodotto dall’Austria diretti alle rispettive aziende e proporre un unico impianto alla Regione. I diretti interessati però non vogliono aggiungere molto altro: le trattative infatti sono complesse, sul piatto ci sono progetti da milioni di euro e la prospettiva di abbattere sensibilmente la bolletta energetica delle diverse aziende. «Il presidente della Regione, Renzo Tondo – si limita a dire Giovanni Fantoni – ci ha invitato a riflettere sull’eventualità di unire i due progetti, presentare un elaborato unico che ci permetta di avere un solo elettrodotto. Stiamo quindi andando avanti in serrate trattative nel tentativo di trovare una soluzione». È evidente che la trattativa sia complessa. Gli estremi da cui partono i due proponenti sono opposti: la Burgo propone infatti un impianto da 40 km e cento milioni di investimento. Si tratta di una linea interrata che, ovviamente, è stata accolta in modo più “morbido” dagli enti locali interessati della Carnia e dalle associazioni ambientaliste. Di almeno 35 milioni, invece, è il progetto della cordata Pittini-Fantoni che propone una linea aerea sempre dall’Austria. Proprio la Carinzia, nei mesi scorsi, aveva preannunciato un parere favorevole a un solo impianto (per le capacità di interconnessione della rete) e per giunta aereo. La stessa Regione, con il presidente Tondo e l’assessore Riccardi (grande mediatore in questi mesi), aveva annunciato di poter autorizzare un solo impianto. Di qui la trattativa per unificare i progetti. Si va comunque verso un impianto aereo. Sopra di esso un grande punto di domanda: unificando i progetti si dimezzerebbero i costi, ma anche i benefici per la bolletta energetica delle aziende. (a.s.)

 

 

Domenica 31 Gennaio 2010, Il premio letterario Nonino, consegnato ieri a Ronchi di Percoto ai vincitori della 35ª edizione, è nato «con il netto proposito di sottolineare la permanente attualità della civiltà contadina». Ispirandosi proprio a questa condivisa cultura il “Comitato per la vita del Friuli rurale” ha voluto dare il “benvenuto” ai 640 ospiti del Premio volantinando davanti all’ingresso delle Distillerie Nonino contro la realizzazione dell’elettrodotto aereo Redipuglia-Udine Ovest che «rischia di compromettere definitivamente la campagna friulana».
Una cinquantina di manifestanti, con le bandiere del Friuli dispiegate e due fogli consegnati agli ospiti, hanno spiegato il loro “no” all’elettrodotto, «40 chilometri di tracciato con tralicci alti fino a 70 metri», spiega il presidente del Comitato, Aldevis Tibaldi. «Nessuno ha rifiutato i nostri fogli – aggiunge – perché noi inneggiamo al Premio Nonino». Anzi, anticipa, alla signora Giannola Nonino consegneremo presto il premio “Joibe grasse 1511”, che ricorda la rivolta dei contadini friulani: «Oggi, però, abbiamo bisogno che i suoi ospiti sappiano e stiano al nostro fianco».
In Distilleria, gli invitati rispondono e i toni sono pacati. «Quando le comunità si organizzano e manifestano le loro preoccupazioni, è segno di democrazia», commenta l’assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, l’unico esponente della Regione presente. «Sull’elettrodotto, le istituzioni non hanno ancora dato una risposta definita, ma sono molto attente, perché non c’è mai un unico modo di realizzare un obiettivo. Regione e Provincia, da come si muovono, dimostrano di stare ascoltando».
Non prende posizione netta neppure il sindaco di Udine, Furio Honsell: «E’un problema delicato. E’ importante esercitare l’arte del dialogo, perché su questi temi tutte le posizioni hanno un po’ di ragione e di torto».
Sul fronte industriale, il presidente di Confindustria del Friuli Venezia Giulia Alessandro Calligaris evidenzia che «questi progetti devono essere valutati dai tecnici. Se la questione diventa politica, non si va da nessuna parte». Per il collega udinese, Adriano Luci, «si devono fare approfondimenti su quali siano le esigenze e quali le risposte possibili nel rispetto del territorio. Poi, però, si deve decidere. Dai miei approfondimenti – fa sapere –, l’elettrodotto interrato non è la soluzione migliore».