Eletrodotto Udine Ovest/ Continuano le proteste

Messaggero Veneto MARTEDÌ, 12 GENNAIO 2010

Pagina 8 – Udine

Pavia di Udine. I manifestanti approfitteranno del grande afflusso di gente e dell’ampia visibilità dell’appuntamento

No all’elettrodotto, protesta al premio Nonino

Il Comitato per la vita del Friuli rurale annuncia un sit-in: anche Giannola è con noi

PAVIA DI UDINE. Per protestare si vestiranno e si comporteranno come uomini del Terzo mondo. Perchè quella che stanno vivendo, secondo loro, è una situazione da Terzo mondo. Loro sono i rappresentanti e i componenti del Comitato per la vita del Friuli rurale, capitanati dal sempre attivo Aldevis Tibaldi, da mesi, quasi anni, in lotta contro la realizzazione del nuovo elettrodotto Ronchi-Udine Ovest. E’ stato proprio lui ad annunciare ieri un vero e proprio sit-in di fronte allo stabilimento della Grappa Nonino, a Percoto, in occasione dell’imminente festa, il 30 gennaio, per la consegna del Premio Nonino. «Ovviamente non ce l’abbiamo con la famiglia Nonino. Anzi. La signora Giannola è stata una delle prime a firmare la nostra petizione contro la realizzazione del nuovo elettrodotto di Terna che dovrebbe tagliare in due e sfigurare la nostra campagna friulana».
L’intenzione del comitato, che ha già avvisato la famiglia Nonino di questa intenzione (raccogliendone subito la solidarietà) è invece quella di approfittare della grande visibilità che un avvenimento come il premio Nonino può dare. «Oltretutto il Premio Nonino celebra proprio la civiltà contadina – spiega Aldevis Tibaldi -. Quella stessa civiltà contadina che noi vogliano difendere e tutelare con l’attività del nostro comitato, lottando anzitutto contro una mostruosità come l’elettrodotto». Striscioni, volantini, ma anche una protesta un po’ più variegata e variopinta del solito sorprenderà dunque sabato 30 gennaio i tanti “vip” che come al solito parteciperanno alla festa della famiglia Nonino. Un’occasione in più per ribadire anche alle autorità locali e magari anche a qualche “potente” nazionale i motivi del “no” all’elettrodotto.
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